venerdì 31 maggio 2019

“I cani e gli uomini” di Maurice Barat - Stralcio


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QUANDO E’ LA COMPASSIONE A DISTINGUERE L’UOMO DALLA BESTIA

Maurice Barat, nel suo libro “I cani e gli uomini”, racconta questa storia:
Un commerciante aveva abituato il suo cane ad andare tutte le mattine a prenderli cinque “croissants” da un fornaio in una via vicina, e per vari mesi il cane aveva assolto l’incarico con diligenza. Un giorno il padrone rimase stupito constatando che nel cestino vi erano  solo tre croissants, pensò che fosse una distrazione del fornaio e si limitò a rimproverare il cane. La mattina dopo, visto che nel cestino i pezzi erano ancora tre andò a lamentarsi con il fornaio il quale affermò di non essersi mai sbagliato. I due uomini decisero di seguire il cane e notarono che l’animale, invece di tornare direttamente a casa,  entrava in una vecchia abitazione di una via adiacente per poi riuscire velocemente qualche istante dopo per riprendere il suo percorso. Sempre più incuriosito il padrone esplorò la dimora e vide in fondo ad un corridoio una cagna con i suoi piccoli. Da buona madre  si mise a ringhiare lasciandosi sfuggire un pezzo di croissants; si scoprì che il padre della cucciolata portava ogni mattina la colazione a quella famigliola. Per ricompensarlo della buona azione il padrone non trovò di meglio che dare una severa lezione al suo cane. 

(Da “Il Monitore Del Regno Della Giustizia”, Maggio 2019)

venerdì 24 maggio 2019

La verità è immutabile, quel che muta è solo apparenza...

"La verità è immutabile, quel che muta è solo apparenza... Ma se così non fosse come potrebbe l'Uno gioire della sua "illusione"?.." (P.D'A.)

La saggia follia del mondo

Dietro le quinte
Prego signori entrate in questo “deposito”, osservate con occhio curioso e giocoso il retroscena della rappresentazione che andremo a presentare.
Passione, inganno, amore, odio, grandi tragedie, consapevolezza delle contraddizioni, timore del futuro, vizi umani, disperazione, solitudine degli eroi, affetti e valori costituiti e sovvertiti, sconvolgimento della natura, dove il più saggio è il folle, l'assurdità della vita umana percepita senza schermi.
La lucida consapevolezza che l'esistenza è "una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla"; si rinuncia spesso a esplicitare il senso della vicenda, consci che un mondo vasto e oscuro come quello contemporaneo lo si può riflettere ma non circoscrivere.
Storie e racconti, scenografie di ricordi passati si stagliano sulle pareti, mentre inciampiamo tra oggetti e abiti sparsi qua e la dall’attore di turno.
Che gran confusione ordinata.
I tappeti son li, pronti per spiccare il volo come l’araba fenice: la finzione non può continuare, tornare in noi stessi, la soluzione mantenere la promessa: l’ultimo desiderio liberare il Genio dalla sua Lampada e lasciarlo partire per scoprire le bellezze del mondo.
No, Tempo, tu non ti vanterai che io muti!
L'Aura
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Treia, 22 e 23 giugno 2019 - Collettivo Bioregionale Ecologista

Ogni anno i membri della Rete Bioregionale Italiana si incontrano per scambiarsi le esperienze su questi temi e le riunioni avvengono in contesti naturali e si tengono in occasione del Solstizio Estivo, sono occasioni di condivisione collegiale del sentire e della pratica quotidiana, nello spirito conviviale e dell’avvicinamento fra amici e fratelli. Solitamente vi partecipano diversi membri della grande famiglia ecologista, nuovi e vecchi agricoltori, abitanti di ecovillaggi e di comuni agricole o spirituali, etc.

Gli incontri si svolgono con le modalità di suddividere momenti di dialogo a giro (con il bastone della parola) e momenti culturali e di aiuto nel menage generale. Oltre alle sessioni di sharing delle esperienze vissute nelle proprie bioregioni di provenienza sono previste anche varie cerimonie naturalistiche in omaggio ai cinque elementi: camminare a piedi nudi nei campi per la raccolta di erbe selvatiche (Terra), accensione e salto del fuoco al suono di tamburi sciamanici (Fuoco), controllo della inalazione ed espirazione pranayama (Aria), lavacro al fiume od al lago e preparazione dell’acqua di San Giovanni (Acqua), osservazione notturna degli astri e silenzio meditativo (Etere).


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Collettivo  bioregionale ecologista del 22 e 23 giugno 2019 e celebrazioni del San Giovanni e del Solstizio Estivo  -  Treia, Passo di Treia  e Contrada Moje di Treia.

Programma:

Sabato 22 giugno - Centro Storico di Treia e Passo di Treia
h. 17 - Appuntamento al Circolo Auser Treia, Via Lanzi 20, ed accoglienza degli ospiti venuti da fuori. Visita  al Centro Storico. 
h. 18 -  Presso Villa Shop di Passo Treia.  Dialogo con Giuseppe Moscatello su "L'anima individuale come descritta negli antichi testi indiani"  - Segue degustazione di prodotti biodinamici a cura di Francesca e Francesco Orazi.

Domenica 23 giugno - Contrada Moje di Treia
h. 9.30  - Partenza dal Circolo Auser Treia per raggiungere la casa di Andrea e Chiara in Contrada Moje.  Escursione al Rio Pisciarello per raccolta erbe aromatiche ed attingimento di acqua sorgiva al fontanile rurale.
h. 11 - Visita guidata all'azienda biodinamica "Kikenda" di Mattia Graziadei.
h. 12 - Primo giro di auto-presentazione dei convenuti. 
h. 13.00 -  Preparazione in comune del pasto. Ognuno porta qualcosa di cotto e di crudo (possibilmente vegetariano) con bevande (possibilmente naturali). Segue vaissaille e riordino.
h. 15 - Allestimento di banchetti per esibizione di prodotti bioregionali (verdure, erbe, legumi, miele, artigianato rurale, materiale culturale, etc.).
ore 16 - Secondo giro di condivisione con presentazione libri in sintonia, declamazioni poetiche, esibizioni musicali, proposte culturali e didattiche, etc. (interventi a rotazione).
h. 18.30 - Davanti ad uno scenario fantastico, con vista su Treia, recita zen con accompagnamento musicale. In collaborazione con Adesso Yoga.
h. 19.30 -   Spostamento nella limitrofa azienda biodinamica Kikenda e rinfresco con prodotti locali (ognuno porta qualcosa). 
h. 21 -  Accensione del fuoco rituale di San Giovanni. Danze attorno al fuoco al suono di strumenti antichi (tamburelli, didjiritou, pifferi, etc.)

L'evento si svolge con il patrocinio morale del Comune di Treia:   http://www.comune.treia.mc.it/eventi-cms/collettivo-bioregionale-ecologista-2/?a=



La  manifestazione è gratuita ma occorre prenotare per poter partecipare. Chi venisse da lontano può pernottare in tenda o presso le abitazioni degli organizzatori.   Info e prenotazioni:   auser.treia@gmail.com  - bioregionalismo.treia@gmail.com  - Tel. 0733/216293 - 348.7255715 - 339.1178009

Come arrivare a Contrada Moje di Treia: 
Da Treia imboccare la Strada Provinciale 128, all'altezza dell'Isola Ecologica prendere per Contrada Santa Maria in Paterno, dopo 300 mt. circa girare a destra in Contrada Moje, lì seguire le indicazioni appese e siete arrivati. 


Per aderire alla Rete Bioregionale Italiana e partecipare agli incontri è sufficiente inviare una lettera di adesione al Manifesto della Rete (http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/) a mezzo email a: bioregionalismo.treia@gmail.com


domenica 19 maggio 2019

Arte. Nuove forme per l'uomo magmatico...


Opera di gilbert diben
Alte fronti, alimentando con superni Mantici la fucina di Vulcano, dapprima hanno liquefatto la società, poi hanno reso magmatici gli esseri umani in essa. Liberandoli dalle accumulate incrostazioni e rigidità vecchie di secoli, li hanno sciolti nel materno crogiolo da dove presto verranno colati in nuove forme attraverso un magico portale yetziratico... che Michael's Gate ha reso visibile affinché coloro che sono pronti lo traversino coscientemente e attivamente. 
Il punto e il cerchio sono i due principali simboli del macrocosmo e del cosmo contratto che è l'uomo o microcosmo. Rispettivamente rappresentano l'identità costituita per coalescenza e fattasi fulcro del movimento il primo; e il secondo il confine tra interno ed esterno, tra proprio e altrui: pomerium romuleio, membrana che contiene e regola i flussi in entrata e in uscita. Sono simboli quindi della costituzione della comunità-collettività (da con-ligere) identificatasi, così come dell'uomo individuo differenziatosi; dell'io come unificatore delle percezioni e delle cogitazioni; costituzione intesa sia come atto di fondazione che come regola di funzionamento nella custodia del sé. Punto di partenza per i valori, i soggetti e i beni da tutelare giuridicamente, quindi per i diritti, per lo jus, per il fas.
Come appare il loro stato odierno dal comportamento delle persone? Soprattutto chiediamocelo in relazione alla globalizzazione e alla deliquescenza dei confini o meglio alla pervadente non spazialità e all'ubiquo non luogo di internet.
Io non sono un fruitore appassionato dei social communication media, ma ho avuto modo di osservare, con l'aiuto di conoscenti che sono tecnici del settore o insegnanti e studiosi del costume, come le generazioni giovani di oggi e di ieri col loro comportamento manifestano il dissolversi e il cadere in oblio o in desuetudine e, in ogni caso, l'indebolirsi, dei due principi morfogenici espressi dal punto e dal cerchio. Vedo ragazzi e ragazze mettere la propria vita intima, corporea e mentale, in esposizione su Facebook e altri social media, come quadri per mobilieri esposti in piazza ai mercatini degli scambisti, come mercanzie esposte sugli scaffali di un supermercato, accessibili a tutti o a molti perlomeno. Il proprio corpo ignudo e la propria attività sessuale esibiti in modo tale che persino i propri insegnanti e i propri genitori possono accedervi. Professionisti e pubblici ufficiali che si raccontano e si mostrano in aspetti ed atti della vita prima presentabili solo agli amici più stretti. E quei personaggi che vanno ad esibirsi nel Grande Fratello o sull'isola dei famosi, mettendosi a nudo, non sono professionisti che lo fanno per denaro, cioè che fanno professionalmente ciò che le persone normali non fanno se non eccezionalmente perché non sono disposte a farlo, bensì sono l'espressione di ciò che le persone normali fanno o vorrebbero fare e in ogni caso si aspettano che si faccia - perché adesso è normale eccitarsi osservando l'intimità altrui ed esibendo ad altri la propria davanti a un buco della serratura che sfocia in decine di milioni di schermi - ammesso che si possa ancora parlare di intimità. Certamente non si può farlo dal punto di vista etimologico, perché intimo è il superlativo dell'aggettivo interno, ed è proprio l'interno come dimensione differenziata che sembra venuto meno.
Due miei amici adulti, colti e intelligentissimi, che stavano insieme, poi hanno litigato e l'amica ha lasciato il suo compagno, il quale per ritorsione ha mandato in spam a molte migliaia di persone alcune fotografie di lei che aveva scattato sul letto in posizione ginecologica. Quando ella lo ha appreso, ed era in mia presenza, per tutto commento ha detto: Ah sì? davvero ha fatto questo? Che stronzo! E poi è passata a parlare di altro. Sono rimasti amici e in collaborazione tra loro. Ella non è stata turbata dall'apprendere che tutta quella gente, compresi praticamente tutti coloro che la conoscevano e con cui ha a che fare, me compreso, l'avevano vista in quel modo.
Altra cosa che pare comune è, per le coppie, fotografarsi o filmarsi durante le attività sessuali. Che scopo e che funzione possa avere questa pratica, non mi è chiaro (ho udito opinioni divergenti di esperti), ma certamente è qualcosa di cui sentono il bisogno più di quanto sentono il bisogno di riservatezza, di privacy. Forse anzi il sentirsi osservati e documentati da una telecamera li libera dal timore dell'intimità, e li disinibisce per maggiore iniziativa di godimento. Cioè forse il godimento è più facile se è libero e protetto dal rischio di intimità, perché l'intimità è profondità, è coinvolgimento.
E allora dobbiamo chiederci che cosa sia la privacy oggi, il bisogno, il bene giuridico da tutelare particolarmente regolamentando internet, ammesso che sia fattibile sul piano tecnico – cosa di cui dubito. Dobbiamo chiedercelo davanti al dato di fatto che intere generazioni sembrano, in massa, usare internet proprio per liberarsi dalla privacy, dal confine, dalla membrana, dalla separazione rispetto a un esterno, dall'altro, dal segreto, per mettere tutto in piazza in modo egualitario e trasparentista. Forse sono socialmente venute meno le esigenze simboleggiate dal punto fulcro-identità e dal cerchio confine-differenziazione. Forse vi è una richiesta di massa, rivolta al web (come alle sostanze e alle prassi pro-sballo), di liberazione dall'individualità che è sofferta come un peso. Ciò direi senza avventurarmi in considerazioni più profonde, come quella che l'individualità-differenziazione fa male e si vuole liberarsene perché è da essa che deriva la paura della morte, l'angoscia esistenziale, secondo lo Yogasutra di Patanjali.
Perciò forse  la regolamentazione per la privacy sul web dovrebbe concentrarsi e limitarsi alla custodia e trasmissione dei dati usati professionalmente e aziendalmente. Bisognerebbe creare circuiti e app dedicati allo scambio e alla conservazione riservati.  e al contempo si dovrebbe offrire alle moltitudini che vogliono usare il web per liberarsi dalla crosta dell'individualità, strumenti non nocivi e non legalmente compromettenti per poterlo fare senza poi subire ricatti, phising etc.
 Ma al contempo dobbiamo chiederci, antropologicamente, a che cosa stia portando questa ricerca di liberazione dall'individualità, dai due principi cardine, morfogenici, ordinatori, del centro e della circonferenza. Come accennavo in apertura, una risposta a un quesito tanto alto credo posso venire dall'arte, e sia anzi già venuta o stia arrivando dalla contemplazione ispirante di una singolare opera pittorica, il quadro surrealista Michael's Gate di Gilberto Di Benedetto, nel quale compare e agisce un'energia intorno alla circonferenza, al pomerium, che tritura gli inquinanti creature della dismorfofilia dell'arte contemporane e che assume una forma simbolica di vortici dinamici policentrici formatori, aspiranti matrici di nuove circonferenze con un nuovo centro - nuovi perché nascenti da basi che solo la contemplazione metodica renderà discernibili.
Marco Della Luna                 www.michaelsgatemuseum.com

giovedì 16 maggio 2019

Montecorone, Cantamaggio del 26 maggio 2019


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In questo Maggio piovoso e autunnale, solo la musica e le canzoni possono aprire  le nuvole e portare la primavera.

Proprio per questo, il 26 Maggio 2019, alle ore 14.00, ci incontreremo presso l'ex scuola  di Montecorone per il Cantamaggio 2019 a Montecorone!
Faremo una passeggiata a piedi, portando la musica, come augurio primaverile per  l'annata agraria, nei poderi e nei borghi che incontreremo, chiedendo agli  ospitanti un omaggio per sciogliere la gola e poter continuare il nostro cammino.

Il percorso previsto fa riferimento al sentiero n.9-9a chiamato "Un giro intorno al  sasso". La tempistica fornita dal CAI è di 2.10 ore, calcolando un passo più  lento, per poter fermarsi a cantare e riposare, impiegheremo circa 4 ore e mezza.
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Il percorso inizialmente è un cammino avventuroso e faticoso, con molti saliscendi  molto ripidi: si scenderà fino nella valle dove scorre il torrente raggiungendo  Ca'Lamari, dopo di che si salirà una erta salita fino all'agriturismo Tizzano; da  lì il sentiero diventa più dolce e ci condurrà prima al maestoso Sasso di  S.Andrea, e poi degradando dolcemente fino al borgo di Montecorone.
La passeggiata finirà presso l'ex-scuolina di Montecorone, dove l'associazione  locale "RisorgiMonte" ci ospiterà per il canto finale. 

In quest'ultima tappa sarà molto gradito ai camminatori, cantanti e musicisti,  trovare un lieto banchetto per rifocillarsi; per questo chiedo a voi partecipanti,  di contribuire portando qualcosa da bere o da mangiare da condividere con tutti.

Sperando che la primavera venga a sorriderci per quel giorno, vi auguro un buon  Maggio e ci vediamo lì! 

Giampiero Negroni

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martedì 14 maggio 2019

Guiglia. Casa Val di Sasso - Proposta di convivenza amichevole per 35 ore



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COSA? 35 ORE DI CONVIVENZA
“QUANTO SONO TOLLERANTE?”(scendere in campo e sperimentare)

Dove? a Casa Val di Sasso in via Castellino 381 Guiglia MO
Quando? l’8 e 9 giugno 2019,  dalle ore 9 di sabato alle 19 circa di domenica

Cosa si fa? si cucina e si sceglie insieme cosa mangiare,
(cibo prevalentemente vegetariano)

Cos’altro? sole permettendo, si faranno passeggiate, raccogliendo erbe spontanee da includere nei pasti.
Ci saranno momenti di scambio, di argomenti proposti dai partecipanti.

Requisiti richiesti: il desiderio di scoprire  qualità nascoste dentro di te, e sono TANTE.

Il mio intento è che avvenga, con AMORE, nel RISPETTO e nella GIOIA.
Per maggior informazioni, contattatemi. Tel 059 795841 
mail:  casavaldisasso@alice.it

Con sincera amicizia.  Maria Bignami

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sabato 11 maggio 2019

"I panni stesi" di Franca Oberti - Recensione




E' uscito il nuovo libro di Franca Oberti  "I panni stesi" In copertina un acquerello di Renata Crippa.   
"Un bouquet di racconti semiseri” la definizione nel sottotitolo di questa raccolta.

Il periodo è ampio, i contenuti particolarmente significativi per l’autrice, che desiderava imprimerli a stampa per non dimenticare, ma anche per fissare epoche ed epopee che hanno inciso solchi profondi, immagini e a volte ferite nella sua vita.

Stiamo cercando di metterci d'accordo con Franca Oberti per presentare il suo libro in un prossimo evento da tenersi in Emilia a metà luglio, probabilmente in occasione della Celebrazione della Presa della Bastiglia  (P.D'A.)


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Biografia di Franca Oberti

Vive in Brianza da oltre trent’anni, genovese d’origine, coniugata, con due figli adulti, Franca Oberti ama la famiglia, la natura, gli animali, soprattutto i gatti. Ha svolto diverse attività in ambiti lavorativi vari: dall’azienda, nell’informatica, ad attività commerciali. Da 27 anni ha conseguito il diploma di Operatrice Olistica presso la A.MI.University di Milano, e a seguire il diploma di Counselor. E’ stata Assessore e Vice Sindaco per 9 anni nel proprio comune. Attualmente svolge volontariato in ambito parrocchiale. Tiene conferenze su argomenti vari inerenti la medicina complementare, organizza corsi e meditazioni. Ama scrivere. Ha pubblicato articoli d’opinione e di attualità su riviste d’impronta cattolica e su testate locali. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari classificandosi sempre in ottime posizioni, spesso inserita nelle relative antologie. E’ membro di giuria in diversi concorsi letterari e per alcuni ne è stata l’organizzatrice. Ha pubblicato tre raccolte di poesie, di cui una in dialetto genovese; inoltre i libri: “Pentesilea”, ed.Pontegobbo 2008, “Genovesitudine”, ed.Pontegobbo, 2010, “In viaggio, alla ricerca dell’anima perduta”, ed. Verso Lunezia, 2011, “La cucina meditata”, ed. Verso Lunezia, 2012, 4 antologie di Natale dal 2012 al 2015, “Il tempo del castagno”, Fara Ed., 2016, “Sussurri e rivelazioni”, Fara Ed. 2017, “I panni stesi”, Ed. Tigulliana, 2019, “Sassolini colorati”, LIR, 2019.

giovedì 9 maggio 2019

Verona, 24 maggio 2019 - Artisti per Dante



Il terzo incontro della rassegna di ARTISTI PER DANTE , si svolgerà a  Verona il 24 maggio 2019, alle ore 17,00 in san Pietro in Archivolto, accanto alla Cattedrale.
Il video di Sergio Visciano,  La Divina Commedia per Immagini, aprirà l'itinerario dantesco della giornata.
Seguirà il  FOCUS dell'incontro: il Dante giovinetto, un inedito dell'iconografia del volto di Dante. A partire dal ritratto di Puccio Capanna, che ci tramanda il volto di un giovane Dante volitivo ed intenso, Nadia Scardeoni, porrà in evidenza un corredo iconografico che attesta altre rappresentazioni di Dante assimilabili al ritratto di Capanna, non ancora contaminate dallo stereotipo suggerito dal Trattatello di Boccaccio. 

Giuliana Nuvoli ci condurrà in una rivisitazione della giovinezza di Dante, che renderà vivo e contemporaneo un Dante-giovinetto, icona-mascotte del progetto globale di ARTISTI PER DANTE, il cui obiettivo è creare un dialogo costante fra i nostri artisti e i nostri studenti, e Dante e la Commedia. 

Seguiranno le anticipazioni degli Eventi delle Celebrazioni dantesche-Verona 2019, di Artisti per Dante. In primo luogo la Proposta di iscrizione della Divina Commedia alla Lista del Patrimonio culturale immateriale e, di seguito, le comunicazioni sul Concorso "DANTE RISUONA".   Interazioni contemporanee con la Divina Commedia e la Mostra ARTISTI PER DANTE-2019 dell'"Accademia d'Arte e Artignanato Artistico di Verona", che sarà ospitata dal 5 al 31 ottobre, nella Cappella della Madonna, nella Chiesa di San Fermo Maggiore.

INTERVENGONO:
Giuliana Nuvoli
Sergio Visciano
Nadia Scardeoni

SALUTI di:
Gilberto di Benedetto, Don Maurizio Viviani, Emanuela Terragnoli

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PROPOSTA  di ISCRIZIONE "DIVINA COMMEDIA 
alla "Lista del Patrimonio culturale immateriale" -  
List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity
PromotriciNadia Scardeoni - Olimpia Niglio - Giuliana Nuvoli - Yvonne Dohna  
Referenze istituzionali PRIME ADESIONI

CONCORSO "DANTE RISUONA"

MOSTRA : ARTISTI PER DANTE 2019 : “LE CANTICHE NELL’ARTE” 
Chiesa di San Fermo Maggiore -  Cappella della Madonna - dal 5 al 31 ottobre 2019
ACCADEMIA D'ARTE E ARTIGIANATO ARTISTICO DI VERONA

domenica 5 maggio 2019

Livorno e Roma, 2 giugno 2019 - Cerchio di canto "Unite in Babylon"

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UNITE IN BABYLON - Cerchio di canto collettivo


L'idea è di  ritrovarsi in un luogo aperto al pubblico per cantare canzoni a cui tutti possono unirsi e cantare. Non è necessario conoscere una canzone o i testi. Devi solo unirti alle  poche o tante  persone che ci saranno per cantare insieme come una cosa sola.

Cos'è un circolo di canto?
Tutti i musicisti suonano e cantano insieme in una formazione circolare, e tutti gli altri si uniscono, sia che si trovino dentro o fuori dal cerchio. Il canto si unisce al centro del cerchio e crea un'atmosfera magica. Ognuno si sente, e tutti noi siamo sottoposti a un processo insieme.

Ecco perché è consigliabile sperimentare il cerchio dall'inizio alla fine.

L'atmosfera dei brani può essere tranquilla e potente e può anche essere felice ed edificante. In entrambi i casi il processo è lo stesso.

STORIA
Il movimento circolare chiamato "Unite in Babylon" è iniziato nel 2012 a Rabin Square a Tel-Aviv ed è cresciuto fino a diventare un movimento  l'idea è di creare un circolo di canto invitante nei curatori di città in cui ogni bypass può sentirsi a proprio agio a partecipare e cantare.


Il cerchio è aperto a tutti e continua grazie agli amici, agli artisti e alla comunità, senza alcun coinvolgimento finanziario. Inoltre, tutta l'attrezzatura necessaria viene donata dagli amici, in particolare per l'evento in Israele e in tutti i circoli di tutto il mondo magico non è vero?


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Eventi previsti in Italia il 2 giugno 2019:

LIVORNO: Buongiorno Famiglia, ci stiamo attivando per coordinare un incontro di musica medicina a Livorno il 2 giugno. Aderiamo a Unite in Babylon che è un evento che si svolgerà in contemporanea in tante piazze di tante città nel mondo. Non ha nessuna finalità di lucro ed è esclusivamente finalizzato a portare la bellezza del canto in tutte le sue sfumature di colore (che nel rainbow conosciamo tanto bene) nel cuore di questa società così confusa e disarmonica. Per intercettare tutte quelle anime che altrimenti non avrebbero accesso a questo sentire.
Non occorre essere musicisti per partecipare e contribuire, anzi, ogni apporto è fondamentale alla sua riuscita. Arriveremo spontaneamente alla terrazza Mascagni (Livorno) dalla mattina con strumenti al seguito o con la nostra semplice presenza, ci siederemo in cerchio e canteremo finché avremo energia.
In contemporanea un gruppo di fratelli stanno focalizzando la stessa cosa anche a ROMA, in  quel caso potete sentire GAUDIO.
Grazie per l'ascolto, Irene e Marta 🙏🏼❤🌈🎶🏹

ROMA: Buongiorno Famiglia, ci stiamo attivando per coordinare un incontro di musica medicina a Roma il 2 giugno. Aderiamo a Unite in Babylon che è un evento che si svolgerà in contemporanea in tante piazze di tante città nel mondo. Non ha nessuna finalità di lucro ed è esclusivamente finalizzato a portare la bellezza del canto in tutte le sue sfumature di colore (che nel rainbow conosciamo tanto bene) nel cuore di questa società così confusa e disarmonica. Per intercettare tutte quelle anime che altrimenti non avrebbero accesso a questo sentire.
Non occorre essere musicisti per partecipare e contribuire, anzi, ogni apporto è fondamentale alla sua riuscita. Arriveremo spontaneamente in una piazza romana (che stiamo ancora valutando) dalla mattina con strumenti al seguito o con la nostra semplice presenza, ci siederemo in cerchio e canteremo finché avremo energia. È possibile per chi ha possibilità che ci troviamo già dal giorno prima al Parco della Caffarella o in Via della Poesia.
In contemporanea un gruppo di fratelli stanno focalizzando la stessa cosa anche a Livorno, in quel caso potete sentire Irene Avalon o Marta Selva.
Grazie per l'ascolto, Gaudio 🙏🏼❤🌈🎶🏹



giovedì 2 maggio 2019

Paolo Cova: "Io voto Europa"


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Pensieri Democratici


Anche a causa delle imminenti elezioni del 26 maggio 2019, l’ Europa è al centro dei dibattiti politici e non di questi giorni. Ritenuta responsabile di ogni questione critica, ha saputo, anche, dare tanto alla nostra Nazione e a tutti i cittadini europei.

Superfluo ricordare i settantaquattro anni di Pace, da non dare mai per scontati, e che sono il frutto di un percorso condiviso che ha anteposto una progettazione e una idea di futuro comune ai contrasti e alle esigenze dei singoli stati.

La forza dell’Unione Europea è stata anche la capacità di condizionare le aziende nel perseguire il bene dei suoi cittadini: con prodotti con stardard di sicurezza elevati, giocattoli, apparecchi elettrici, prodotti farmaceutici e cosmetici, veicoli, contrasto ai fitosanitari, alimenti con elevati livelli sanitari.

Da soli come Nazione non saremmo riusciti a contrastare le pubblicità ingannevoli, i costi occulti e trucchi commerciali, vendite aggressive, le norme sul commercio on line e le norme a garanzia dei consumatori. 

L'Unione Europea ha dato la possibilità a tutti cittadini di utilizzare la loro offerta telefonica su tutto il territorio europeo, una norma che contribuisce a farci sentire a casa nostra in ogni paese europeo.

Queste sono solo alcuni dei cambiamenti introdotti con L’UE e che ormai diamo per assodato ma che hanno migliorato la qualità della nostra vita.

Per questo credo sia importante andare a votare e a votare per una Europa più solidale e  più unita.

Paolo Cova

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