Da diversi anni le risorse finanziarie dell'ARPAT ( Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) sono continuamente decurtate dalla nostra Regione, con risultati devastanti per la funzionalità dell'Ente. Tra il 2010 e il 2018 il Personale è diminuito del 17 % (da 771 a 637 dipendenti).
Ogni anno le risorse per il funzionamento dell'Ente diminuiscono rispetto all'anno precedente. I controlli relativi alle acque, alle emissioni in atmosfera, all'inquinamento acustico, all'elettromagnetismo, agli impianti di gestione dei rifiuti stanno calando vistosamente. Nel 2018 rispetto al 2017 i controlli sono così diminuiti: acque di scarico - 18 % emissioni in atmosfera - 30 % inquinamento acustico - 38 % elettromagnetismo - 10 % gestione rifiuti - 12 % Un crollo pauroso dei controlli mentre la delibera regionale del 30/7/2018 permette l'uso di 29 pesticidi, tra i quali il glifosato e il clorpirifos, perfino nell'area di salvaguardia dei pozzi di prelievo per uso potabile.
I lavoratori dell'ARPAT hanno aperto una vertenza e chiedono fondi adeguati per il funzionamento dell'Ente, nuove assunzioni e una legge regionale che riconosca all'ARPAT una reale autonomia, come previsto dalla legge 132/2016 fino a oggi disattesa.
Articolo collegato: https://cgilfirenze.it/2019/02/arpat-sullorlo-del-collasso-i-sindacati-indicono-lo-stato-di-agitazione/
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