Questa comunicazione è indirizzata in particolare a coloro che hanno seguito il percorso della rete nazionale Genuino Clandestino.
E' successa una cosa gravissima:
Rimaflow, fabbrica recuperata di Milano, in cui abbiamo fatto una edizione di GC qualche anno fa, è stata coinvolta in una indagine sul traffico illecito di rifiuti. Il presidente della cooperativa, Massimo Lettieri, è stato messo in carcere.
Questa è, io e tanti altri ne abbiamo al certezza, una mossa per fottere Rimaflow in quanto esperienza antagonista con grande consenso a Trezzano sul Naviglio, in periferia di Milano.
Ne siamo sicuri perché conosciamo personalmente Massimo e gli altri, e sono tutte persone meravigliose e dal grande cuore. L'accusa infame poggia sulla mancanza di un titolo d'uso dei capannoni, perchè Rimaflow è un luogo occupato. L'accusa infame si sgonfierà rapidamente, ma intanto le tonnellate di merda riversate su Rimaflow avranno fatto il loro lavoro.
Questo è il momento di stare vicini a Rimaflow, al circuito Fuorimercato di cui fa parte, e stare all'erta perchè il metodo potrebbe essere riproposto in altri contesti.
Sottoscriverei, come CA, un breve comunicato di solidarietà che incollo sotto, insieme a una mail chi ci ha inviato fuorimercato di Bologna.
Carlo
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Abbiamo appreso dell'attacco alla cooperativa Rimaflow con grande preoccupazione e rabbia Esprimiamo la nostra solidarietà all'esperienza della fabbrica occupata Rimaflow e alle attività che i compagni e le compagne hanno messo in essere in questi anni di autogestione. Sappiamo bene come si scelga la strada della diffamazione e della criminalizzazione delle esperienze scomode che fanno intravedere nuove strade possibili dove mutualismo e autogestione sostituiscono isolamento, concorrenza e sfruttamento del lavoro . Siamo al vostro fianco e attendiamo notizie e sviluppi della vicenda per poter coordinare con voi forme di aiuto e mobilitazione. Coraggio compagni e compagne, Simone
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