sabato 3 marzo 2018

Una storia d'amore... Anna e Marco



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quando avevo 16 anni fui rimandato in filosofia e andavamo al parco della pineta
a studiare i presocratici la mia filosofia preferita assieme con i motorini, e'
un bel ricordo. ho sempre percepito la bellezza nascosta anche nelle cose più
semplici, spesso vado in trance per troppa bellezza percepita, già da piccolo
ero consapevole di questa cosa ma non lo dicevo, ero molto affascinato dalla
virtù e aspiravo a raggiungere livelli elevati di coscienza con leggerezza.
sono sempre stato un uomo mediterraneo legato alle tradizioni della nostra
terra, avrei voluto laurearmi in agraria e stare anche tutta la vita assieme a
te questo pensiero non mi pesava. ora sono totalmente diverso, mi sento
metropolitano cosmopolita, mi sono aperto alla consapevolezza e alla via della
coscienza, di più per ora non so dirti.


anch'io sono cambiata e sono molto più sicura di me e mi sento una donna forte e
decisa che ha vissuto la propria vita con intensità anche quando piena di
difficoltà. ci siamo sempre molto parlati io e te siamo stati
ottimi amici poi ognuno ha vissuto la propria vita e percorso strade diverse che
poi diverse non sono.


anna e marco erano cresciuti assieme nella periferia urbana di quella strana
citta adagiata tra il mare e la collina. si erano innamorati e avevano deciso
di vivere assieme tutta la vita... in quella fresca serata di meta autunno il
24 ottobre circa con la loro fragile e insicura navicella come in una bolla di
vetro avevano raggiunto il palladium di roma per assistere al concerto di uno
dei loro gruppi preferiti: i weather report. all uscita nel grande spiazzo
scontri con la polizia macchine incendiate nell aria odore acre di gas
lacrimogeno. così qualche giorno dopo lui se ne ando' avevano deciso di
lasciarsi. marco diceva che voleva fare altre esperienze anche se non era poi
così convinto della sua idea, lei comunque non aveva fatto nulla per
trattenerlo. così la loro storia d amore che voleva essere infinita naufrago'
in quell insolita serata d autunno...


Bella ! Continua ...


credo fosse il 24 0ttobre del 1980 penso si trovi pure registrazione concerto
si l amore infinito era finito, anche se prima di quello il 18 settembre 1979
erano stati a woodstok in italy a firenze al parco delle cascine tre giorni a
far l'amore in quell albergo del centro storico l ultimo giorno avevano dormito
in due stretti nell unico sacco a pelo che avevano. la mattina si erano
svegliati sul prato in un tappeto di sacchi a pelo di gente felice. oppure quel
altra volta il 13 giugno del 1980 erano andati sempre con la loro scassata
navicella a bologna al concerto di lou reed con quei due improbabili amici uno
che dormiva sempre e l’altro che si faceva canne in continuazione avevano fatto
l'amore sul quel unico letto che c era in quella stanza dell antico monastero
trasformato in casa dello studente, il concerto molto bello si era anche quello
concluso con scontri con la polizia macchine incendiate e lacrimogeni. quel
estate erano stati a parigi 20 giorni e avevano comprato quel disco che marco
ascolta ancora mass in f minor degli electric prunes, canti gregoriani in
chiave psichedelica californiana. simpatica


pure quella volta che tornavano col treno da perugia e avevano fatto finta di
dormire perché non avevano il biglietto, il controllore li aveva svegliati e
buttati giu dal treno e si erano ritrovati in mezzo alle montagne di antrodoco
e avevano concluso il viaggio facendo l autostop o anche quando erano tornati
con la 500 di anna e si fermavano ogni dieci km a fumare tra i mandorleti di
navelli e tante altre storie


Si nel libro le tante altre cose si possono descrivere come nei romanzi di Ken
Follet . Ogni momento può essere descritto con sensazioni descrizioni di stati
d'animo bisogna lavorarci ... cmq la storia inizia ad Aprile del 1976 una gita
al monte conero, bellissimo e molto emozionante il viaggio di ritorno in
pullman dove abbiamo parlato tutto il tempo. Il corpo iniziava a squarciarsi
tali erano le endorfine e gli ormoni che circolavano la gioia del contatto
delle mani .


si ci arrivo pian piano, vediamo come si evolve questo nostro dialogo, questa e'
la terza parte forse la meno bella si perché marco e anna quest estate si sono
incontrati dopo 35 anni e hanno parlato un po del più e del meno del sotto e del sopra del
di qua e del di la. a un certo punto del dialogo anna chiede a marco
semplicemente, in una luminosa e assolata giornata estiva, sulla spiaggia di
pescara: come va?


marco risponde: a parte l amore la salute e il lavoro il resto tutto bene! la
mia vita e' un disastro, in amore la fiamma che hai acceso tanto tempo fa non
sono riuscito più a spegnerla e non ho mai trovato l'amore immaginario
immaginato quello vero. nel lavoro non ho mai avuto successo ne a livello
sociale ne economico. sostanzialmente mi sento e sono un artista e vado in giro
a fare numerose sculture e costruzioni in materiali naturali. anche con la
salute non me la passo così bene! e' vero che in tutti questi anni mi sono
anche divertito, centinaia di festival migliaia di concerti arte poesia teatro
spiritualità esoterismo bioenergetica scambio di semi antichi, nei posti più
disparati. ho viaggiato in lungo e in largo per tutto il meridione per villaggi
paesi contrade citta. ho imparato a costruire coltivare cantare suonare recitare
ballare riposare, bella diceva, scrivere anche se sono rimasto povero, infatti quando conosco un donna e
le dico appunto che sono povero in canna lei fugge subito via terrorizzata. fine
terza parte comunque concludo dicendo che sono pure contento aver preso coscienza del mio
disagio esistenziale e ho trasformato il limite in opportunità e il disagio
vissuto per tutto questo tempo mi ha portato sulla strada giusta della
conoscenza, certo avrei potuto essere più fortunato e magari poteva andare
meglio se ci accontentavamo di come eravamo e di quel che avevamo, poteva
essere un bene come poteva essere un male, chi puo dirlo! cmq sono contento
pure che dici che e' vero quel che ti racconto, tu sei l'unica che poteva darmi
conferme ben precise anche perché mi hai conosciuto a fondo e conosci la vita
meglio di me, per questo ci ho tenuto a rivelare proprio a te la fragilità del
mio animo e hai confermato i miei dubbi, da oggi mi sento ancora più fragile
più cosciente e consapevole. ho fatto tutto questo discorso per ringraziarti
perché anche grazie a te ho raggiunto la conoscenza naturalmente relativa e
sono riuscito ad uscire dai meandri dell adolescenza anche se qualcuno una volta mi ha detto che
ho perso la felicita ma non so se e' vero, perché non ci crederai sono felice
con tutti i disagi che vivo eppure sono incredibilmente felice perché
consapevole della bellezza dell essere della vita del pianeta su cui viviamo
delle relazioni sociali e tanto altro e ho saputo gustare e apprezzare la vita
in tutti i suoi aspetti grazie di aver acceso il fuoco dentro di me o meglio
alimentando un po il mio ego grazie di aver contribuito a far di me un opera
arte


Tu lo eri anche senza di me un'opera d'arte forse insieme siamo riusciti ad
essere noi stessi e abbiamo voluto provare tutte le ebrezze della vita.
ti sento con gran simpatia e fraterno affetto, ricordo al liceo quando hai rotto
quella boccetta di vetro con la porporina dentro che ti avevo regalato all
assemblea d istituto. ho ritrovato una foto di quel campeggio a val fondillo,
con tutta quella gente, ti svegliavi con la faccia blu perché il tuo sacco a
pelo scoloriva.


quella volta ti ho perduto per sempre e ho rischiato pure di perdere la mia
mente seguendo la luna di notte giu in fondo al pendio


Racconta racconta
avverto in te come una sensazione di disagio sento come se volessi procedere col
freno a mano bloccato e mantenere bassa l'energia vitale. e questo non e' il tuo
mantra forse ti manca l'amore quello vero immaginato pure a te. tornando a noi
non ti ho detto che in realtà quel che più mi piaceva di te erano i tuoi
meravigliosi baci, quelli si che mi sono mancati, ed ero talmente inebriato e
non pensavo ad altro,
con questa missiva chiudo il trittico anche perché quando parto in genere non ho
il computer e la connessione, ho un cellulare nokia del secolo scorso senza i
vari social.


per una vita ho lottato contro i mulini a vento poi mi sono illuminato, si fa
per dire, e ho capito che invece di lottarci contro li potevo costruire i
mulini a vento, così ora quando ce' vento girano felici a più non posso, ho
altresì


imparato a rinforzare gli ormeggi in caso di necessita e costruire muri per
ripararsi quando occorre o il vento e' molto forte. in questi anni attraverso i
suoi seguaci e ne conosco tanti, ho assimilato il pensiero di osho anche se non
sono un sanniasyn un seguace e mi piace molto la filosofia della meditazione
dinamica e la liberazione psichica, questo per dire che non sono una mina
vagante anche se una cosa mi piace piuttosto che reprimermi la faccio, anche
perché ho conosciuto una donna che mi ha veramente trasformato e' una DONNA
eccezionale precisa leggera energica sincera vera anche se non possiamo stare
assieme per motivi che non sto a riferirti con lei ho scoperto il tantra e un
nuovo modo di amare fatto di carezze odori sensazioni leggerezza lentezza lei
ha fatto di me un altro uomo. spesso il mondo mi e' crollato addosso e io non
sono riuscito a controllare gli eventi, solo a seguirne il flusso, poi all
improvviso non ho più combattuto i miei difetti se così si possono chiamare e
ho iniziato ad apprezzarli quasi come pregi e ho iniziato a stare bene con me
stesso. oggi sono veramente felice e guardando indietro penso
alle cose che non ho fatto per paura o timore di non so che, mi sento bello,
spero di risentirti mi ha fatto piacere parlare con te.


Grazie per questo tuo ultimo scritto anche a me ha fatto piacere sentirti e i
momenti vissuti insieme sono stati bei momenti che rimangono sempre nel mio
cuore, nello stesso tempo quel periodo rappresenta la mia giovinezza la mia
adolescenza ed ora non rinnego nulla di quello che è stato solo che adesso io
sono andata avanti o meglio ho avuto una evoluzione come è giusto che sia ho
altre priorità e altri interessi con questo non significa che sono cambiata
dentro sono sempre la stessa, ho più consapevolezza.
sono stata bene non ero insoddisfatta come dici tu anzi c'era una bella sintonia
e c ho messo tempo nel ritrovarla, ora la nostra storia si è conclusa e non
serve ripercorrere .


si giusto quel che dici ma volevo farti sapere gli sviluppi di come e'
continuata la mia vita e quel che ho combinato dopo.
si anche se non sono riuscito non dico a
cambiare, almeno dare una direzione al mio karma in 58 anni figuriamoci se ci
riesco adesso, mi sono tornati in mente due ricordi belli quella volta che
andammo in quella casa di montagna con alcuni amici e siamo rimasti a dormire
la ballando il brano wish you where here dei pink floid e i racconti di tuo
nonno sui leoni e gli elefanti e del suo vino aceto oppure quando abbiamo
organizzato quel campeggio con tutta quella gente, si ti dicevo che ho sempre
scontato sulla mia pelle responsabilità di situazioni complesse che non avevo e
non sono mai riuscito a scardinare tutte le volte che si sono ripresentate ho
solo saputo seguire il flusso senza mai determinarlo o indicare una direzione
diversa, come quando quella serie di eventi mi hanno portato a vivere
condizioni di vita che non volevo vivere assolutamente solo che non ho fatto
assolutamente niente per evitare o rimediare o dare altra direzione. so che era
rischioso ma sentivo che in quel momento piuttosto che chiuderci dovevamo
aprirci e sperimentare canalizzando e ricentrando meglio le nostre energie e
tutte le potenzialità inespresse.


mi piacerebbe un sacco tornare assieme a te in quel posto uno dei miei preferiti
in assoluto sai che mio nonno era di quelle parti e la sento come la mia
montagna. i tuoi nonni erano fantastici, mi emozionavo ogni volta che ci
andavamo il sapore vero della dignità dell umilta e della semplicita, tua nonna
con quei vestiti bellissimi della tradizione e tuo nonno pure vestito sempre con
la giacca e quell odore forte di pastorizia transumanza e storie antiche come il
mondo, con tutte quelle caciotte di pecorino sui graticci di canne appesi al
sottotetto. troppo bello! tempo fa ho parlato con un signore anziano fine
suonatore di organetto aveva 95 anni, mi ha raccontato che faceva come lavoro
il carbonaio su quelle montagne, grandi cumuli di legna che poi venivano
lasciati bruciare per lenta combustione interna, poi scendevano con gli asini a
vendere il carbone vegetale nei mercati paesani. storie fantastiche che ci sono
passate per le mani e ci sono sfuggite per sempre questo il mio unico
rammarico.


il tuo moto perpetuo mi ricorda un po il mio
di qualche anno fa quando pure io andavo sempre veloce con il corpo e con la
mente, poi pian piano ho iniziato a rallentare fino a fermarmi, anzi mi sono
proprio seduta ad aspettare perche avevo letto che se andiamo veloce impediamo
alla felicita di raggiungerci, ecco non sono mai stata raggiunta dalla
felicita, in compenso ho imparato a meditare e ho scoperto che la felicita non
esiste e ho iniziato finalmente a stare bene con me stessa...
da un po di tempo ascolto musica anni 70 il perigeo uno dei miei gruppi
preferiti anche altri gruppi di quegli anni un brano in particolare che mi
piace e ascolto parecchio di un gruppo che si chiama il balletto di bronzo,
neve calda.


È tutto molto bello quello che scrivi e mi ci ritrovo dici bene che la nostra è
stata una bella storia, intensa, pura e penso ci abbia formato come persone e
come dici tu rimarrà sempre nei nostri cuori. anche se solo il ricordo, quelle
sensazioni che hanno determinato cambiamenti nel nostro essere ora non esistono
o sono cambiate. Questo si può spiegare anche scientificamente solo che per farlo potremmo parlarne a voce,
non so, vedremo. A presto.


Ferdinando Renzetti

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