giovedì 14 dicembre 2017

Il Popolo Elfico della Valle dei Burroni scrive alle Istituzioni

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La Valle degli Elfi, come forse già sapete, sta attraversando un periodo di grande messa alla prova, e con forza e unione sta richiarendo la visione della direzione da intraprendere come Popolo Unito, con il suo passato e le sue conquiste.
Vuole essere un modello e un ispirazione per tutti, dimostrando che una nuova visione del mondo e delle relazioni è possibile, e che se si cerca bene si può trovare un posto in un mondo che ha dimenticato i valori di libertà,  autonomia, creatività,  autoproduzione, ecc. Ricordando che la Terra è un Bene Comune e che non essendo nostra non ha senso venderla, parcellizzarla, farci speculazione di ogni genere.  La Terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla Terra, ogni cosa è correlata come il sangue che ci unisce.
Anche la Valle degli Elfi è un Bene Comune e va protetto

Giulietta Blu

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Lettera Aperta alle Istituzioni

 Al Sindaco di Sambuca Pistoiese
                                                          Avv. Fabio Micheletti
All’Unione Comuni,
                                    Avv. Fabio Micheletti, Benesperi e Baldassarri
All’ente Terre toscane
                                    Del Re, Bertelli e Ciucchi
Al gruppo tecnici
                              Chiti, Matteoni e Bernardi

Noi, membri dell’associazione, “Il popolo elfico della Valle dei Burroni”, a suo tempo abbiamo dato l’incarico ai tecnici Franco Matteoni, Alessandro Chiti e Daniela Bernardi per assisterci nell'iter  di sanatoria richiestoci dal comune di Sambuca Pistoiese atto ad accertare la conformità urbanistica dei lavori di recupero e in certi casi di modifica operati dagli abitanti dei Casali nel territorio di Case Sarti, avute in concessione dall’allora Comunità Montana per conto della Regione Toscana

I lavori in questione rispondono in ogni caso a esigenze basiche e vitali per permettere la sopravvivenza e il sostentamento degli abitanti stessi.

Facciamo presente che i Casali erano fatiscenti taluni completamente deruti e noi li abbiamo rimessi a posto col nostro lavoro di autorecupero completamente a spese nostre.  

Oggi il valore del patrimonio regionale si è decuplicato.

Dalle istituzioni qualificate ci viene richiesto di modificare nuovamente le strutture: abbattimento di tettoie destinate al ricovero della legna, altre parti accessorie per la raccolta dell' acqua, la costruzione del bagno all'interno di case, già fin troppo piccole per il nucleo che vi abita, piuttosto che annettere il bagno esternamente . Soddisfare queste richieste ed attuare queste modifiche piu' che rendere conformità urbanistica agli edifici, costringerebbe gli abitanti a doverli abbandonare.

Pertanto chiediamo di aprire un nuovo tavolo di trattativa che venga incontro anche alle nostre esigenze, tenendo conto delle regole e dei principi che ci siamo dati sull’uso collettivo del territorio, definite nello “Statuto del territorio” e nel “Progetto abitativo degli Elfi” da noi presentato in Comune e Comunità Montana

Nel presentare questi documenti, redatti di comune accordo con i funzionari dell'allora Comunità Montana, noi abbiamo fatto un atto consapevole di autodenuncia nella fiducia di poter trovare un accordo sensato con il comune. 

Ribadiamo altresì che “La Valle” è da noi considerata un Bene Comune ed è nostra volontà andare avanti come Comunità, popolo unito, sostenendo la validità dell’Associazione come solo ed unico referente per qualsiasi concessione, non accettando la parcellizzazione del territorio stesso.

Facciamo inoltre presente che la nostra comunità, fa parte anche della Rive (Rete Italiana villaggi ecologici) e del Gen (Global Ecovillage Network), conduce una vita di ricerca e sperimentazione nel campo sociale tenendo aperte le porte all’ospitalità, dando accoglienza e possibilità di convivenza con noi a migliaia di persone che ci vengono a trovare ogni anno. 
Vogliamo in oltre sottolineare l’utilità ambientale della nostra presenza, come custodi del territorio in maniera ecosostenibile , sperimentando coltivazioni come la permacultura, agricoltura biodinamica e sinergica. Se noi non avessimo abitato e reso vive queste montagne con la nostra presenza, e dei nostri numerosi figli, queste terre sarebbero in stato di abbandono, popolate solo da rovi e animali selvatici, (anche i paesini circostanti hanno tratto qualche beneficio della nostra presenza, ad esempio la scuola di Treppio sarebbe stata chiusa già molti anni fa senza la presenza dei nostri figli).

Cordiali saluti

Il Popolo Elfico


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