Ecco il report dell’incontro del Comitato Cambiamenti Climatici con Giuseppe Farinella (ass Energia felice) e Alfonso Navarra (Disarmisti Esigenti e Accademia Kronos) e vi chiediamo di firmare e diffondere la petizione” Bando delle Armi nucleari” (in coda trovate il link) e di diffondere le azioni da compiere per la lotta ai cambiamenti climatici.
La petizione può trasformarsi in mozione da presentare nei rispettivi Comuni. GRAZIE
La petizione può trasformarsi in mozione da presentare nei rispettivi Comuni. GRAZIE
Report incontro Comitato Cambiamenti Climatici del 23 novembre 2017 con Giuseppe Farinella e Alfonso Navarra
Amalia presenta i relatori .
Da parecchio tempo Giuseppe Farinella, impegnato in Energia felice, e Alfonso Navarra, impegnato in Disarmisti esigenti e Accademia Kronos, lavorano a vantaggio delle fonti alternative e per il disarmo nucleare. In settembre hanno lanciato e inviato alle autorità la petizione “Bando delle armi nucleari: l’Italia ratifichi”.
Hanno dalla loro parte papa Francesco che il 10 e 11 novembre ha organizzato in Vaticano un simposio internazionale sul disarmo nucleare, con la presenza di dieci premi Nobel per la pace. Il Vaticano è tra i 122 Paesi che hanno firmato il Trattato sul bando delle armi nucleari del 7 luglio 2017. Bando purtroppo non ancora ratificato dalla Nato e quindi neppure dall’Italia .
In questi giorni dal 20 novembre al 10 dicembre 2017 “La carovana delle donne” sta organizzando convegni e manifestazioni in giro per l’Italia, proprio perché l’Italia aderisca al trattato sul bando delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
In merito al bando delle armi quest’anno ricorre il centenario della nascita di Carlo Cassola, lo scrittore che dal 1970 si prodigò per il disarmo unilaterale dell’Italia. Per inciso Carlo Cassola era amico di Angelo Gaccione che ha scritto al riguardo il libro “ Cassola e il disarmo”.
Disarmo nucleare e disarmo totale sono connessi con il tema dei Cambiamenti Climatici, per questo il gruppo di Giuseppe e Alfonso era presente a Cop 23 a Bonn.
Sappiamo che a Bonn è stato riaffermato il bando dei combustibili fossili, ma le misure concrete adottate dagli Stati sono ancora lontane dal mantenere l’aumento della temperatura sotto i due gradi centigradi
A voi la parola. Poi vedremo insieme che cosa possiamo fare
Giuseppe e Alfonso hanno rilevato che, mentre gli incontri indetti dall’ONU sono democratici cioè le associazioni ammesse son presenti alle discussioni e, pur non votando, possono fare rilievi sugli articoli dei vari trattati, le riunioni di Cop sono invece ristrette agli addetti al lavoro, quindi le associazioni non possono partecipare e stentano anche ad avere informazioni.
Hanno rilevato e anche noi abbiamo potuto constatare come i mass media in Italia non abbiano dato rilevanza all’incontro COP 23 di Bonn.
L’assenza degli USA come Stato non ha pesato sui negoziati, praticamente sono rimasti isolati, senza nessuna influenza. Fra l’altro erano presenti rappresentanti di stati come la California decisi a seguire le decisioni di Parigi. Tutti gli stati presenti, Cina compresa, si sono espressi per il mantenimento degli obbiettivi di Parigi per limitare l’incremento di temperatura entro 1,5/2 gradi.
Nel complesso ci sono dati incoraggianti sull’ espansione delle energie rinnovabili, mentre rimane il problema del finanziamento degli investimenti in rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo, vittime dei Cambiamenti Climatici, che era stato approvato nell’accordo di Parigi del 2015. Si era stabilito che gli Stati “ricchi” contribuissero con 100 miliardi di dollari all’anno (5 per l’Italia), ma il tutto arranca e non si sono fatti passi avanti.
E’ importante che Il Parlamento Europeo abbia fissato emissioni zero entro il 2050, ma in Europa si finanziano ancora le fonti fossili per 118 miliardi di dollari all’anno. In Italia diamo sussidi per 16 miliardi.
Ora i singoli Stati Europei devono impegnarsi maggiormente perché con i progetti attualmente previsti, l’aumento della temperatura raggiungerà i 3/4 gradi.
L’Italia purtroppo non sta facendo i compiti. Si parla di addio al carbone nel 2025 che verrà sostituito non dalle energie rinnovabili, ma dal gas metano che è sempre portatore di gas serra. Per il metano si stanno facendo investimenti infrastrutturali, vedi la vicenda TAP in Puglia. Per la mobilità sostenibile l’Italia pensa entro il 2030 di sostituire le vetture circolanti con 5 milioni di vetture elettriche. Con quali incentivi non è previsto.
E’ notevole che parte dell’industria elettrica europea, compresa l’ENEL, si stia muovendo, in particolare all’estero verso le energie rinnovabili, ma altre industrie compresa l’ENI continuano a basarsi sul gas e sui prodotti petroliferi.
La dipendenza energetica dell’Italia è del 77% da energia importata dall’estero. In realtà potremmo con il solare, l’eolico e l’idroelettrico arrivare a soddisfare i nostri consumi con una piccola parte di produzione da gas metano per equilibrare la rete distributiva. Per esempio la Sardegna potrebbe essere tutta ad energia rinnovabile con il sole ed il vento che si ritrova, invece si stanno facendo progetti per le condutture del gas metano.
Il riscaldamento e raffreddamento delle nuove case dovrebbe essere indirizzato verso le pompe di calore supportate dal geotermico (acqua di falda a temperatura costante).
A favore del contrasto ai CC potrebbe essere anche l’adozione della CARBON TAX nei settori riscaldamento e trasporti con collegata riduzione della pressione fiscale sul lavoro. Questa “ riforma fiscale ecologica” sposterebbe il carico fiscale dal reddito e dal lavoro alle attività dannose per l’ambiente.
Riguardo al Bando delle armi nucleari è molto importante che l’ONU abbia fissato il principio dell’eliminazione delle armi nucleari come diritto internazionale dell’umanità.
Ora il compito passa agli Stati che devono ratificare e mettere in pratica il bando. Noi in Italia dovremmo liberarci delle testate nucleari ( 70 bombe nucleari) che abbiamo a Ghedi e ad Aviano e non dovremmo più permettere l’accoglienza ai sottomarini a propulsione nucleare con bombe nucleari a bordo nei nostri 11 porti italiani (Livorno, Pisa, Trieste, Napoli, in Sicilia e in Sardegna). Questo tra l’altro viola l’art 2 del Trattato di non proliferazione nucleare ( Tnp) firmato dall’Italia nel 1976.
Dopo vari interventi non abbiamo avuto tempo per dire che cosa noi cittadini possiamo fare per lottare contro i cambiamenti climatici.
Ecco qualche esempio:
--- firmare la petizione “ Bando delle armi nucleari: l’Italia ratifichi” (si trova sul sito di Pressenza : pressenza.com/it/2017/09/ bando-delle-armi-nucleari- italia-ripensaci )
--- far conoscere la petizione e farla firmare : troppo poche persone a Milano hanno firmato
--- far presentare una mozione al proprio Comune. La petizione in allegato può trasformarsi in mozione da far presentare in Comune da qualche consigliere.
--- chiedere al Comune di Milano di usare i soldi che spenderebbe per l’apertura dei navigli per finanziare nelle case il riscaldamento con pompe di calore supportate dal geotermico
--- inviare la petizione , a titolo personale, a parlamentari perché spingano il governo italiano ad aderire al Trattato sul bando delle armi nucleari
---inviare mail al governo e a parlamentari per chiedere di liberarci delle testate nucleari ( 70 bombe nucleari) che sono a Ghedi e ad Aviano, di non accogliere negli 11 porti italiani nucleari sottomarini a propulsione nucleare con bombe nucleari a bordo. Questo tra l’altro in violazione dell'art. 2 del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) firmato dall'Italia nel 1976.
--- inviare mail al governo e a parlamentari chiedendo di abbassare le folli spese militari che sono una delle cause della povertà che aumenta anche in Italia,
- di tagliare i 16 miliardi di sussidi a fonti fossili dirottandoli alle rinnovabili,
- di non sostenere con sussidi pubblici l’incenerimento dei rifiuti, la costruzione di rigassificatori, le trivellazioni su mare e su territorio,
- di adottare una CARBOB TAX nei settori riscaldamento e trasporti con collegata riduzione della pressione fiscale sul lavoro. Spostare il carico fiscale dal reddito e dal lavoro alle attività dannose per l’ambiente,
- di impegnarsi nelle energie rinnovabili, abbandonando la centralità del gas per poter raggiungere entro il 2030 emissioni zero di gas serra.
Per quanto riguarda ciò che possiamo fare come singoli cittadini rileggiamo il volantino “ Attivati subito per RIDURRE il tuo impatto sull’ambiente”
· O L’UMANITA’ DISTRUGGERA’ GLI ARMAMENTI
· O GLI ARMAMENTI DISTRUGGERANNO L’UMANITA’ (Albert Einstein)
Report a cura di Amalia Navoni
amalia.navoni@fastwebnet.it
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