mercoledì 4 ottobre 2017

The limit of environmentalism and the bioregional option - Il limite dell'ambientalismo e l'opzione bioregionale


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... both capitalist society and what remains of the society of the so-called "real socialism" and societies driven by movements of a religious-fundamentalist nature, are terribly exposing all their environmental, social and economic limits. The planetary danger of a nuclear catastrophe, war, pollution, and social injustice are only among the most striking aspects that are there to deeply undermine the myth of domination and development that would seem to have always led these hierarchical societies  in their thoughts and actions.

But in the history of humans and especially in Europe, things have always been the case? Is it really an intrinsic destiny of human societies, from the simplest to the most complex, to generate aggression, violence and domination against human beings and nature? And what can currently be ecologist alternatives such as bioregionalism or even the movement for peace or feminism, with respect to the deployment of cultural and material forces set up by dominant societies to maintain their supremacy unchanged?

To find an answer to these questions and to find our ancient European roots, along with the wisdom of our ancestors, is what at first sight it may only sound like a beautiful story, but it could serve us to give a new meaning to our lives ...

"Let's turn our gratitude to the earth
who gives us our home.
We turn our thanks to rivers and lakes
that give us their waters.
We turn our thanks to the trees
that give us fruits and nuts.
We turn our thanks to the sun
which gives us warmth and light.
All beings on earth: trees, animals,
the wind and the rivers give each other
so everything is in balance.
We turn our promise to start
to learn how to stay in harmony
with all the earth. "

Dolores La Cappelle, from Earth Prayers, 1991

From: «Gaia newsletter» - Rete Bioregionale Italiana - March 2000 - Edited by Stefano Panzarasa

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Testo Italiano:

.... sia la società capitalistica, sia ciò che rimane della società del cosiddetto "socialismo reale", sia le società percorse da movimenti a carattere religioso-integralista, stanno mettendo terribilmente in luce tutti i loro limiti ambientali, sociali e economici. Il pericolo planetario di una catastrofe nucleare, la guerra, l'inquinamento, l'ingiustizia sociale, sono solo tra i più eclatanti aspetti che stanno lì ad incrinare profondamente il mito di dominio e di sviluppo che sembrerebbe abbia sempre guidato queste società di tipo gerarchico-dominatore nei loro pensieri e nelle loro azioni.

Ma nella storia degli esseri umani e in particolare in Europa, le cose sono andate sempre così? È proprio un destino intrinseco delle società umane, dalle più semplici alle più complesse, generare aggressività violenza e dominio nei confronti degli esseri umani stessi e della natura? E cosa possono rappresentare attualmente movimenti alternativi ecologisti come il bioregionalismo o anche il movimento per la pace o il femminismo, rispetto allo spiegamento di forze culturali e materiali messe in campo dalle società dominanti per mantenere invariata la loro supremazia?

Per cercare una risposta a questi interrogativi e ritrovare le nostre antiche radici europee, insieme alla saggezza dei nostri antenati nativi, ecco quella che a prima vista potrebbe sembrare solamente una bella storia ma che potrebbe servirci per dare un nuovo significato alla nostra vita…

«Rivolgiamo il nostro ringraziamento alla terra
che ci dona la nostra casa.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento ai fiumi e ai laghi
che ci donano le loro acque.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli alberi
che ci donano frutti e noci.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento al sole
che ci dona calore e luce.
Tutti gli esseri sulla terra: gli alberi, gli animali,
il vento e i fiumi si donano l'un l'altro
così tutto è in equilibrio.
Rivolgiamo la nostra promessa di iniziare
a imparare come stare in armonia
con tutta la terra».


Dolores La Cappelle, da Earth Prayers, 1991


Tratto da: «Gaia newsletter» - Rete Bioregionale Italiana - Marzo 2000 - Edito da Stefano Panzarasa

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