lunedì 16 ottobre 2017

Bando delle armi nucleari. L' Italia e la UE tacciono (che la NATO ascolta...)


Nella foto il segretario della NATO Stoltenberg, il premier italiano Gentiloni e Federica Mogherini

La UE non ha preso posizione sul Trattato ONU per abolizione delle armi nucleari, l' Italia obbedisce solo alla NATO. Come Tsipras e il governo portoghese sostenuto dalla sinistra.

L' Unione Europea non ha preso posizione sul Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari. Tra i paesi membri, Cipro, Irlanda, Austria e Svezia nell' Assemblea ONU il 7 luglio hanno votato a favore del Trattato e Austria e Irlanda lo ha hanno gia' ratificato. I Paesi Bassi hanno votato contro mentre tutti gli altri paesi UE non hanno partecipato alla Conferenza ONU, in sostanza boicottando l' accordo internazionale per l' abolizione delle armi nucleari.
Ma l' Unione Europea in quanto tale non ha espresso alcun giudizio sul Trattato. Federica Mogherini, Alto Commissario UE per gli affari esteri, rappresenta infatti anche Austria, Irlanda, Cipro e Svezia e si e' limitata a commentare con un post Twitter il Nobel per la Pace all' Ican scrivendo di condividere l' impegno per il disarmo nucleare. Ma senza entrare nel merito del nuovo Trattato.

Mogherini interviene invece all'ONU all’ assemblea sul Trattato, quasi sconosciuto, per il bando dei test nucleari, accordo approvato nel 1996 e non ancora in vigore.

Qualcuno potrebbe obiettare che l' UE non fa parte dell' ONU e quindi la vicenda non la riguarda. Ma il 20 settembre 2017 Federica Mogherini era proprio nella sede dell' ONU a New York all' assemblea sul Trattato per il bando dei test nucleari dove è intervenuta a nome di tutti i paesi dell’ Unione.
Questo Trattato fu votato nel 1996 da 71 paesi e a settembre 2017 e' stato ratificato da 155 stati, ma non e' ancora in vigore perche' e' necessario per  questo la ratifica di tutti i 44 paesi che hanno tecnologia nucleare e per il momento Stati Uniti e altri 7 dei 44 paesi non lo hanno fatto.

La NATO l' unico vincolo che impedisce la ratifica per Italia, Grecia, Portogallo

L' Italia, come gli altri paesi UE contrari all' accordo sul bando alle armi nucleari del 7 luglio 2017, ha preso la posizione di boicottaggio del nuovo Trattato ONU solo per la sua appartenenza alla NATO. Un vincolo ferreo che impedisce atteggiamenti diversi da quello dell'Alleanza e quindi degli USA.

Anche il governo Tsipras e il governo portoghese sostenuto da Pcp e Blocco di sinistra contro il nuovo Trattato.

Anche il governo greco presieduto da Tsipras sta boicottando il Trattato per l' abolizione del nucleare. L' appartenenza della Grecia alla NATO impone questo atteggiamento al leader di Syriza e l' appartenenza della formazione politica nel Parlamento Europeo al gruppo  della Sinistra europea non influenza la politica militare del suo paese, membro della NATO e con enormi spese militari.
Contro il Trattato anche il governo portoghese sostenuto dal Partito Comunista Portoghese e dal Blocco della Sinistra, mentre la Merkel sicuramente non modificherà il suo atteggiamento ostile all' accordo del 7 luglio nonostante il probabile appoggio del partito dei verdi al suo prossimo governo.

Non ho al momento trovato prese di posizione di Corbyn sul Trattato. In occasione del premio Nobel all’ Ican il leader laburista ha ricordato la sua passata collaborazione con la Campagna, ma sull' accordo del 7 luglio non ha detto una parola. In futuro un eventuale governo del Regno Unito da lui presieduto avrà necessariamente sul Trattato una posizione precisa, ma oggi Corbyn si guarda bene dal pronunciarsi.

Nell'ottobre 2016 l' Assemblea del Parlamento Europeo aveva votato una mozione auspicando una conferenza ONU sul disarmo nucleare e la partecipazione costruttiva dell' UE.

La mozione era sostenuta anche dal gruppo socialista che ha giustificato il successivo cambio di atteggiamento da parte di tutti i partiti socialisti con il fatto che il percorso del Trattato non e' stato poi concordato con i paesi nucleari.
Dopo quell' appuntamento di ottobre 2016, a livello comunitario non c'e' piu' stato nessun pronunciamento sull' importante accordo internazionale votato dall' Assemblea ONU il 7 luglio 2017 e non si ha notizia neanche di dibattiti ufficiali sulla questione.

Sarebbe utilissimo quindi un dibattito generale sul Trattato in Europa e nel Parlamento Europeo

Un occasione per aprirlo potrebbe essere il prossimo 10 dicembre, quando ad Oslo sarà consegnato il premio Nobel per la Pace all’ Ican, un riconoscimento motivato ufficialmente anche per   per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizioni di queste armi”


Marco Palombo


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