Taci il nemico ascolta - Scudi umani del sistema
Sono amici, conoscenti e parenti, sono d'accordo con te, ma non possono ammetterlo in pubblico. Te lo dicono in camera caritatis, te lo sussurrano in un orecchio o lo confessano dopo il bicchiere della verità. Mai condivideranno o metteranno un «mi piace». Ne andrebbe dell'avvenire dei loro figli, tenuti in ostaggio. Troppo rischioso rivolgersi alla polizia della libera opinione. Sono sotto ricatto. Il silenzio è il prezzo del riscatto.
Uno dei capolavori del sistema di potere emiliano è il metodo per ridurre al silenzio eventuali dissidenti ed eretici a scoppio ritardato. Se a un funzionario di partito, a un sindaco, a un assessore venisse mai in mente, il giorno in cui avesse raggiunto un certo grado di lucidità e onestà intellettuale, di fare sentire la sua voce critica verso chi lo ha allevato e sfamato, non potrebbe farlo. E per una ragione molto semplice: perché nel frattempo la sua prole è stata assunta in enti, aziende, cooperative, società amministrazioni controllate da quel partito. Chi te lo fa fare di metterti contro un sistema di potere che da oltre settant’anni governa capillarmente la politica ed è in buoni rapporti con l’economia di quella terra?
Ho detto che così funziona in Emilia, ma non dev’essere diverso in altre regioni, dove il potere è nelle mani degli azzurri, dei bianchi, delle camicie verdi o di altri colori. L’establishment che coopta i tuoi figli per coltivare un debito di riconoscenza e che li usa come scudi per chiuderti la bocca è una grande trovata del potere omertoso.
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