“VI RACCONTO COME HO FATTO IO A …”
Premessa
Durante il Tavolo Lavoro dell’assemblea nazionale di Genuino clandestino di Bologna (22 aprile 2017) i/le partecipanti hanno messo a fuoco una proposta per raccogliere, attraverso un’auto-inchiesta, racconti capaci di mostrare come gli aderenti al movimento hanno affrontato e superato alcuni ostacoli legati alla scelta di lavorare con modalità diverse da quelle imposte dal sistema tradizionale del lavoro. È stato rilevato, sia a partire dalle proprie esperienze personali che da quelle che incontriamo quotidianamente, che c’è un desiderio di molti e molte di far aderire anche il proprio lavoro allo stile di vita più semplice, sobrio, di rottura del patto col consumo che pratichiamo.
Per la maggior parte degli aderenti al movimento questo passaggio si è tradotto con un avvicinarsi alla terra e con il diventare contadini/e, ma altri lavori sono possibili, altre produzioni possono prendere le sembianze di un lavoro eco-autonomo (vedi verbale), più vicino alla terra, alle relazioni, al desiderio/bisogno di sentirsi/essere autonomi nelle pratiche e liberi dal sistema dominante. Infatti all’incontro nazionale anche il Tavolo Produzione artigianale/industriale si è posto la questione del rapporto tra produzioni e produzione agricola.
Questo desiderio/bisogno di far aderire vita e lavoro cresce e crescono le persone che si domandano come fare ad affrontare il cambiamento o, meglio, come fare ad affrontare la transizione da uno stile di vita ad un altro e da un lavoro a un altro . Da informatico a contadino passando dal fare l’informatico/contadino ma anche da medica di base a medica critica facendo contemporaneamente la cuoca vegetariana, da videomaker a orticoltore ma anche da sociologo ad artigiano delle due ruote facendo lavori precari per mantenersi, da operatrice della moda a coltivatrice di zafferano facendo anche l’intagliatrice di mobili, come anche da libraia dipendente a libraia indipendente passando da un licenziamento.
Tutte e tutti noi abbiamo fatto o stiamo facendo “pratica di transizione” verso un lavoro eco-autonomo e abbiamo o stiamo affrontando delle difficoltà: per avere della terra da coltivare, per vendere i nostri prodotti, per collaborare con altri che la pensano come noi, per costruire reti significative sui territorio.
La proposta “Vi racconto come ho fatto io a …” vuole essere una raccolta di pratiche, di modalità, di strumenti, di sperimentazioni che ci hanno consentito di superare difficoltà e ostacoli nell’avviare o consolidare lavori/produzioni eco-autonome.
Obiettivo
- Mettere a disposizione di tutte/i noi e di chi decide di iniziare un lavoro eco-autonomo un riepilogo ragionato delle soluzioni (dentro/sopra/sotto/attraverso la legge) intraprese per superare gli ostacoli legati all’accesso alla terra, all’accesso alla vendita, ai percorsi autorganizzati di creazione di lavoro, ai percorsi di creazione di relazioni autorganizzate lavorative, all’autovalutazione economica del proprio lavoro;
- Produrre una cassetta degli attrezzi utili a superare le difficoltà iniziali dovute alla scelta di un lavoro che parte dalle vite semplici ma al contempo complicate che abbiamo deciso di vivere;
- Stimolare uno scambio di esperienze, e al contempo fare un esercizio di mappatura.
Cosa fare?
Mandate i vostri racconti via email (brevi o lunghi o per appunti, purché comprensibili) a luciabertell@gmail.com entro il 10 giugno 2017. Oggetto: “Vi racconto come ho fatto io a …”.
Dovrebbero essere racconti che ci possono aiutare a capire come affrontare le nostre difficoltà lavorative quando desideriamo che il lavoro aderisca al nostro stile di vita. Cinque i principali focus, a partire dai quali si chiede ai/alle produttori/trici di GC di socializzare la propria esperienza a partire dall’incipit:
“Vi racconto come ho fatto io a”
- avere accesso alla terra che coltivo > affitto, donazione, occupazione, uso gratuito …
- vendere i miei prodotti > nei mercati, nei Gas, in circuiti autorganizzati …
- crearmi e autorganizzarmi il lavoro > formale, informale, carsico …
- instaurare relazioni autorganizzate lavorative > reti, consorzi o pseudoconsorzi, coop di secondo livello, circuiti dedicati, gruppi di mutuoaiuto …
- autovalutare economicamente il mio lavoro (entrare nel merito) > in base al tempo, in relazione ai listini del mercato tradizionale, in base alle necessità della vita …
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