A casa di Maria Bignami, domenica 2 aprile, ci siamo posti delle
domande ed, ognuno, ha messo su carta le sue risposte.
Ecco domande e risposte di tutti noi. Le domande le ho scritte solo la
prima volta, sono sempre le stesse.
Nelly
Come applichi il rispetto nelle tue relazioni?
Ogni forma vivente, per il semplice motivo che esiste su questo
pianeta, ha il diritto di essere rispettato nel corso della sua vita,
quindi ne consegue che rispetto vuol dire che l’ambiente dove egli
vive deve rimanere pulito da rifiuti ed agenti inquinanti, e non può
essere depredato dalle risorse per il suo mantenimento.
Questo principio di rispetto vale anche per le relazioni tra le
persone, IO RISPETTO LE DIVERSITA’.
Se fai una promessa la mantieni? Generalmente sì, ho molto il senso
del dovere e del rispetto per gli altri.
Pace quanto è importante per te scendere in piazza a manifestare la
pace? Premetto che io ero una che andava alle manifestazioni. Credo
che oggi dietro le organizzazioni che gestiscono questo tipo di
eventi, non ci sia più onesta e spontaneità necessarie a dare il
giusto valore ad argomenti così importanti “purtroppo”. Credo che il
cambiamento che sta avvenendo nel mondo ci stia costringendo a
cambiare le forme e i modi di manifestare le proprie idee. Comunque
preferisco i piccoli gruppi.
Quale pace? La pace è un sentimento da coltivare dentro di noi, solo
se siamo in pace possiamo portare pace agli altri e al mondo. La pace
è legata esclusivamente a fattori economici, la divisione di religioni
è solamente una farsa per alimentare spostamenti di denaro ad alti
livelli.
E la pace in famiglia quanto è importante per te? Credo debba essere
un obiettivo fondamentale di tutti i componenti della famiglia
alimentare la pace e il rispetto per i nostri cari.
Tiziano
Con coscienza in tutte le forme, su persone, animali e pianeta.
Possibilmente sì.
La pace in me stesso,poi con il tutto.
Per me è importante come l'acqua per la vita.
Maria
Accettando la diversità di opinioni, in tutti i campi.
Sì, con l'uno per cento di riserva e se per cause impreviste molto
importanti sono costretta a rinunciare, chiedo scusa dispiaciuta
Non do nessuna importanza, se ho la pace nel cuore la diffondo anche
nelle piazze
Quella dentro e fuori di me.
L'umanità è composta da tanti individui, se immagino famiglie che
vivono in pace come sarebbe l'umanità?
Cosa intendi per armonia? Quando tutti gli esseri diversi di credo e
di culture si rispettano,creano armonia.
Caterina
Per me il rispetto per gli altri è una cosa naturale e non vorrei
sembrare presuntuosa. Considero gli altri viaggiatori come me su
questo pianeta, che il destino ci ha dato incontrare. Cerco di essere
me stessa, ma prima ancora di questo, cerco di capire me stessa e di
rispettarmi. Gli altri per me sono scrigni, ricchi di un loro mondo, e
tutti hanno per me qualcosa da dire e da dare . Le persone che
apparentemente non ne hanno, sono persone che hanno imboccato una
strada diversa dalla mia, ma non è detto che prima o poi, ci si possa
incontrare. Come dice (più o meno) quel detto:"quando incontri una
persona sorridigli. Non puoi sapere che battaglia sta combattendo.
Anche per gli animali e le piante provo gli stessi sentimenti, ma
faccio quello che posso. Anzi, faccio molto meno di quello che vorrei,
per la scarsità delle mie energie. Oggi mi è capitato il bicchiere con
la scritta "ascoltare". Ascoltare è la mia prerogativa. Non sempre
ricordo, ma ascoltare, ascolto.
Si
Parto dalla seconda domanda. Per me c'è una pace interiore ed una esterna.
Personalmente cerco di lavorare su me stessa ( e ringrazio Maria per
questi spunti di riflessione) per trovare quella interiore, per la
quale non necessita andare in piazza. Però il mondo fuori di noi sta
vivendo un periodo molto travagliato, ma non so, forse l'uomo da
centinaia di anni sta vivendo un periodo travagliato. E' facile dire
che dobbiamo trovare la pace interiore noi e che, piano piano,
diffondendo ed essendo esempi di pace, la massa critica aumenterà fino
al punto di coinvolgere il mondo intero. Finché quella massa critica
non viene raggiunta, sarebbe importante, secondo me, anche
manifestare. Ma ora non ci sono più le manifestazioni di una volta (e
non che abbiano contato chissà quanto) , bisognerebbe trovare un nuovo
modo di manifestare... Manifestare per me non è solo il corteo, ma
esprimersi in qualche modo, esprimere il bisogno e la necessità di un
amore universale. E quindi la fine delle guerre.
Premesso che la mia è una famiglia piccolissima , faccio poca fatica a
mantenere la pace in famiglia (adesso). Ma la pace interiore, una
volta riscoperta, si tradurrà automaticamente in pace in famiglia,
pace sul lavoro, pace con gli amici, ecc. ecc. Pace e rispetto vanno a
braccetto.
Pietro
Cerco di applicarlo il più possibile a seconda anche di come sento e
di come sto, cerco di ricambiarlo sempre e poi spesso abbracciato al
buon senso che la relazione richiede lasciandolo il più spontaneo
possibile. Sicuramente è una cosa molto sottile e fraintendibile e può
avere diverse interpretazioni.
Di solito difficilmente mi sottraggo da quello che dico faccio e
prometto, salvo motivi veramente validi.
Qui la calligrafia si fa veramente difficile da decifrare, vedremo.
.............................. .....................
La pace è la vita, che si esprime nella sua completezza e pienezza, la
pace è essere come un fiore che sboccia e un seme che nasce e che non
ha bisogno nè di dirlo nè di raccontarlo. Semplicemente è.
E' sicuramente il luogo più importante di tutti e che spesso viene
sottovalutato e si esprime poi ............. nella società, lavoro,
ecc.
Andrea
Applico il rispetto reciproco, do rispetto ma esigo rispetto. Se non è
reciproco è difficile avere rispetto verso l'altra persona e di
conseguenza non ho rispetto di lei. Poi non amo essere giudicato.
Se faccio una promessa si la mantengo, faccio di tutto per mantenere
la mia parola. Di solito non prometto.
Scendere in piazza è importante molto per fare valere le proprie idee
e iniziare un movimento di cambiamento.
La pace senza barriere, senza voler prevalere l'uno sull'altro o sulla
diversità di ogni popolo, ma che non sarà possibile senza un motivo
comune sulla Terra.
La pace in famiglia è molto importante, soprattutto per aiutarti nella
vita quotidiana ad affrontarla con maggiore serenità.
Rossella
Applico il rispetto ASCOLTANDO soprattutto. Cerco di ascoltare quello
che l essere che mi sta di fronte cerca di dirmi. Qualsiasi essere
vivente….:vegetale animale.. Ascoltare e mettermi in posizione di
empatia per cercare di comprendere ciò che cerca di trasmettere. Dopo
c è l accoglienza e l accettazione accettazione di ciò che condivido
ma anche di ciò che non condivido.
Cerco sempre di mantenere le promesse. Se non sono sicura non
prometto. Vorrei che anche gli altri facessero altrettanto.
….quale pace.. Faccio fatica a entrare nell ottica del grande gruppo.
Preferisco esprimermi in un piccolo gruppo.La piazza mi fa sentire
piccola mi fa sentire un numero non riesco a percepire l energia
positiva di tante persone insieme. Non mi sono mai sentita molto a mio
agio in grandi manifestazioni. Il grande gruppo mi fa un po' paura. Mi
viene in mente la marcia per la pace di Assisi, ma la ricerca della
Pace di può fare anche individualmente. Serenità Benessere Vita
dignitosa per tutti.
Pace in famiglia fondamentale per “affrontare” il mondo esterno.Se non
c è pace in famiglia io non sto bene.
Alessia
Il rispetto regola la mia relazione, tanto da pormi sempre in una
posizione di umile rispetto che cerca di (?) aiutare e porre
l'interlocutore a suo agio. L'altro è un'anima e in quanto tale
espressione di Dio; per questo merita il mio rispetto. Rispetto e
attenzione. Nel rispetto non c'è giudizio, c'è accettazione per come è
l'altro e per ciò che mi sta portando L'atteggiamento rispettoso per
me è un luogo di equilibrio e pace. E' onestà verso me stessa, per
come sono, e verso l'altro. Rispetto è accoglienza ma senza
necessariamente dover condividere l'esperienza dell'altro. Posso
essere rispettosa in ascolto.
Di solito mantengo le promesse. Se non posso mantenerla c'è sempre una
spiegazione che giustifica il mio mancato rispetto e comunque c'è
sempre un rammarico nel mio cuore per non aver potuto mantenere.
Non ho mai partecipato a manifestazioni sulla pace, non ne ho mai
avuto l'occasione, forse perché mi è mancato l'interesse. In cuor mio
credo che la pace sia quella del cuore e se ognuno avesse la pace nel
proprio cuore non ci sarebbe bisogno di manifestare per portarla nel
mondo. Ognuno la porterebbe nel proprio ambiente di lavoro, in
famiglia e in ogni luogo in cui è chiamato a vivere. La pace è armonia
con sé stessi e con gli altri e con l'ambiente. La pace è il risultato
del rispetto per gli altri. La pace è il bene grande per sé stessi e
per gli altri. Pace è benessere e comunione. Pace è aiuto e crescita
Pace é gioia: se c'è pace ci sono tanti altri doni divini. Pace è
dolcezza e armonia. La pace quella interiore, quella del cuore. Quando
uno è in pace con sé stesso porta la pace anche fuori di sé nel mondo
e nelle sue relazioni. Per sé stessi pace è centratura e stabilità.
Nel mondo quando c'è pace c'è stabilità e benessere. La pace nasce da
dentro, è legata al rispetto.
La pace è fondamentale nella mia famiglia attuale, è la mia "casa" il
mio luogo. Quando non c'è pace ci può essere un momento di
spiegazione, di allineamento, dove si devono fare esperienze
reciproche. Non è mai guerra la mancanza di pace le poche volte che
succede. Dall'altra parte, dove non c'è pace, allora, visto che non
può esserci pace, se posso non faccio la guerra, ma cerco di portare
rispetto a me stessa e gestire così la relazione con gli altri.
Simona
Il rispetto è un valore a priori, un ideale,un punto fermo. Il
rispetto è coeso all'esistenza. Nel turbinio del quotidiano è
difficile mantenere la fermezza necessaria e l'equilibrio per
rispettare il tutto. Inizio al mattino ringraziando di essere viva,
bacio i miei gatti e li accudisco.Mi preparo a non aggredire gli
automobilisti, i semafori, i pedoni mentalmente e verbalmente con
imprecazioni o bestemmie varie. Nella giungla della vita ho imparato a
realizzare l'ideale del rispetto. Al lavoro di frenare le parole. In
famiglia di usare l'amore piuttosto che l'odio e piano piano sto
capendo cosa è rispetto. Il punto? E' tutto dentro di me!.
Riguardo alle promesse sono incoerente. Sono lunatica. Sono
imprevedibile. Sono mutevole di natura. Ho molta memoria. Quindi?
Tendenzialmente mantengo le promesse perché ho vissuto troppe volte le
promesse disattese di mia madre e so come ci si sente.Al lavoro
sempre. Negli affetti sempre. In appuntamenti vari mi capita che
invento storie perché non ho più voglia di fare una determinata cosa.
1986/87 ero nei cortei scolastici a scioperare per i diritti degli
studenti. 1990 a vent'anni sono scesa nelle strade di Modena. Non
ricordo bene dentro cosa ci si muoveva. Ricordo l'odore, la voglia, la
forza di esercitare un diritto di essere parte di un sistema politico
che funzionava. Ci credevo, credevo che le mie azioni, congiunte a
tanti giovani come me avrebbero prodotto un sostanziale cambiamento,
nel mondo, nella vita. E poi a quell'età tutto sembra infinito, senza
tempo.Ricordo anche che per molti compagni scioperare per la pace
equivaleva a marinare la scuola. 1988 marcia per la pace da perugia ad
Assisi. 19 anni, uno zaino, un pullman, tanti sconosciuti. Mala voglia
di esserci, di conoscere, di condividere era immensa, totale. In quei
20 km la pace la respiravi ad ogni passo. 1990, prima Guerra del
Golfo, grande fiaccolata per le vie di Modena, in Piazza Grande,
davanti alla Pietra Ringadora, dal pulpito del Municipio la richiesta
di Pace, contro la violenza e la prepotenza degli Usa. Ricordo quella
sera/notte come fosse adesso.
Ogni momento sentivo di condividere l'immenso calore delle persone che
come me vedevano la PACE. 2001 guerra.
Vorrei elencare tanti altri momenti.Dal1993 insegno ed ogni anno, per
commemorare la fine della Seconda Guerra Mondiale, 27 gennaio,
progetti a non finire. Ho fatto videoinstallazioni, scritto e scritto
con centinaia di giovani.E lo scorso anno. Che cos'è la pace? Di certo
non è l'assenza di guerra. Per calmare gli animi dopo i vari attentati
di sangue sulla pace, come un cambiamento interiore (?) dell'essere
umano. Ho capito che si può seguire un percorso verso la pace partendo
dall'interiorità.Credere, condividere, rispettare e amare.
La pace del cuore è fiducia, attenzione, lasciar andare in opposizione
alla paura.
La pace in famiglia? Prima di tutto le nostre famiglie siamo noi
stessi.Noto che questo punto di vista non è condiviso. Famiglia non è
basata solo su legami parentali. Diei che l'egoismo prevale sulla pace
in famiglia, che dovrebbe essere il luogo più confortevole, invece
spesso si trasforma con scenari drammatici. La pace nasce dalla calma,
dall'autocontrollo, e non solo come un sentimento romantico
confezionato dai romanzi rosa e dai baci perugina. La pace in famiglia
è la pace nucleare della cellula mondo, ma è rara, quindi il mondo è
pieno di individui rabbiosi.
Nelly, Tiziano, Maria, Rossella, Pietro, Andrea, Caterina, Alessia, Simona
domande ed, ognuno, ha messo su carta le sue risposte.
Ecco domande e risposte di tutti noi. Le domande le ho scritte solo la
prima volta, sono sempre le stesse.
Nelly
Come applichi il rispetto nelle tue relazioni?
Ogni forma vivente, per il semplice motivo che esiste su questo
pianeta, ha il diritto di essere rispettato nel corso della sua vita,
quindi ne consegue che rispetto vuol dire che l’ambiente dove egli
vive deve rimanere pulito da rifiuti ed agenti inquinanti, e non può
essere depredato dalle risorse per il suo mantenimento.
Questo principio di rispetto vale anche per le relazioni tra le
persone, IO RISPETTO LE DIVERSITA’.
Se fai una promessa la mantieni? Generalmente sì, ho molto il senso
del dovere e del rispetto per gli altri.
Pace quanto è importante per te scendere in piazza a manifestare la
pace? Premetto che io ero una che andava alle manifestazioni. Credo
che oggi dietro le organizzazioni che gestiscono questo tipo di
eventi, non ci sia più onesta e spontaneità necessarie a dare il
giusto valore ad argomenti così importanti “purtroppo”. Credo che il
cambiamento che sta avvenendo nel mondo ci stia costringendo a
cambiare le forme e i modi di manifestare le proprie idee. Comunque
preferisco i piccoli gruppi.
Quale pace? La pace è un sentimento da coltivare dentro di noi, solo
se siamo in pace possiamo portare pace agli altri e al mondo. La pace
è legata esclusivamente a fattori economici, la divisione di religioni
è solamente una farsa per alimentare spostamenti di denaro ad alti
livelli.
E la pace in famiglia quanto è importante per te? Credo debba essere
un obiettivo fondamentale di tutti i componenti della famiglia
alimentare la pace e il rispetto per i nostri cari.
Tiziano
Con coscienza in tutte le forme, su persone, animali e pianeta.
Possibilmente sì.
La pace in me stesso,poi con il tutto.
Per me è importante come l'acqua per la vita.
Maria
Accettando la diversità di opinioni, in tutti i campi.
Sì, con l'uno per cento di riserva e se per cause impreviste molto
importanti sono costretta a rinunciare, chiedo scusa dispiaciuta
Non do nessuna importanza, se ho la pace nel cuore la diffondo anche
nelle piazze
Quella dentro e fuori di me.
L'umanità è composta da tanti individui, se immagino famiglie che
vivono in pace come sarebbe l'umanità?
Cosa intendi per armonia? Quando tutti gli esseri diversi di credo e
di culture si rispettano,creano armonia.
Caterina
Per me il rispetto per gli altri è una cosa naturale e non vorrei
sembrare presuntuosa. Considero gli altri viaggiatori come me su
questo pianeta, che il destino ci ha dato incontrare. Cerco di essere
me stessa, ma prima ancora di questo, cerco di capire me stessa e di
rispettarmi. Gli altri per me sono scrigni, ricchi di un loro mondo, e
tutti hanno per me qualcosa da dire e da dare . Le persone che
apparentemente non ne hanno, sono persone che hanno imboccato una
strada diversa dalla mia, ma non è detto che prima o poi, ci si possa
incontrare. Come dice (più o meno) quel detto:"quando incontri una
persona sorridigli. Non puoi sapere che battaglia sta combattendo.
Anche per gli animali e le piante provo gli stessi sentimenti, ma
faccio quello che posso. Anzi, faccio molto meno di quello che vorrei,
per la scarsità delle mie energie. Oggi mi è capitato il bicchiere con
la scritta "ascoltare". Ascoltare è la mia prerogativa. Non sempre
ricordo, ma ascoltare, ascolto.
Si
Parto dalla seconda domanda. Per me c'è una pace interiore ed una esterna.
Personalmente cerco di lavorare su me stessa ( e ringrazio Maria per
questi spunti di riflessione) per trovare quella interiore, per la
quale non necessita andare in piazza. Però il mondo fuori di noi sta
vivendo un periodo molto travagliato, ma non so, forse l'uomo da
centinaia di anni sta vivendo un periodo travagliato. E' facile dire
che dobbiamo trovare la pace interiore noi e che, piano piano,
diffondendo ed essendo esempi di pace, la massa critica aumenterà fino
al punto di coinvolgere il mondo intero. Finché quella massa critica
non viene raggiunta, sarebbe importante, secondo me, anche
manifestare. Ma ora non ci sono più le manifestazioni di una volta (e
non che abbiano contato chissà quanto) , bisognerebbe trovare un nuovo
modo di manifestare... Manifestare per me non è solo il corteo, ma
esprimersi in qualche modo, esprimere il bisogno e la necessità di un
amore universale. E quindi la fine delle guerre.
Premesso che la mia è una famiglia piccolissima , faccio poca fatica a
mantenere la pace in famiglia (adesso). Ma la pace interiore, una
volta riscoperta, si tradurrà automaticamente in pace in famiglia,
pace sul lavoro, pace con gli amici, ecc. ecc. Pace e rispetto vanno a
braccetto.
Pietro
Cerco di applicarlo il più possibile a seconda anche di come sento e
di come sto, cerco di ricambiarlo sempre e poi spesso abbracciato al
buon senso che la relazione richiede lasciandolo il più spontaneo
possibile. Sicuramente è una cosa molto sottile e fraintendibile e può
avere diverse interpretazioni.
Di solito difficilmente mi sottraggo da quello che dico faccio e
prometto, salvo motivi veramente validi.
Qui la calligrafia si fa veramente difficile da decifrare, vedremo.
..............................
La pace è la vita, che si esprime nella sua completezza e pienezza, la
pace è essere come un fiore che sboccia e un seme che nasce e che non
ha bisogno nè di dirlo nè di raccontarlo. Semplicemente è.
E' sicuramente il luogo più importante di tutti e che spesso viene
sottovalutato e si esprime poi ............. nella società, lavoro,
ecc.
Andrea
Applico il rispetto reciproco, do rispetto ma esigo rispetto. Se non è
reciproco è difficile avere rispetto verso l'altra persona e di
conseguenza non ho rispetto di lei. Poi non amo essere giudicato.
Se faccio una promessa si la mantengo, faccio di tutto per mantenere
la mia parola. Di solito non prometto.
Scendere in piazza è importante molto per fare valere le proprie idee
e iniziare un movimento di cambiamento.
La pace senza barriere, senza voler prevalere l'uno sull'altro o sulla
diversità di ogni popolo, ma che non sarà possibile senza un motivo
comune sulla Terra.
La pace in famiglia è molto importante, soprattutto per aiutarti nella
vita quotidiana ad affrontarla con maggiore serenità.
Rossella
Applico il rispetto ASCOLTANDO soprattutto. Cerco di ascoltare quello
che l essere che mi sta di fronte cerca di dirmi. Qualsiasi essere
vivente….:vegetale animale.. Ascoltare e mettermi in posizione di
empatia per cercare di comprendere ciò che cerca di trasmettere. Dopo
c è l accoglienza e l accettazione accettazione di ciò che condivido
ma anche di ciò che non condivido.
Cerco sempre di mantenere le promesse. Se non sono sicura non
prometto. Vorrei che anche gli altri facessero altrettanto.
….quale pace.. Faccio fatica a entrare nell ottica del grande gruppo.
Preferisco esprimermi in un piccolo gruppo.La piazza mi fa sentire
piccola mi fa sentire un numero non riesco a percepire l energia
positiva di tante persone insieme. Non mi sono mai sentita molto a mio
agio in grandi manifestazioni. Il grande gruppo mi fa un po' paura. Mi
viene in mente la marcia per la pace di Assisi, ma la ricerca della
Pace di può fare anche individualmente. Serenità Benessere Vita
dignitosa per tutti.
Pace in famiglia fondamentale per “affrontare” il mondo esterno.Se non
c è pace in famiglia io non sto bene.
Alessia
Il rispetto regola la mia relazione, tanto da pormi sempre in una
posizione di umile rispetto che cerca di (?) aiutare e porre
l'interlocutore a suo agio. L'altro è un'anima e in quanto tale
espressione di Dio; per questo merita il mio rispetto. Rispetto e
attenzione. Nel rispetto non c'è giudizio, c'è accettazione per come è
l'altro e per ciò che mi sta portando L'atteggiamento rispettoso per
me è un luogo di equilibrio e pace. E' onestà verso me stessa, per
come sono, e verso l'altro. Rispetto è accoglienza ma senza
necessariamente dover condividere l'esperienza dell'altro. Posso
essere rispettosa in ascolto.
Di solito mantengo le promesse. Se non posso mantenerla c'è sempre una
spiegazione che giustifica il mio mancato rispetto e comunque c'è
sempre un rammarico nel mio cuore per non aver potuto mantenere.
Non ho mai partecipato a manifestazioni sulla pace, non ne ho mai
avuto l'occasione, forse perché mi è mancato l'interesse. In cuor mio
credo che la pace sia quella del cuore e se ognuno avesse la pace nel
proprio cuore non ci sarebbe bisogno di manifestare per portarla nel
mondo. Ognuno la porterebbe nel proprio ambiente di lavoro, in
famiglia e in ogni luogo in cui è chiamato a vivere. La pace è armonia
con sé stessi e con gli altri e con l'ambiente. La pace è il risultato
del rispetto per gli altri. La pace è il bene grande per sé stessi e
per gli altri. Pace è benessere e comunione. Pace è aiuto e crescita
Pace é gioia: se c'è pace ci sono tanti altri doni divini. Pace è
dolcezza e armonia. La pace quella interiore, quella del cuore. Quando
uno è in pace con sé stesso porta la pace anche fuori di sé nel mondo
e nelle sue relazioni. Per sé stessi pace è centratura e stabilità.
Nel mondo quando c'è pace c'è stabilità e benessere. La pace nasce da
dentro, è legata al rispetto.
La pace è fondamentale nella mia famiglia attuale, è la mia "casa" il
mio luogo. Quando non c'è pace ci può essere un momento di
spiegazione, di allineamento, dove si devono fare esperienze
reciproche. Non è mai guerra la mancanza di pace le poche volte che
succede. Dall'altra parte, dove non c'è pace, allora, visto che non
può esserci pace, se posso non faccio la guerra, ma cerco di portare
rispetto a me stessa e gestire così la relazione con gli altri.
Simona
Il rispetto è un valore a priori, un ideale,un punto fermo. Il
rispetto è coeso all'esistenza. Nel turbinio del quotidiano è
difficile mantenere la fermezza necessaria e l'equilibrio per
rispettare il tutto. Inizio al mattino ringraziando di essere viva,
bacio i miei gatti e li accudisco.Mi preparo a non aggredire gli
automobilisti, i semafori, i pedoni mentalmente e verbalmente con
imprecazioni o bestemmie varie. Nella giungla della vita ho imparato a
realizzare l'ideale del rispetto. Al lavoro di frenare le parole. In
famiglia di usare l'amore piuttosto che l'odio e piano piano sto
capendo cosa è rispetto. Il punto? E' tutto dentro di me!.
Riguardo alle promesse sono incoerente. Sono lunatica. Sono
imprevedibile. Sono mutevole di natura. Ho molta memoria. Quindi?
Tendenzialmente mantengo le promesse perché ho vissuto troppe volte le
promesse disattese di mia madre e so come ci si sente.Al lavoro
sempre. Negli affetti sempre. In appuntamenti vari mi capita che
invento storie perché non ho più voglia di fare una determinata cosa.
1986/87 ero nei cortei scolastici a scioperare per i diritti degli
studenti. 1990 a vent'anni sono scesa nelle strade di Modena. Non
ricordo bene dentro cosa ci si muoveva. Ricordo l'odore, la voglia, la
forza di esercitare un diritto di essere parte di un sistema politico
che funzionava. Ci credevo, credevo che le mie azioni, congiunte a
tanti giovani come me avrebbero prodotto un sostanziale cambiamento,
nel mondo, nella vita. E poi a quell'età tutto sembra infinito, senza
tempo.Ricordo anche che per molti compagni scioperare per la pace
equivaleva a marinare la scuola. 1988 marcia per la pace da perugia ad
Assisi. 19 anni, uno zaino, un pullman, tanti sconosciuti. Mala voglia
di esserci, di conoscere, di condividere era immensa, totale. In quei
20 km la pace la respiravi ad ogni passo. 1990, prima Guerra del
Golfo, grande fiaccolata per le vie di Modena, in Piazza Grande,
davanti alla Pietra Ringadora, dal pulpito del Municipio la richiesta
di Pace, contro la violenza e la prepotenza degli Usa. Ricordo quella
sera/notte come fosse adesso.
Ogni momento sentivo di condividere l'immenso calore delle persone che
come me vedevano la PACE. 2001 guerra.
Vorrei elencare tanti altri momenti.Dal1993 insegno ed ogni anno, per
commemorare la fine della Seconda Guerra Mondiale, 27 gennaio,
progetti a non finire. Ho fatto videoinstallazioni, scritto e scritto
con centinaia di giovani.E lo scorso anno. Che cos'è la pace? Di certo
non è l'assenza di guerra. Per calmare gli animi dopo i vari attentati
di sangue sulla pace, come un cambiamento interiore (?) dell'essere
umano. Ho capito che si può seguire un percorso verso la pace partendo
dall'interiorità.Credere, condividere, rispettare e amare.
La pace del cuore è fiducia, attenzione, lasciar andare in opposizione
alla paura.
La pace in famiglia? Prima di tutto le nostre famiglie siamo noi
stessi.Noto che questo punto di vista non è condiviso. Famiglia non è
basata solo su legami parentali. Diei che l'egoismo prevale sulla pace
in famiglia, che dovrebbe essere il luogo più confortevole, invece
spesso si trasforma con scenari drammatici. La pace nasce dalla calma,
dall'autocontrollo, e non solo come un sentimento romantico
confezionato dai romanzi rosa e dai baci perugina. La pace in famiglia
è la pace nucleare della cellula mondo, ma è rara, quindi il mondo è
pieno di individui rabbiosi.
Nelly, Tiziano, Maria, Rossella, Pietro, Andrea, Caterina, Alessia, Simona
Album fotografico di Caterina Regazzi:
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