venerdì 28 aprile 2017

Resistenza ai vaccini - Il business scoperchiato


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In  un   suo post giustamente Alberto Medici  scrive : “una informazione corretta sui vaccini, o sul signoraggio, o sulle scie chimiche, o sull’11 settembre, su un giornale cartaceo io non l’ho mai vista. E non sarebbe costata un granché.”

Il mio commento: a  21,28 dall’inizio  del video Travaglio afferma che le fake news delle testate giornalistiche e delle televisioni sono molto più potenti di quelle di internet perché i siti bombardano di informazioni contraddittorie che alla fine si elidono e che per smontarle ci vogliono giornalisti professionisti.

Ritengo che non sia, fortunatamente, sempre così. Basti pensare, ad esempio, alle informazioni date dai giornali e televisioni sulla cosiddetta influenza suina.

Nell’articolo pubblicato dal giornale “La Stampa” del 19/9/2009 dal titolo “L’influenza A (suina) farà 12mila vittime” il virologo Fabrizio Pragliasco scrisse:: “ In Italia ci saranno circa 12 milioni di casi…Ci si attendono dunque tra i 12mila e i 90mila morti”. Ma le notizie divulgate su internet hanno ridimensionato la propaganda terroristica delle testate giornalistiche e delle televisioni e consentito alle persone una maggior comprensione delle connessioni spesso esistenti tra sanità e interessi economici e delle vere cause delle epidemie.

Dal libro “Oligarchia per popoli superflui” un commento qui riportato:https://www.ingannati.it/2013/10/06/pandemie-perche-non-siamo-disposti-a-credere-a-tutto/ - “La resistenza è iniziata, a molti livelli, anche simbolici, magici; ed è andata ben oltre il movimento ribellistico del movimento No Global. Gli affioranti piani per una vaccinazione obbligatoria di massa contro la cosiddetta influenza suina danno slancio a tali iniziative, a misura che si diffondano, soprattutto via internet, rapporti sulla dubbia pericolosità della malattia (inferiore alla comune influenza), su possibili effetti nocivi programmati del vaccino e sull’enorme business delle multinazionali che lo producono, legalmente garantite da eventuali risarcimenti per danni alla gente”.

Paola Botta Beltramo

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