Il problema della violenza sessuale: Susan Brownmiller
Il lavoro che ha dato il via al moderno dibattito sulla violenza sessuale e' il libro della giornalista e pensatrice Susan Brownmiller (1935), Against Our Will: Men, Women, and Rape, New York, Ballantine Books 1975 (trad. it. Contro la nostra volonta'. Uomini, donne e violenza sessuale, Bompiani, Milano 1976). Il libro e' diventato subito un successo internazionale ed e' stato tradotto in sedici lingue.Il senso del libro di Brownmiller e' racchiuso nel suo slogan tipicamente radicale secondo cui "Lo stupro e' un processo cosciente di intimidazione attraverso il quale tutti gli uomini tengono tutte le donne in uno stato di paura". Brownmiller parte dalla considerazione che lo stupro e' sconosciuto nel mondo animale, ed e' una pratica violenta tipica della specie umana. Essa e' nata nella preistoria, quando l'uomo, che per ragioni anatomiche e' una sorta di predatore sessuale per natura, ha scoperto di poter fare violenza alla donna nella sfera sessuale, anche tramite la semplice minaccia della penetrazione violenta. Tipica di una parte della riflessione femminista, ma non condivisa da tutte le femministe, e' l'idea che nello stupro conti piu' la motivazione della violenza "politica" e "morale" rispetto a quella specificamente sessuale.
Il dibattito sulla pornografia: Andrea Dworkin e Catherine MacKinnon
Collegato al tema dello stupro e' il dibattito sulla pornografia, in cui e' stata, ed e', impegnata la stessa Brownmiller.
I nomi piu' famosi nel movimento delle donne contro la pornografia ssono quelli della saggista e romanziera Andrea Dworkin e della giurista Catherine MacKinnon, che, nella convinzione che ogni forma di pornografia costituisca una violazione dei diritti civili delle donne e un'incitamento alla violenza sessuale contro di loro, si sono anche battute perche' la pornografia fosse proibita per legge nello stato del Minnesota (senza riuscirvi). Nel 1992 l'attivita' di lobbying di femministe canadesi ha invece ottenuto un provvedimento legale restrittivo in materia di pornografia in Canada. MacKinnon e' stata anche molto attiva nel campo della lotta contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, ottenendo che nel 1986 la Corte Suprema degli Stati Uniti accettasse la sua teoria della molestia sessuale come forma di discriminazione sessuale.
Sergio Casali ("La nonviolenza e' in cammino" )
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