A Trento gli "Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta"
Il
Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i
diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano
per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele",
affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle
vittime di tutte le guerre.
Ogni vittima ha il volto di Abele
Proponiamo
che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia
commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre,
commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e
le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine
dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il
giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi
invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime
delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano
l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni,
mai piu' persecuzioni.
Oltre
cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, mentre e'
tragicamente in corso la "terza guerra mondiale a pezzi", e' ora di dire
basta.
Per
questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha
depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per
l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile,
non armata e nonviolenta.
Obiettivo
della campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e
nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e
sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti
non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa
dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che
derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla
cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare
cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che
lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo
rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire
un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza,
minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra"
(art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad
ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).
Il
4 e 5 novembre 2016 a Trento i promotori della campagna "Un'altra difesa e'
possibile" e il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani hanno
convocato gli "Stati generali della Difesa civile non armata e
nonviolenta", un primo passo per coordinare e creare un confronto tra i
diversi soggetti che gia' ora agiscono nel settore della difesa civile:
le istituzioni preposte alla Difesa, alla Protezione civile, al Servizio
Civile Nazionale, la ricerca sulla risoluzione nonviolenta dei
conflitti, il Terzo Settore e le organizzazioni non governative che
lavorano per la pace e il disarmo.
Tutti
coloro che non potranno essere con noi fisicamente a Trento, si
uniscano idealmente in una sorta di staffetta civile tra commemorazioni
nonviolente delle vittime di tutte le guerre, ribadendo che il 4
novembre e' giorno di lutto e non di festa per la partecipazione
all'inutile strage della prima guerra mondiale. Ovunque sia possibile,
in ogni piazza d'Italia. Queste iniziative di commemorazione e di
impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non
devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in
alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a
fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato
omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la
pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente
distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che
quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu'
austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle
lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel
frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed
opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate,
argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della
nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche'
convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno
contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa
concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a
tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono
state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e
la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di
adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i
diritti di tutti gli esseri umani.
Per informazioni sulla campagna "Un'altra difesa e' possibile" vai al sito
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