Siete tutti inviatati alla conferenza sul genocidio del popolo Masai, domenica 16 ottobre 2016, ore 18, presso la Sallustiana Art Today in via Sallustiana 27 - Roma.
Sarà presente una delegazione del popolo Masai.
I Masai (o Maasai) sono un popolo nilotico, che vive sugli altopiani, intorno al confine fra Kenya e Tanzania, parlano il "ki- maa" e sono oggi, divisi in dodici clan.
A causa della sottrazione sistematica delle loro terre, per far spazio ad aziende agricole, allevamenti o parchi nazionali gestiti dal governo, i Masai sono oggi costretti a vivere, nelle aree più sterili e aride.
I Masai sono tradizionalmente pastori e la loro sopravvivenza e cultura, gravita attorno alla cura del bestiame, specie dei bovini.
I Masai detengono circa il 70% dei bovini della Tanzania, che sono, secondo le ultime stime circa 24.000.000. I pastori sono quasi tutti Masai.
La malattia bovina EFC, quindi, oltre a determinare il decesso di milioni di bovini, è in grado di mettere a repentaglio la vita di un intero popolo.
Infatti, dalla sopravvivenza dei bovini, dipende la sopravvivenza del popolo Masai, poiché la loro morte e riduzione per malattia, potrebbe condurre al genocidio non cruento di tale popolazione, e tutto questo solo per privilegiare i discutibili e talora illeciti interessi economici delle lobby economico finanziarie locali e straniere, ispirati alla religione del capitalismo selvaggio.
Ciò che è certo quindi è che, tutelando la salute dei bovini, viene apprestata una tutela forte e importante alla popolazione dei Masai, che non riguarda soltanto l’aspetto della sopravvivenza del popolo, ma anche quello della sua cultura, delle sue caratteristiche e della conservazione della identità nazionale.
Un esempio per tutti, è quello legato ai riti di iniziazione e ai conseguenti vari livelli riconosciuti all’interno del popolo Masai, che sono riconnessi alla presenza dei bovini. I bovini sono al centro della vita economica sociale e familiare dei Masai, ad esempio, i matrimoni non si celebrano, laddove non vi siano i bovini, poiché il marito compra la moglie, attraverso gli stessi. E ancora, la povertà viene valutata in base al numero dei bovini posseduti e non dei soldi.
La ritualità Masai quindi, è riconnessa alla disponibilità di bovini, che vengono macellati per l’occasione, allorchè gli anziani decidono di iniziare un nuovo gruppo. Tutti i passaggi di età, sono scanditi da una preparazione segreta, da rituali specifici e comunque sempre dalla presenza dei bovini.
I vari livelli previsti all’interno dei Masai sono: Laioni (bambini), Moran (guerriero, circa 16 -17 anni - scandito dal rito della circoncisione), Giovane Anziano, Anziano.
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