lunedì 26 settembre 2016

Svezia, una società fallimentare, antitetica all’arte maieutica ed alla socializzazione


Svezia, una società fallimentare, antitetica all’arte maieutica ed alla socializzazione. Considerando le condizioni in cui versa la società svedese, provate a pensare all’arte maieutica di socratica memoria, all’arte dialettica avviata dai filosofi greci ed alla conseguentemente indotta capacità di socializzare e quindi di “far politica” nel senso nobile del termine, vi renderete conto di come la Svezia, nonostante la sua apparente elevata civilizzazione e cura ossessiva dei diritti individuali, sia in realtà antitetica ai valori propugnati dall’arte maieutica, cioè promuovere e valorizzare le potenzialità possedute da ogni individuo nell’unico modo possibile, interagendo, socializzando, dialogando, ecc., in modo che col tempo le potenzialità di ognuno vadano a beneficio dell’intera collettività, divenendo patrimonio comune.
La sofferenza in cui versa la popolazione svedese, che pure dispone di un sistema assistenziale, sanitario, sociale, ecc., di prim’ordine e credo unico al mondo (basti pensare che dispongono anche di cure odontoiatriche-dentistiche gratuite), è il frutto dell’individualismo portato alle estreme conseguenze, per cui ci si isola e si accettano nella propria sfera privata, per tempi limitati, esclusivamente individui simili a noi e soprattutto passivi, che non interferiscano col proprio precario equilibrio esistenziale. Un approccio penoso e patetico, ma soprattutto fallimentare.
Claudio Martinotti Doria
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