Salvatore Panu - Fisarmonica e voce
Canto intorno a Sud e magia
San Feliciano – giovedì 29 Settembre 2016 alle 21:00
Presso il Chiosco lungo il Lago Trasimeno
Prologo
In una sera di primo autunno il silenzio del lungo lago si presta all'ascolto. Spento anche l'eco ultimo e rumoroso dell'ennesima "stagione turistica", ci si può permettere di celebrare l'incontro, attardarsi a dire e pensare tra tenui bagliori di autenticità. Ripercorrere, col canto, certi tratti del viaggio etnografico di Ernesto de Martino tra i contadini della Lucania negli anni 50 svela due caratteri del Sud: l'alterità rispetto alla civiltà moderna e il movimento degli ultimi verso questa, che è più a Nord. "Dieci ore di viaggio tra macchina e treno" bastavano per raggiungere una umanità fuori dal tempo della storia e coglierne il dinamismo che, di lì a poco, ce l'avrebbe spinta. Ormai fuori dalla memoria, fuori dal pensiero civilizzato questa umanità non e sparita. E' solo più a Sud e preme e minaccia i varchi per il Nord. Con essa si perpetua il senso vertiginoso del viaggio, così come lo cantò il cieco aedo al principio della Storia. A tutto questo pensavo mentre invitavo ancora una volta Tore Panu perché, attrezzato di fisarmonica, organetto e tamburello, ci accompagnasse in questo peregrinare tra l'oggi e l'immaginario. Non è in gioco una rievocazione sentimentale, piuttosto l'osservazione di un moto di sostituzione, per dirla con Emmanuel Lévinas, che coinvolge de Martino al cospetto del mondo lucano. Osservazione che, di rimando all'oggi, si ripercuote in una frattura di senso troppo sovente rimossa nel presente piccolo borghese.
Attilio del Vinco
Ad organizzare il canto in onore di Ernesto de Martino è il “Posatoio”, luogo immaginario da dove escono, tra l'altro, iniziative come questa.
Il senso di una ricerca sull'esperienza vissuta del canto per celebrare e risolvere i momenti veri dell'esistenza.
Nessun commento:
Posta un commento