La ripetizione infinita della violenza subita.
Il web come stanza della tortura per il sadico piacere di ogni voyer del mondo.
Cosa sta diventando l'umanita', in possesso di (e posseduta da) tecnologie che non sa dominare e gestire, che non puo' pensare, che stritolano la nostra compassione, che eccedono la nostra responsabilita' e la revocano in dubbio, come gia' Guenther Anders seppe cogliere all'indomani di Hiroshima?
Il maschilismo e' la prima radice di ogni violenza. Il maschilismo che anche solo con lo sguardo violenta e disumanizza, reifica e uccide. Se non riusciamo a contrastare ed estinguere la violenza maschilista essa ci divorera' tutte e tutti, essa annientera' l'umanita'.
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Tu scrivi queste righe e il dolore ti vela la vista e ti mozza il respiro, e ancora una volta questo senti di dover dire: che occorre innanzitutto sostenere i centri antiviolenza del movimento delle donne, che occorre innanzitutto contrastare il maschilismo, prima radice e primo paradigma di ogni violenza, il maschilismo che ancora una giovane donna come innumerevoli altre ha preteso mercificare, ha vampirizzato e ridotto a fantasma e spettacolo, e quindi ucciso.
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Ad ogni violenza occorre opporsi.
Ad ogni essere umano recare aiuto.
Soccorrere, accogliere, assistere, risanare le ferite.
Sconfiggere il male facendo il bene.
Opporsi alla guerre e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
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