lunedì 18 luglio 2016

Vito De Russis: "La circolazione pedonale è un diritto umano..."




Sono Pedone perché nato, cresciuto (e calpestato da persone nate “Pedoni” ma aiutate dal Potere a crescere “deviate”). E, mentre ero (e sono) impegnato nella difficile, pesante e necessaria lotta generalista per il cambiamento della società in cui vivo - guidato dall'obbiettivo del 14 luglio 1789 parigino (aggiornato, nel dicembre del 1948, con la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo) – ero (e sono) costretto a condurre una (altrettanto pesante) lotta parallela per rendere efficienti ed efficaci i Diritti dei Pedoni, per lo “STOP STRAGI PEDONI”, contro quel maledetto “mortigramma piatto” della “mobilità pedonale” (ed anche della “mobilità ciclabile). 

Su questa seconda lotta per la tutela della vita, della dignità e dei diritti, ho coltivato la speranza di vivere un 14 luglio romano, italiano. Che è arrivato, a Roma, ma …… rovesciato: a Parigi, quel 14 luglio 1789, il Popolo attaccò il Potere; a Roma, il 14 luglio 2016, è il Potere (Capitolino, città da 10 anni in “emergenza da traffico” che annualmente si aggrava) che sta attaccando e colpevolizzando la “mobilità pedonale” – ovvero, il Pedone, la prima VITTIMA della illegalità stradale - sostenendo che anche il pedone ingorga e crea il traffico cittadino.

E’ un potenziale attacco all’85x100 delle persone (quelle normali e quelle “deviate”).
(Sappiamo che un 15% della popolazione romana si salva perché, per motivi vari – compreso quello della paura di morire sulla strada – non esce di casa.)

Pertanto, il Nuovo Potere Capitolino preoccupa molto perché sostiene la LEGALITA’ come parola d’ordine ma dimostra di ignorare sia l’immensa illegalità praticata ininterrottamente dalla “mobilità dei veicoli privati” (ben oltre il 50% della mobilità totale), sia la rappresentazione contenuta nel DPCM del 04.08.2006. 

Se un veicolo parcheggia illegalmente sul marciapiede e scende il conducente che si allontana, per il Campidoglio quella persona è un pedone.

Come sono pedoni, per il Campidoglio, quei conducenti che lasciano i loro veicoli parcheggiati illegalmente in doppia tripla fila. 

Come sono pedoni, per il Campidoglio, quei conducenti che lasciano i loro veicoli parcheggiati illegalmente sulle strisce pedonali.

Come sono pedoni, per il Campidoglio, quei circa 270.000 conducenti che, quotidianamente, parcheggiano illegalmente i loro veicoli sulle fermate dei bus TP (oltre 80 milioni conducenti al mese; circa 1.000 milioni conducenti all’anno) (1)

Eccetera.

In tutti i casi citati, come in tanti altri ben noti, la vittima fisica diretta è il Pedone; la vittima sociale è la LEGALITA’ e la convivenza è incivile.
(Il mercato resta sereno per la stabilità del PIL.) 

Mentre si aggrava la “emergenza da traffico”, gli inquinamenti, l’imbarbarimento e la violenza contro il Pedone.

Vito De Russis in proprio 
e n.q. presidente Associazione Diritti Pedoni di Roma e Lazio


(1)    oltre l’80% delle fermate bus TP, di lunghezza media regolamentare, per una lunghezza totale di circa 300 km. occupati illegalmente da veicoli di lunghezza media per n. 4 turni giornalieri.

Nessun commento:

Posta un commento