Perché la carne fa male?
- perché contiene ptomaine, sostanze tossiche che si sviluppano dagli organismi in via di decomposizione: cadaverina, putrescina, istamina, indolo, scatolo, fenoli, ammoniaca ecc.
- perché la carne genera radicali liberi (a questi sono collegati ad almeno 50 diverse gravi patologie);
- perché le proteine della carne bloccano l’utilizzo della vitamina D, provocano concentrazione di calcio e di ossalati nei reni e questo favorisce la formazione di calcoli;
- perché la carne genera carenza di enzimi e di vitamine, aumento di colesterolo, acidificazione della matrice extracellulare, prelazione di calcio, uricemia, ipertensione, gotta, abbassamento delle difese immunitarie;
- perché le proteine della carne sono altamente acidificanti e l’acidità riduce la capacità dell’organismo di produrre enzimi ed ormoni, e senza enzimi non si digerisce: nessuna attività biochimica è possibile;
- più proteine si ingeriscono più l’organismo ha necessità di vitamina B12;
- la putrefazione della carne nell’intestino impedisce il fattore intrinseco e ritarda la formazione della vitamina B12;
- perché carne e pesci risultano inquinati da 10 a 70 volte più dei vegetali;
- perché la carne genera leucocitosi digestiva, cioè aumento anomalo di globuli bianchi nel sangue, situazione che si verifica in ogni infiammazione, segno che l’organismo considera la carne ed il cibo cotto come un aggressore;
- perché la carne genera aumento di colesterolo;
- perché ha effetto dopante: stimola e poi causa successiva depressione di energia;
- l’omocisteina aumenta con le proteine e può essere causa di demenza, depressione, malattie cardiovascolari, cancro;
- perché per digerire la carne l’organismo sottrae minerali e vitamine;
- perché gli aminoacidi solforati della carne sottraggono calcio, potassio e magnesio all’organismo;
- perché il 70% delle fratture ossee è dovuto ad un eccesso di proteine (che sottraggono calcio ed altri minerali alcalinizzanti);
- Gilbert e Dominicé, due ricercatori belgi, affermano che la carne fa aumentare i germi patogeni nell’intestino portandoli da 2.000 a 70.000 per millimetro cubo;
- perché la carne fa aumentare i livelli dell’aminoacido tirosina e l’accumulo nel cervello dopamina e adrenalina, neurotrasmettitori responsabili della grinta e dell’aggressività tipica degli animali predatori, con conseguente nascita di un comportamento energico, aggressivo e violento;
- perché abitua alla logica della violenza, della soppressione del più debole, al disprezzo della vita e dell’altrui sofferenza;
- perché spegne il senso della pietà, della compassione e preclude l’evoluzione dello spirito.
Franco Libero Manco
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“Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili”. (Pitagora)
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