Intervista bioregionale a rob de la paz
Sono contento di essere tornato a vivere qui, molti non se ne rendono conto, Pescara è una città bellissima!
Siete fortunati ad avere uno spazio dove incontrarvi per parlare costruire suonare coltivare, magari vengo presto a trovarvi! vado sempre in giro per riscoprire la citta,
con la testa in aria a guardare gli scorci di luce tra i palazzi le case basse, i ponti, la vegetazione residuale sul fiume, il mare e la quinta scenografica delle montagne!
Cammino, vado in bici, giro senza meta. A volte vado al mare, sugli scogli nel punto più lontano dalla città, dove non si sentono le macchine. Soffro molto l’inquinamento acustico, quindi cerco posti dove non si sentono rumori. L’estate amo mettermi a galleggiare a pelo d’acqua, a pancia in su, con le orecchie sott’acqua, così sento gli scricchiolii del cervello, mi aiuta a pensare…quando tutto ciò non funziona… prendo una bottiglia di vino!
si e’ spento il sole
chi l ha spento sei tu
da quando un altro
dal mio cuor ti rubo’
innamorare non mi
voglio mai piu
si e’ spento il sole
chi l ha spento sei tu
con una versione etno-psy-trance-hard-core intensa e tirata della canzone di adriano celentano si e’ concluso il concerto del nuovo gruppo di rob del la paz:
i roll lacann, (secondo una leggenda metropolitana, noto psicanalista francese che insegna a rullare le canne). dopo la festa dell associazione radici all orto urbano di via sacco siamo andati con dorodango artista del fango zobeide artigiana delle idee antonio trebisonda, orsola andress, regina dei poveri, richi stanco stinco di santo, sara metropoli, marlene app, giorgia ochiff, meri marjah, rocco strarocco e michele gagga’ al namaste’, noto locale underground pescarese a sentire il concerto di rob de la paz cantante musicista e dj pescarese che chiamiamo amichevolmente rob da paz. tornato a vivere a pescara da poco tempo. avevamo piacere sentire un po i suoi racconti di viaggi in tutta europa, infatti dopo il concerto e’ venuto a sedersi al nostro tavolo con la fidanzata italo americana ketty racconti. rob veste molto vintage con jeans svasati in fondo, stivaletti texani camperos camicie broccate con colletti lunghi vecchie giacche di pelle o montoni usati, barba lunghissima biondo castano rossiccia con una lunga treccina sotto al mento, capelli lunghi. sorseggiando una buona birra artigianale affumicata della ditta malto cortese.
si e’ messo a dire di come riesce attraverso la manipolazione dei giradischi, turntablism, a tessere trame fittissime di suoni che compongono il tappeto sonoro che fanno riferimento all hip hop al soul al funk al jazz all acid house alla tenno, jungle, drum and bass, goa, poi racconta dei vari rave party che frequenta e del verbo inglese to rave che significa entusiasmarsi o anche farneticare. parla del suo ultimo disco che si intitola:
[manuale meccanico]
tempo millesimale
battito solipsistico
nel ritmo del silenzio
respiro
l infinita saggezza
del mondo
la ragazza chetty magrissima indossa un giacchino turchese e fuxia con un lungo cappuccio elfico a punta, jeans scoloriti e strappati, in un italiano inglesizzato riesce a far capire abbastanza bene quel che vuol dire: solo l'amore ci può salvare ma dove lo troviamo! vedo sempre con occhi nuovi ogni mattina che mi sveglio, questo e’ il mio mantra, sono io che scrivo quelle parole, così le cerco e le trovo, per me e’ amore, rivolgendosi a rob: pieno o svuotato sei svitato! noi raccontiamo della festa e del concerto dei fondi di caffè con:
assenza costante presenza mancante.
a questo punto rob riprende la parola e fa:
sono astrofisico! noi in coro: astroché??
si, astrofisico! ho studiato astrofisica e sono stato al cnr di frascati a fare ricerca parecchi anni, poi ho lasciato e ho preferito fare il musicista! com e’ che te ne sei inadattato? gli scienziati sono di una banalità estrema e sono noiossissimi, poi hanno sempre bisogno di numeri per comunicare sensazioni o emozioni, tira fuori un opuscoletto e ce lho mostra dicendo: guardate qua!
una specie di calendario dove sono riassunti alcuni concetti numerici della moderna astrofisica, tipo:
solo il 5% dell universo e’ fatto della materia che conosciamo, non so come si fa a calcolare il 5% dell infinito oppure del vuoto! dice lui.
ancora 4,6 miliardi di anni fa si e’ formato il sistema solare, anno più anno meno….
ogni secondo 400.000 miliardi di neutrini provenienti dal sole attraversano il nostro corpo, solo che non riesco mai a contarli tutti!
-273 °C lo zero assoluto, la temperatura minima che puòraggiungere la materia! ormai un po per la birra un po per lentusiamo e l'euforia dell incontro un po l'atmosfera di armonia che stiamo vivendo in questi giorni con tutti i pianeti allineati nei nostri cieli notturni iniziamo a ridere e a sghignazzare attirando l'attenzione nel locale.
continua rob: vi rendete conto a cosa riducono la scienza, sentite..sentite! noi tutti a ridere:
10 alla 500 il numero di universi possibili secondo la teoria delle stringhe…..
delle scarpe! esclamiamo ridendo sempre di più.
lui incalzando: 0,0000000005 secondi il tempo che impiega un fotone a percorrere 20 cm di linea bianca, e spero di non aver dimenticato qualche zero!
oppure questa e’ ancora più bella di due scienziati che nel 1964 hanno registrato un rumore di fondo nella frequenza delle microonde, era l eco del big bang, la radiazione cosmica di fondo! ora capite perché mi sono dedicato a registrare suoni più immediati e comprensibili! poi conclude il discorso dicendo:
in un punto possono passare infinite rette,
la scienza è solo una di queste rette!
immaginate quanti punti!
il rosso delle more
.lov:vo.
Ferdinando Renzetti
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