Si è costituito a Viterbo
un "Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di
inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul".
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Il comitato si prefigge di:
1. opporsi all'invio di
centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul, e quindi interloquire
con il Governo, il Parlamento e il Presidente della Repubblica affinché la
decisione annunciata dal Presidente del Consiglio dei Ministri sia revocata
dallo stesso governo, ovvero respinta dal parlamento, ovvero non ratificata e
quindi vietata dal capo dello stato;
2. esprimere questa
opposizione con l'unico scopo di salvare vite umane;
3. agire unicamente in
forme e con metodi rigorosamente nonviolenti, assolutamente rispettosi
della dignità e dell'incolumità di tutte le persone;
4. riaffermare
l'opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni;
5. riaffermare l'impegno a
difendere la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.
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Alle persone ed alle
associazioni che vogliono impegnarsi in questa iniziativa per la revoca
della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga
di Mosul, il comitato propone:
a) di scrivere al
Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri, ai Parlamentari, al
Presidente della Repubblica per chiedere che il governo receda da quella
decisione;
b) di invitare
altre istituzioni, associazioni, persone, mezzi d'informazione ad impegnarsi al
medesimo fine;
c) di promuovere incontri
ed iniziative di informazione e coscientizzazione al medesimo fine;
d) di esprimersi e di
agire in modi esclusivamente nonviolenti, nel rispetto della verità e
della dignità umana di tutti gli interlocutori;
d) di essere sempre
assolutamente chiari nell'opposizione a tutte le guerre, a tutte le
uccisioni, a tutte le violazioni dei diritti umani.
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Il comitato non prevede
formali adesioni e si configura come mero movimento d'opinione inteso allo
scopo di far revocare l’irragionevole, illegittima e pericolosissima decisione
governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul.
Il comitato auspica che in
ogni provincia d'Italia si costituiscano altri comitati nonviolenti per lo
stesso fine e con le stesse modalità di azione.
"Comitato
nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di
soldati italiani alla diga di Mosul", presso il "Centro di
ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E,
01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it
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