mahabharata (racconti
di viaggio)
novoli
il fuoco più grande
del mediterraneo
san mauro forte festa
del campanaccio
cisternino
makar sankranti
un pomeriggio in un bar di Novoli mentre stavo
leggendo l'oroscopo sul settimanale donna
di repubblica con Mariagrazia e’ venuto fuori questo termine [big wow][grande uao] prendo il mio tablet e clicco su google le parole
e viene fuori: il segnale wow un forte segnale radio rilevato dal fisico jerry emhan nel 1977 con il telescopio [big ear], [grande ascolto] o grande
orecchio. il segnale non proveniva dalla terra o dal sistema solare, duro 72 secondi e non e’ stato
mai più rilevato.
segnale uao, segnale radio sconosciuto. poi trovo big wow, teoria sulla fisica quantistica dell
astrofisica paola pizzi, sulla coscienza dell universo, mi viene da pensare al grande uao esclamato dal primo uomo che ha vissuto la bellezza del pensiero [big wow remix]
nel frattempo penso
al mio grande uao per essere finalmente a novoli al fuoco più grande del mediterraneo.
mariagrazia a casa mi mostra un libro di peter brook
[mahabharata, racconti di un viaggio] e’ il racconto dello spettacolo
teatrale e allo stesso tempo di un viaggio in india del famoso regista inglese
adepto di gurdjieff.
il titolo mi e’ piaciuto
e cosi lho scelto.
bharata antico fondatore della stirpe indiana.
poema epico della letteratura sanscrita, iniziato
circa cinquemila anni fa. la grande
storia di baratha che significa anche la
grande unita di coscienza.
grande unita di coscienza e conoscenza nei miei
racconti di viaggio nella scoperta dei luoghi del meridione d italia cercando di restituire con le parole la grande unita
vissuta nei luoghi visitati e le
situazioni frequentate.
arti saperi dal paesaggio degli uomini, immaginato
come un viaggio nel meridione nelle sue
antiche bio regioni attraverso le molteplici geografie della sua terra. provando a raccontare la terra e le sue terre dallo
spazio alla fisica dalluniverso alla materia che calpestiamo tutti i giorni.
alle forme dell agricoltura, grazie alle scienze alle arti e ai saperi e alle tradizioni.
terra da coltivare generosa madre di cibo.
terra come paese nazione unita appartenenza geografica
penisola italica e nel racconto della storia vista dal sud
come diciamo spesso da tempo “ cristo si e’ fermato
ad eboli” partendo
da reggio calabria!
nel mio viaggio ormai decennale nel meridione cerco di
[guardare con la mente] ricomporre l
unita culturale dellex regno di napoli
disgregata dopo linvasione e la successiva
colonizzazione da parte sabauda. la piramide conoscitiva esperienziale e’ stata
come rasa al suolo, smontata in tanti
pezzi, se ne trovano sparse tracce un po
dovunque: nell agricoltura nella manutenzione del territorio nella forma del paesaggio nella natura dei luoghi nell architettura rurale nelle musiche nei
canti nei balli nei dialetti negli abiti quotidiani nel corpo quotidiano nella magia e in tutto quello che faceva parte della cultura popolare del regno. come
ricomporre con la mente un grande
mosaico, tessera dopo tessera. in india da 5000 anni fino a i nostri tempi hanno mantenuto sempre questa grande unita di pensiero, grande unita
filosofiche religiosa. millenni di evoluzione della stessa spiritualità hanno
lasciato in eredita saperi condivisi ormai
da tutto il pianeta come lo yoga e la meditazione. nella penisola prima gli
etruschi poi le popolazioni italiche con
altre divinità
ognuna con una matrice e una declinazione differente. poi la magna grecia con gli
dei dellolimpo, i romani che in un primo
sincretismo religioso hanno composto un grande pantheon unendo divinità greche etrusche egizie e italiche. un incredibile e
florido marasma religioso e culturale
spazzato via in un sol colpo con un
secondo sincretismo nell adozione della nuova
religione cristiana. via tutte le mitologie del mondo antico nell imposizione
a tutta la civiltà occidentale della figura
di cristo e lo stesso concetto del tempo lineare e crescente verso l’infinito, partendo dallanno
zero nascita di cristo. nel tempo
contaminazioni con lislam attraverso
arabi e saraceni fino alle moderne contaminazioni
con filosofie orientali spiritualita ed esoterismo
new age. impossibile definire quantita e qualita delle sedimentazioni e delle
sovrapposizioni in ultima analisi
apprezzo il mondo del meridione così come e’ nella sua eterogenita e varietà bio culturale!
makar sankranti [cerimonia del fuoco]
arrivo in serata
a cistrenino in valle ditria all ecole trullandia
di renuka seguace di osho. la sera vado
all ashram a cantare mantra, preghiere
indiane accompagnati da harmonium tamburo
tamburelli e piattini, nel trullo tempio
di babagi santo indiano.
la mattina dopo con valeria maestra di sufi marco wwoofer sardo e alicia wwoofer australiana di
melbourne giriamo per la campagna,
raccogliendo verdure spontanee e
approfondendo la conoscenza del nostro essere
individuale e collettivo. visitiamo alcuni bellissimi trulli abbandonati. trascorriamo il pomeriggio nella piccolissima cucina grande camino del trullo
accendendo il fuoco. mettiamo le fave a cuocere nella cuccuma vicino al fuoco, raccontiamo di noi e altre storie creando assieme un cerchio sonoro flusso di parole suoni e
gesti in
modo veloce spontaneo quasi in automatismo psichico. la sera consumiamo questo nostro cibo
rituale di fave cicoria e parole cucinate
lentamente vicino al fuoco, noci tostate
e gomasio [fave e cicoria remix]
[cisternino 14 gennaio] il cielo e’ grigio pioviggina con improvvise e fredde folate di vento. raggiungo con valeria un piccolissimo trullo tempio di babagi isolato nella campagne e
iniziamo a suonare le numerose campane raccordandoci
con l'energia della pioggia e del vento.
ora siamo
allashram per la cerimonia del fuoco.
alimentiamo il fuoco con pere mele banane noci di
cocco olio di burro con fiori; una minestra di riso latte zucchero e burro: un devoto recita preghiere e tutti noi seduti
in cerchio attorno al fuoco rispondiamo sua! in coro ad ogni pausa, alimentando il fuoco con manciate
di riso altri cereali e legumi, in alcuni
passaggi musica con canti campane tamburo
daman e armonium. fumo acre e dolciastro
occhi lacrimanti. al mio arrivo una donna sta decorando il duni ara del fuoco con un liquido bianco composto di crema di riso e mi spiega che il colore marrone sulla base di fondo e’ stato realizzato spennellandola
con una miscela liquida di terra e letame di
mucca. il duni ha la forma del doppio
quadrato ruotante di 45 gradi a formare
una stella a 8 punte, simbolo dell armonia cosmica unione tra la terra il quadrato e il cielo il cerchio. il makar sankranti e’ forse l'unica
festa indiana che cade sempre lo stesso giorno il 14 gennaio e’ il giorno in cui il generoso dio-sole suria inizia la sua ascesa e il suo stazionamento
nellemisfero settentrionale, il sole e’ conoscenza luce spirituale e saggezza. makar sankranti significa che possiamo
allontanarci dalle tenebre in cuiviviamo e cominciare a godere di una nuova
vita invocando una luce perenne dentro di noi che possa brillare sempre più luminosa; percorso
di vita come fa il sole suria nel giorno del makar sankranti. ashram luogo di
meditazione, la parola deriva dal sanscrito e significa protezione. il fuoco
viene adorato come forma del divino,
modifica la materia in energia pura e
grazie ad esso possiamo concentrarci sul divino sottoforma di luce.
il fuoco più grande
del mediterraneo [novoli]
partito ieri pomeriggio da cisternino sono arrivato in
serata a novoli a casa di mariagrazia, un amica che mi ospita, quando lho chiamata pensavo vivesse a lecce invece quando mi ha detto di novoli non ci potevo credere proprio dove stavo andando. pure nel paese quindi
tre giorni dentro la festa, vive in un luminoso appartamento al primo piano di
un fabbricato parte di una distilleria o fabbrica di liquori ormai in disuso.
dalla finestra si vedono una torre e grandi canne fumarie
giriamo per il paese, il fruttivendolo claudio ci
racconta un po la storia del paese e della focara di santantonio, cheun tempo era
bruciata nella piazza della chiesa o in unaltra
piazza nelle vicinanze dove se cera vento si bruciavano pure le finestre delle case. un anno il forte vento spingeva
le fiamme per le vie strette del borgo mettendo
a rischio abitazioni così fu deciso di spostarla nella grande piazza del mercato oggi tito schipa.
vado nella chiesa di santantonio a vedere esposizione
di vecchie foto della focara il sagrestano mi racconta che si faceva una
galleria sotto la focara poi ritenuta
pericolosa e quindi vietata. della marangia te papa peppu,albero di arance amare
messo un anno in cima alla focara.
la casa di mariagrazia e’ arredata
in stile vintage con mobili trovati nei mercatini o autocostruiti con materiali
di riciclo. lei e’ la mia guidare novoli, siamo da bruno il fornaio che cuoce ancora il pane nel vecchio forno a legna in un vecchio laboratorio dove il forno a legna
ha un diametro superiore a tre metri e dice che quando e’ nato lui già cera.
fa frise e pagnotte salentine di grano duro
che conferisce al pane un colore giallastro e un aroma di vaniglia. all esterno mucchi di fascine di viti e
ulivi. la focara e’ un falo di 25 metri di
altezza che viene acceso a novoli nella magica [notte della focara] nel cuore del
salento, costruita con migliaia di fascine di tralci di vite negroamaro scarti della
potatura provenienti dai feudi
circostanti e sapientemente posati con tecnichetramandate
di padre in figlio, la focara torna a
bruciare ogni 16 gennaio in occasione delle celebrazioni della festa di
santantonio abate patrono della citta. nel primo pomeriggio benedizione degli animali il
santo protegge raccolti stalle e animali.
appena scende la sera un avvolgente e
scoppiettante fuoco pirotecnico annuncia
l'accensione della focara. mentre il fuoco brucia,
nella notte intorno alla focara si balla e si degustano vini e specialità tipiche ma anche crepes vista la presenza di numerosi chioschi che le fanno. la focara racconta
l identita culturale di questa terra con un evento
unico e carico di significati legati alla cultura popolare e contadina del territorio che si muove tra
sacro e profano. sul palco del focara
festival nei pressi del fuoco nella
grande piazza nei tre giorni si susseguono don pasta mascarimiri rachid taha
asian dub foundation sud sound system con
i testi in dialetto salentino che cantano:
fuecu…oh…oh…oh fuecu…!
inoltre, nei giorni della festa, anche focararte con
la mostra dell artista concettuale iannis
kounellis che ha firmato anche il manifesto e l'allestimento scultoreo sulla
focara. per le vie del paese l'anima più popolare
della festa con migliaia di bancarelle la banda i fuochi dartificio le luminarie
pazzesche delle feste salentine. uno spazio tenda
per i dialoghi della focara questanno con emir kusturica che ha pure suonato sul palco con la sua band e anche i
laboratori didattici per bambini e laboratori del gusto per adulti sui grani
antichi le farine i vini e altri
prodotti della terra. esposti i bellissimi lavori[made in carcere]realizzati
con tessuti di scarto e riciclati dalle donne detenute, una doppia vita a
tessuti e oggetti. il maialino ineffabile compagno di san antonio abate che secondo alcuni studiosi in origine era un cinghiale e
questo era l'attributo di un dio celtico chiamato lug garante di fecondita e nuova vita assicurava il
ritorno della primavera e della luce come
e’ avvenuto nel
cristianesimo primitivo i celti convertiti alla nuova religione
probabilmente hanno trasferito gli attributi
di lug su sant antonio (cattabiani) il maialino e’ arrivato a noi attraverso due leggende, in una il
diavolo sconfitto da santo fu trasformato
in maialino sottomesso costretto a seguirlo, nell altra il santo aveva guarito
un maialino che lo segui per sempre.
festa del campanaccio.@[san mauro forte]
sono sulla strada che da pisticci porta verso craco e
poi a san mauroforte e ferrandina questo
quadrilatero di paesi custodisce un
paesaggio di una bellezza assoluta. la
lucania apre le sue valli e le sue lande dove i fiumi scorrono lenti come fiumi di polvere paesaggi come
sulla luna aride dune bianche che si sbriciolano sotto il peso del tempo come enormi sculture di argilla con forme strane e fantasiose. luoghi anche malinconici
soprattutto dinverno, si aprono squarci su paesaggi solitari che si vedono percorrendo queste strade lente e tortuose paesaggi che hanno
ispirato artisti scrittori e soprattutto registi per la loro bellezza e unicità.
mi trovo a craco famoso paese abbandonato
per una frana negli anni sessanta e divenuto set continuo per film e pubblicità. definito parco museale scenografico. d estate vi si
svolge un interessante festival del cinema [cracocinema]
e dogni intorno altra argilla bianca senza alberi e
senza erba scavata dalle acque daspetto come un paesaggio lunare e da ogni
parte non cerano che precipizi di argilla bianca su cui le cose stavano come
liberate nell aria(levi) scrutando dall alto l'orizzonte enorme distesa dorata
e increspata. in inverno nelle zone più umide vive una folta vegetazione composta da tamerici cannucce giunchi e lentischi. arrivo a san mauro forte! l'atmosfera e’ umida pioviggina
il cielo grigio pesante. faccio un giro per il paese e scopro numerose cantine scavate nel tufo calcareo dove gruppi di persone sono concentrati nella
preparazione della festa. in una di
queste cantine viveva il brigante carmine
crocco. entro a far parte di una compagnia
di scampanatori mi danno un campanaccio gigantesco un cappellaccio un mantello.
giriamo per le vie del paese fino a tarda sera l incontro con altre squadre di scampanatori e fragoroso alla fine tutte le
compagnie si ritrovano nella piazza in un unico suono potente fino all
inverosimile dei migliaia di campanacci. inizia il concerto dei tarantolati di
tricarico gruppo etnico lucano nella piazza si balla in modo folle
carnascialesco. alcune squadre continuano
a girare per il paese scampanando fino
allalba, in un percorso sonoro magicorituale.
un rumore cupo e fragoroso assordante
pervade le strade le piazze e i vicoli arriva fino alla torre e dilaga e si disperde nei campi circostanti per andare a spegnersi nei paesaggi dargilla in lontananza. e’ la festa del campanaccio
che sconvolge la tranquilla vita del
paese. il rito e’ antichissimo legato alla
festa di sanatntonio e costituisce allo
stesso tempo l'introduzione alle follie del carnevale.
a questo rito e’
attribuita una funzione apotropaica e
propiziatoria ad esso tocca tradizionalmente
il decisivo compito di allontanare ogni forma di malanno e alrte calamita che
danneggiano la collettività, l'importanza del
campanaccio non e’ legata allo strumento in se
ma soprattutto alla sua funzione che
e’ quella di fare il maggior rumore possibile.
i suonatori procedono cadenzati agitando sempre con
lo stesso ritmo gli enormi campanacci. il frastuono e’ assordante. altra carattersitica dei suonatori e’ l'abbigliamento mantelli cappellacci spesso corna
piume e nastri colorati ma anche maschere elementi ricorrenti del carnevale e a
san mauro la festa del campanaccio ne segna
proprio l’inizio. per ore passavano le vacche in transumanza con le loro campane dal suono assordante trance ipnotico, tra le urla dei mandriani i massari
le masserie un mondo intero sonante in movimento
(a.infantino) la lucania possiede una
storia millenaria una profonda visione del cosmo basata sul rapporto filosofico
tra uomo e natura. enotri itali micenei
fenici etruschi macedoni greci lucani
cartaginesi romani ebrei bizantini longobardi saraceni normanni svevi angioini
aragonesi francesi piemontesi hanno stazionato e si sono mischiati in lucania
il luogo delle transumanze il luogo dove il razionale si unisce con l'irrazionale
la magia con la scienza,
sono nato dalla terra e dal cielo
stella tra le stelle vengo a voi
datemi da bere lacqua che scorre
fluida dal lago della memoria
e quando avrò bevuto
vivro puro tra i puri
percorrendo i sentieri gia percorsi
dagli altri mistici ed eroi
(tavoletta aurea orfico pitagorica di sibari)
come gia detto difficile se non impossibile
quantificare sedimentazioni e contaminazioni culturali . il culto di sant
antonio diffuso in tutto il meridione altri culti riti e modi di fare hanno una diffusione più locale. alcune maschere del carnevale alcuni elementi di architettura rurale alcune musiche e
balli e anche specialità gastronomiche come la
salsiccia e il caciocavallo hann una diffusione areale che fanno pensare ad un
unica matrice italico sannitica. possiamo pensare anche ad una sorta di
determinismo etnico culturale nelle
tradinnovazioni apportate nel tempo, per esempio la nuova ricetta della
salsiccia lucana con peperone dolce e peperoncino piccante rinnovata dopo la scoperta dell america si e’ diffusa in
tutta l area sannitica in modo veloce e d uniforme. anche se analizziamo le singole parti lunita totale e’ sempre superiore
alla somma delle parti quindi non ci resta che contemplare la grande unita
etnica culturale millenaria di alcune bio
regioni del meridione. grande unita certamente
diversa per forme e contenuti da quella indiana, grande unita continuamente
disgregata e continuamente ricomposta
dalle popolazioni meridionali nello
scambio continuo con altre popolazioni del mediterraneo.
grande unita che possiamo definire anche come
una sorta di resilienza storica e culturale, assorbendo tutte le contaminazioni mantenedo integra la propria matrice culturale originaria [mahabharata]*
suoni parole e immagini
mahabharata, racconti di viaggio; peter brook, libro
mahabharata; peter brook, film
incontri con uomini straordinari; peter brook, film
incontri con uomini straordinari; gurdjieff
video di antonio castrignano ” fomenta” per la
regia
di emanuele crialese autore del film “respiro”
ultimo disco dei mascarimiri ”tam” si può vedere
il nuovo bellissimo video sul loro sito
cesare dellanna
trombettista leccese nei vari
progetti musicali della casa discografica 11/8
records:
opa cupa: etno balcan jazz
girodibanda: musica di banda ed etno jazz
taranta virus: musica elettronica e campionata
zina: musica
dal mediterraneo
tarantolati di tricarico sul loro sito si possono leggere notizie e ascoltare
alcuni brani. bellissimo il filmato della rai del 1975 in bianco
e nero sui tarantolati, da non perdere! su you tube, dove si può pureascoltare e vedere il brano registrato a villa ada a roma lu vid com a
ball’ semplicemente
fantastici!
in ultimo, gatt’ mammone remix con il dj jerry kay
antonio infantino: taran’ trance
tarantella tarantata
nel paese dei cupa cupa di squilibri edizioni libro
con cd
sud e magia di ernesto de martino
cristo si e’ fermato
ad eboli di carlo levi
dulcis in fundo il libro con cd più bello di tutta
la letteratura meridionale del secondo novecento
la luna aggira il mondo e voi dormite di matteo
salvatore
poesie storie tradizioni modi dire vita racconti con
una voce di una intensita lirica assoluta
lavoro…trasporto vino!
lo bevo e lo trasporto
dentro di me!
ferdimantra
Ferdinando Renzetti
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