Lavoratori vicini alla pensione
Opzione donna. Le donne che entro il 31 dicembre 2015 raggiungono i requisiti previsti, potranno andare in pensione di anzianità anche se la decorrenza della pensione stessa è successiva a tale data. Cosa significa? Che al 31 dicembre di quest’anno le lavoratrici dipendenti dovranno avere 35 anni di contributi e 57 anni e tre mesi di età anagrafica, che diventano 58 e tre mesi nel caso delle lavoratrici autonome. Se si decide di andare in pensione anticipata il calcolo della pensione avverrà interamente con il sistema contributivo.
Opzione donna. Le donne che entro il 31 dicembre 2015 raggiungono i requisiti previsti, potranno andare in pensione di anzianità anche se la decorrenza della pensione stessa è successiva a tale data. Cosa significa? Che al 31 dicembre di quest’anno le lavoratrici dipendenti dovranno avere 35 anni di contributi e 57 anni e tre mesi di età anagrafica, che diventano 58 e tre mesi nel caso delle lavoratrici autonome. Se si decide di andare in pensione anticipata il calcolo della pensione avverrà interamente con il sistema contributivo.
Lavoro part-time prima della pensione di vecchiaia. I lavoratori dipendenti del settore privato che matureranno i requisiti per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018 potranno lavorare con orario part-time gli ultimi tre anni prima del pensionamento. La riduzione di orario dovrà essere compresa tra il 40 e il 60 per cento del totale. Il datore di lavoro verserà al lavoratore una somma equivalente a quella non pagata per i contributi. Per le ore non lavorate sarà comunque riconosciuta la contribuzione figurativa. Per usufruire del part-time bisognerà avere: minimo venti anni di contribuzione e, considerato l’adeguamento all’aspettativa di vita che da qui al 2018 prevede un incremento di quattro mesi, un’età anagrafica di 66 anni e sette mesi per gli uomini, e per le donne un’età di 65 anni e sette mesi nel biennio 2016-2017, e di 66 anni e sette mesi nel 2018 quando questa sarà equiparata a quella degli uomini.
Esodati. Arriva la settima salvaguardia per i lavoratori esodati. Il provvedimento interesserà 26.300 persone, in particolare:
1) lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria (10.000 posti);
2) esodati entro il 30 giugno 2012 e tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2012 e ai licenziati tra il 2007 e il 2012 (6.000 posti);
3) lavoratori in congedo per assistere figli disabili gravi (2.000 posti);
4) lavoratori che dopo un contratto a termine tra il 2007 e il 2012 non hanno più trovato un lavoro a tempo indeterminato (3.000 posti);
5) lavoratori in mobilità o con trattamento speciale edile in base ad accordi stipulati entro il 2011 o senza lavoro nel 2012 a causa di cessazione dell’attività aziendale (5.300 posti).
1) lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria (10.000 posti);
2) esodati entro il 30 giugno 2012 e tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2012 e ai licenziati tra il 2007 e il 2012 (6.000 posti);
3) lavoratori in congedo per assistere figli disabili gravi (2.000 posti);
4) lavoratori che dopo un contratto a termine tra il 2007 e il 2012 non hanno più trovato un lavoro a tempo indeterminato (3.000 posti);
5) lavoratori in mobilità o con trattamento speciale edile in base ad accordi stipulati entro il 2011 o senza lavoro nel 2012 a causa di cessazione dell’attività aziendale (5.300 posti).
Pensionati
No tax area. Diminuisce il prelievo fiscale per i pensionati. A partire dal prossimo anno, infatti, per gli over 75, la no tax area sarà equiparata a quella dei lavoratori dipendenti, passando dagli attuali 7.750 a 8.000 euro. Per i pensionati con meno di 75 anni, invece, salirà da 7.500 a 7.750 euro. Questo grazie a un emendamento del governo che ha accolto le richieste di Spi, Fnp e Uilp.
No tax area. Diminuisce il prelievo fiscale per i pensionati. A partire dal prossimo anno, infatti, per gli over 75, la no tax area sarà equiparata a quella dei lavoratori dipendenti, passando dagli attuali 7.750 a 8.000 euro. Per i pensionati con meno di 75 anni, invece, salirà da 7.500 a 7.750 euro. Questo grazie a un emendamento del governo che ha accolto le richieste di Spi, Fnp e Uilp.
Perequazione. Prorogato a tutto il 2018 il sistema di perequazione delle pensioni introdotto dal governo Letta a fine 2013 per il triennio 2014-2016. Le somme risparmiate con la proroga di tale sistema saranno utilizzate per coprire i costi delle misure relative all’opzione donna, al part-time e all’innalzamento della no tax area per i pensionati. L’indicizzazione sarà quindi: 100 per cento per le pensioni fino a tre volte il minimo; 95 per cento per quelle fra tre e quattro volte il minimo; 75 per cento per le pensioni tra quattro e cinque volte il minimo; 50 per cento per quelle tra cinque e sei volte il minimo; 45 per cento per quelle superiori a sei volte il trattamento minimo.
Tasse sulla casa
Tasi e Imu. Viene abolita la tassa sui servizi indivisibili (Tasi) su tutte le abitazioni principali. Il provvedimento vale anche per gli affittuari dell’abitazione principale. Prevista la cancellazione della Tasi per gli immobili dati in comodato d’uso ai figli: il provvedimento varrà però solo per un immobile esclusi ville e castelli. L’esenzione inoltre comprende anche le pertinenze (box auto, cantine, magazzini, locali di sgombero) relative alla prima abitazione. Per gli immobili di lusso classificati nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio) resta in vigore l’Imu con un’aliquota agevolata al 4 per mille e una detrazione uguale per tutti di 200 euro.
Tasi e Imu. Viene abolita la tassa sui servizi indivisibili (Tasi) su tutte le abitazioni principali. Il provvedimento vale anche per gli affittuari dell’abitazione principale. Prevista la cancellazione della Tasi per gli immobili dati in comodato d’uso ai figli: il provvedimento varrà però solo per un immobile esclusi ville e castelli. L’esenzione inoltre comprende anche le pertinenze (box auto, cantine, magazzini, locali di sgombero) relative alla prima abitazione. Per gli immobili di lusso classificati nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio) resta in vigore l’Imu con un’aliquota agevolata al 4 per mille e una detrazione uguale per tutti di 200 euro.
Terreni agricoli. Viene cancellata l’Imu sui terreni agricoli di proprietà o condotti dagli agricoltori.
Agevolazioni fiscali
Detrazioni per ristrutturazione. Anche per il 2016 sarà possibile detrarre il 50 per cento delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia (fino a un importo massimo di 96.000 euro).
Detrazioni per ristrutturazione. Anche per il 2016 sarà possibile detrarre il 50 per cento delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia (fino a un importo massimo di 96.000 euro).
Acquisto mobili. Confermata anche la detrazione del 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A o A++ (fino a un massimo di 10.000 euro) per l’arredo di appartamenti soggetti a ristrutturazione.
Le coppie sotto i 35 anni potranno usufruire della detrazione (per una spesa massima di 16.000 euro) per arredi destinati a una prima casa appena acquistata.
Le coppie sotto i 35 anni potranno usufruire della detrazione (per una spesa massima di 16.000 euro) per arredi destinati a una prima casa appena acquistata.
Ecobonus. In caso di lavori finalizzati al risparmio e alla riqualificazione energetica degli immobili, viene confermata la possibilità di detrarre fino al 65 per cento delle spese sostenute.
Canone Rai
Diminuisce l’importo del canone Rai che passa da 113,50 a 100 euro l’anno. Ma cambiano le modalità di pagamento: sparirà il classico bollettino e l’importo sarà inserito direttamente nella bolletta dell’energia elettrica della residenza dell’intestatario. Il canone non sarà dovuto sulla seconda casa e riguarderà solo le utenze elettriche di abitazioni adibite a residenza. Inoltre si pagherà un solo abbonamento anche se si possiedono più apparecchi. Il pagamento sarà scaglionato in dieci rate di dieci euro ciascuna, da gennaio a ottobre, con una prima rata cumulativa a luglio 2016. Per chi paga la bolletta bimestralmente, anche le rate del canone Rai saranno addebitate ogni due mesi e ciascuna di esse ammonterà a venti euro. Resta in vigore l’esenzione per gli ultrasettantacinquenni con reddito mensile complessivo inferiore ai 516,46 euro per tredici mensilità (reddito annuo pari a 6.713,98 euro).
Diminuisce l’importo del canone Rai che passa da 113,50 a 100 euro l’anno. Ma cambiano le modalità di pagamento: sparirà il classico bollettino e l’importo sarà inserito direttamente nella bolletta dell’energia elettrica della residenza dell’intestatario. Il canone non sarà dovuto sulla seconda casa e riguarderà solo le utenze elettriche di abitazioni adibite a residenza. Inoltre si pagherà un solo abbonamento anche se si possiedono più apparecchi. Il pagamento sarà scaglionato in dieci rate di dieci euro ciascuna, da gennaio a ottobre, con una prima rata cumulativa a luglio 2016. Per chi paga la bolletta bimestralmente, anche le rate del canone Rai saranno addebitate ogni due mesi e ciascuna di esse ammonterà a venti euro. Resta in vigore l’esenzione per gli ultrasettantacinquenni con reddito mensile complessivo inferiore ai 516,46 euro per tredici mensilità (reddito annuo pari a 6.713,98 euro).
Sanità
Fondo sanitario. La legge di stabilità definisce in 111 miliardi di euro le disponibilità per il fondo sanitario nazionale per il 2016.
Fondo sanitario. La legge di stabilità definisce in 111 miliardi di euro le disponibilità per il fondo sanitario nazionale per il 2016.
Aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Ammonta a 800 milioni di euro la somma stanziata per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Per il 2016 tale cifra farà parte della quota indistinta del fondo sanitario nazionale e sarà erogata soltanto in caso di ridefinizione dei Lea.
Non autosufficienza
A decorrere dal 2016 viene stanziato un fondo di 90 milioni di euro, chiamato “Dopo di noi”, a sostegno di persone affette da grave disabilità che vivono in particolari condizioni di indigenza e prive di legami familiari.
Inoltre il fondo nazionale per la non autosufficienza viene incrementato di 150 milioni e passa da 250 a 400 milioni. Esso comprende però anche i fondi in favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
A decorrere dal 2016 viene stanziato un fondo di 90 milioni di euro, chiamato “Dopo di noi”, a sostegno di persone affette da grave disabilità che vivono in particolari condizioni di indigenza e prive di legami familiari.
Inoltre il fondo nazionale per la non autosufficienza viene incrementato di 150 milioni e passa da 250 a 400 milioni. Esso comprende però anche i fondi in favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
Lotta alla povertà
Presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali viene istituito un fondo di 600 milioni di euro per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Per il 2016 il fondo viene ripartito: 380 milioni per la carta acquisti; 220 milioni per incrementare l’assegno di disoccupazione.
Presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali viene istituito un fondo di 600 milioni di euro per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Per il 2016 il fondo viene ripartito: 380 milioni per la carta acquisti; 220 milioni per incrementare l’assegno di disoccupazione.
Fonte: http://www.libereta.it/diritti-in-chiarospeciale-legge-stabilita-welfare-dalle-pensioni-casa-cambia.html#more-5454
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