questo quaderno vorrei si potesse leggere
da un lato e dall altro, al dritto e al rovescio.
da un lato si intitola:
curve ellittiche per funzioni modulari.
dall altro lato al rovescio:
memoria ancestrale della forma pensiero condivisione alchemica unione osmotica
remix di quel che ho scritto e ritrascrittto negli ultimi mesi, compresi appunti tratti dal giornaletto di saul.
curve ellittiche per funzioni modulari
vivere secondo natura
la verita e’ una o molteplice
se disegnano la circonferenza di un cerchio
vediamo che e’ una, se la osserviamo solo
da un determinato punto di vista, ma se la
osserviamo da un altro punto di vista
puo essere molteplice, perche potremmo
accorgerci che sopra esistono un numero
indefinito di altri cerchi che prima non vedevamo
e che ora coprono il precedente cerchio
[memoria ancestrale della forma pensiero
condivisione alchemica unione osmotica]
erbe cespugli arbusti e fiori
all alba dopo una notte di luna
geometrie di terra
si sfaldano
si ricompattano
per mano dell uomo
mani che vogliono
fermare lo scioglimento
dall acqua e dal vento
mani che vogliono
inventare e ricostruire
camminavo a piedi
la mattina alle otto
cipolla
dolce e succulenta
tenera e croccante
sale
lungo lento
saturo e solitario
sapore vero
connessione diretta
la plastica non matura…
ciao folletto degli orti,
mago delle zuppe e delle zappe
legge mistica dentro e fuori di te.
stupendo stato di mondo immacolato
di luce tranquilla. che meraviglia!
stai scrivendo dal paradiso?
prima di confrontarci con l’esterno
una profonda conoscenza del se occorre.
ognuno di noi puo prendersi cura di se stesso.
siamo tutti dotati, bisogna solo imparare.
io non lo so fare! parlo di condivisione dono
scambio. se qualcuno si prende cura del mio se
lo accetto volentieri. sto fuori di me, conosco poco la legge mistica e poco ambisco a mondi diversi dalla realtà quotidiana con cui mi confronto senza paura aperto al cambiamento all evoluzione
fermento etico
ballo sempre, pure da solo
sono uscito da tempo
dalla dimensione angelica
mi sento come una goccia
di acqua piovana
che di foglia in foglia
si unisce alle altre gocce
formando una goccia
sempre più grande
lignoranza e’ la causa
la conoscenza non e’ il rimedio.
balla come se non ti vedesse nessuno
oltrepassa la tua condizione angelica
guarda oltre
fra tutte le stelle
dell universo
la più splendente
sei tu!
suonano le campane
sulla spiaggia
domenicale autunnale,
amici giocano a calcio
io rido scherzo e li conto
anche se non conto
terra chiara
al chiaro di luna
corolle capovolte
di erbe rigogliose
alberi di cielo
mani si muovono
tra le foglie e le olive
vita di fiori
silenzi e risate
insetti uccelli
bellezza e amore
caldo e freddo
acqua e vento
vogliamo questo
vogliamo quello
pseudopodi
buon divertimento
nella sopravvivenza
reazioni inconsulte
di rigenerazione naturale
al mercato dei bifolchi
microrganismi effettivi
panacea universale
molti topi fuggono
la nave resta
e non troppo
perche il topinambur
ha fatto un fiore
si indaga sull inspiegabile
silenzio delle maggiori
organizzazioni ambientaliste
e di governo
tantri taoisti
su molti livelli
droni mariani
trame vaticane
ue gan uhn
come sassi
gettati in acqua
cerchi sereni
espressione bisogno
profondo affetto
garganic breath torre mileto
sannicandro giardino della gioia
30-31ottobre 1 novembre
yoga live, forest garden
immagina l uno
non seguito dal due
e poi abbandona
il concetto stesso di uno
pensavo peggio!
ascoltiamo l eco
della parola cosmica
che indica la nuova via
zappa: corte dei miracoli
set (quasi) acustico
le nuvole fanno fiu
il vento fa vuu
le fronde fanno sch
la luna fa locchiolino
il ciuco nella stalla
raglia e si meraviglia
il tempo (di) quinon valeniente
il paradiso dei calzini solo la lavatrice sa dove si trova
perche e’ lei che ce li manda, così andava cantando quinon al risveglio del mattino mentre si infilava un paio di colorati calzini a righe spaiati. quinon valeniente e’ un ragazzo francese che gira litalia a bordo di un vecchio furgone. lunghi dreads biondi occhi verdi larghi pantaloni di fustagno con grandi tasche laterali un maglioncino di lana naturale, gioca con le clave suona il didgeridoo e rimane spesso sospeso in equilibrio sul nastro elastico.
cosi trascorre le sue giornate lavora
la lana che cuce ai bordi con fili grossi e spessi.
“sono ricco in virtu della quantità di oggetti di cui posso fare a meno” se apri la tua mente chiudi bene il rubinetto se contribuiamo consapevolmente alla comunicazione tra di noi si stabilisce una fiducia reciproca.
e’ il grado zero della libertà!
come sono, come suono, come risuono,
vedo, guardo, sento, suono, sono.
dopo di che fai asciugare i semi e
conservali in un luogo fresco e asciutto.
ti ricordi quella sera? vi giuro di no|
molti sono occupati vanno e vengono
sono tempi in cui ce’ un gran da fare ovunque
ho poco da fare, sento il tempo leggero soffiare
intorno a me, sento la terra sotto i miei piedi
sento le nuvole sopra la mia testa.
quando mi metto in viaggio per itaca
mi auguro che la strada sia lunga ricca
di avventure ed esperienze,
sempre ho in mente itaca.
raggiungerla e’ il mio pensiero costante.
se la trovo povera non per questo mi avra deluso.
lei mi ha dato il bel viaggio senza di lei non mi sarei messo sulla strada.(kavafis)
lavoro come se non avessi bisogno di denaro
amo come se non mi avessero mai ferito
ballo come se non mi vedesse nessuno
quando i giorni saranno anni
la mia forza e la mia convinzione
non avranno eta
prima ero minerale
poi sono stato pianta
poi ancora animale
in fine mi sono fatto uomo
considero questo corpo
estratto dalla polvere
senza alcun dubbio
saremo angeli
usciremo dalla terra
e la nostra dimora
sarà il cielo immenso
oltrepasseremo anche
la condizione angelica
entreremo in quest oceano
e la nostra goccia dacqua
diventerà mare (rumi)
come fai a vedere le cose
così chiaramente?
semplice, chiudo gli occhi!
sette sono le stelle ed ognuna ha un nome
merope taigete alcione celeno asterope elettra maia augusta. sebbene piccole e povere di fulgore celestri sono poiché sorgono e tramontano al volere del padre zeus che ordino loro di segnalare l’inizio dellestate e dell inverno e l’apprestarsi della stagione dell aratura(…)
arato. poema dei fenomeni
il viaggio serve ad arricchire la conoscenza
a coltivare le capacita critiche
a stabilire e a rafforzare i legami.
e’ anche riconoscimento e stupore
di quello che gli altri sono pensano vivono.
lo scopo e’ allenare cuore e mente
a cogliere i fili dell invisibile,
sorta di pellegrinaggio nell animo umano
verso la conoscenza
che puo anche cambiare la vita
basta scrostarne
i segni del tempo e dell incuria
per tirarne fuori una vivida lucentezza
come quando si pulisce il rame
che da grezzo scuro e brunito
si trasforma in materia piena di luce.
montagne del calitrano a sponz
festa della luna dargento
zingari mariachi tzigani zuavi
rebetici lunatici asiatici
morigerati stanchi filantropi
compresa la banda della posta.
finalmente baba ganush
poté liberare il suo canto
franati detriti di mondi
mescolati in lucenti frantumi
caciotte imbottite di burro
fichi secchi con le mandorle
noci e uva passa
schietti richiami
per una folla densa
mobile e vivace
paesaggi lunari
di crete nude
di un bianco grigio
simile al colore
di un astro spento
il cielo sopra le nuvole
le nuvole sopra ilcielo
ho respirato
la polvere delle strade
l’odore dell asfalto
con la mia navicella,
ed ora eccomi qua!
dai confini del tempo
e dello spazio in cammino
verso una giusta direzione
a raccontare storie e filastrocche.
così la mia missione
si compie lungo i sentieri assolati
di una splendida giornata.
il sole al tramonto
colora di rosso
l’orizzonte.
resto semplicemente qui
ho pochi obiettivi da raggiungere
il paesaggio cellulare e’ tranquillo
io, adesso, anzi un secondo fa,
bolla creativa espresssiva,
lascio parlare i miei gioielli
la ricerca e’ finita!
fluttuare nella brezza
sia il tuo profondo piacere
the flow- segui il flusso
splendidi fiori
si apriranno nella mente
chi mai dentro di se
il vuoto misuro?
non e’ che non lo capisco…
solo cerco di
non prendermi sul serio.
non e’ un paradosso!
ogni molecola sorride
ed e’ sorpresa,
hai letto molto di me!
e’ così viaggio attratto
dal profumo della vita
ammaliato dal suo fascino misterioso
da cio che cerca forma e la trova
per poi modificarsi nuovamente.
sottili piogge
guidate dal vento
linee di paesaggio
sciolte
nel vapore acqueo
zolla dura
lenta e stanca
coltre assonnata
del suo apparire
al mercato
erbe fresche
dell esistenza
infrango sulla moltitudine
l onda del mio esistere
sento quel che sento
anche se poco lo sento
lascio certo per l incerto
certo del certo
incerto dell incerto
come una trottola
un attimo prima
di fermarmi
viaggio sulla strada
e sono io stesso la strada
più profondamente penso
più profondamente amo
la somma da…
[tilt]
minuziosi
impalpabili
paesaggi
incontro
chiarimento
dialogo
confronto
cerca te stesso
per capire chi sei
ritrova te stesso
se lo hai perduto
se non lo trovi
guarda più a fondo
sono semplicemente qui
ho poche prospettive
da raggiungere
sento il mio corpo
pesare verso terra
sento il mio respiro
farsi leggero verso il cielo
il paesaggio cellulare
e’ tranquillo
ascolto e respiro
dipende da come osserviamo
soprattutto se varchiamo la soglia
che ci porta a sentire il suono della vita
in ogni cosa ce’ un essenza
che la rende unica
e ci permette complementarità
con altri elementi,
come un orchestra,
le note sono nel vento
tremolio dondolante
alone satinato
nel rotondo del sole
movimenti silenziosi
stanno sotto la linea
umida della terra
nuvole si abbassano
suoli si innalzano
il cielo e la terra
si abbracciano
(il di dentro visto dal di fuori)
penso a te e rido-rido e penso a te
espressione bisogno
profondo affetto
chi puo dire altrettanto
nel mondo della sghangheratezza
e dell approssimazione
un giorno in una piazza di un paese
si incontrano damatira e spiritus mundi
dice madreterra:
mi sono permessa di portare
della rugiada mattutina
caricata di energia positiva al sole.
si respira bellezza.
risponde lo spirito del mondo.
cielo blu,
un pezzo abbastanza grande
del quale per anni
ho supposto l’esistenza
ed ho creduto fermamente
che continuasse ad esistere
al di sopra delle nuvole
quando ho aperto gli occhi
sono rimasto sorpreso
dalla tua bellezza
nella stessa piazza si incontrano
due maestri zen peroni e dreher
dice il primo:
la mente e’ come uno specchio
su di esso si raccoglie la polvere,
puliscilo dalla polvere
e sarai illuminato.
a sua volta dice dreher:
non ce’ mente e non ce’ specchio,
percio dove può la polvere raccogliersi.
chi sa questo e’ illuminato.
di passaggio il monaco giapponese ikea esclama:
chi svuota la mente diventa luna piena!
nello stesso momento
un uomo e una donna
si siedono a un bar:
ho avuto un idea ad occhi aperti, il caffè!
potresti avere un altra idea ad occhi aperti, il cornetto!
nel frattempo sette monaci tibetani di benetton
fanno mandala con colorati pezzetti di stoffa
monaci francescani scalzi della mecca di rimini
danzano e cantano inni di gioia.
sincretico divenire [in]
ritrova te stesso se lo hai perduto
cerca te stesso per capire chi sei
se non lo trovi guarda più in fondo
lavora come se non avessi bisogno di denaro
ama come hai sempre amato
balla come se tutti ti vedessero
quando i giorni saranno anni
la tua forza e la tua convinzione
avranno poca eta
prima eri minerale
poi sei stato pianta
poi animale
in fine ti sei fatto uomo
uscirai da questo corpo
e senza dubbio sarai angelo
immagina l uno non seguito dal due
poi abbandona il concetto stesso di uno
dall uno sorge l uno
se dall uno togli l uno
solo l uno rimane
[absolute]
soluzione = l’assoluto
Ferdinando Renzetti
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