mercoledì 16 dicembre 2015

Ferdinando Renzetti: "Soluzione immaginaria (finale?)"



ordo amoris

il sentiero giusto
la nostra anima
vero e unico
appuntamento terreno

oggi e domani

altissima pressione
suono determinato
e indeterminato
alterazione del ritmo

spicchio di luna
denso di nuvole

prendiamoci
tutto il tempo
che vogliamo

eravamo viandanti
sullo stesso sentiero
di epoche distanti

lo siamo tuttora
anche se lontani

viandanti distanti
sullo stesso sentiero
di epoche lontane

e son felice organizzando
finalmente un viaggio
uno dei tanti!
voglio risentire l emozione
di attraversare
un pezzo di mondo,
le sfide che la vita
mi presenta,
mi portano
sempre più lontano
almeno così spero!
credo in te!

internettenetevelo voi!
voglio incontrare la gente
per la via e la via grazie
alle parole della gente

urg

stasera ti mando le stelle
e la luna al posto della
luce elettrica

luna piena!

suono del silenzio
respiro profondo
bianco di luce
nella piccola mansarda
grande materasso
pavimento in legno
la porta di vetro
sul telo grezzo del terrazzo
un tavolino su cui scrivere
e posare lo sguardo
infine il cielo e il mare
la in fondo

e qui che
si e nascosto l amore
ci vive una coppia di artisti
fanno vino succhi marmellate
pane olio ortaggi
la loro grande casa
sempre piena di gente
un po locanda
un po osteria
aperta a tutti quelli
che vogliono parlar
d arte e altro

lento e solitario
lungo la via

viandanti distanti incostanti
su sentieri lunghi e solitari
di epoche remote e lontane

archeoastronomia

nomade tra enigmi di pietra
mura poligonali
calendari astronomici
religione stellare
nella preistoria
del mediterraneo

penso a te e rido
rido e penso a te

mi piaci veramente
sei la donna
che ho più amato e desiderato
sei lunica
che soddisfa e riempie
ogni piccola particella del mio corpo
tutte le cellule gioiscono
alla tua vicinanza
se un genio mi chiedesse
come desiderio da esaudire
la più bella in assoluto
sceglierei te!
spero che
se ci sara mai un bacio
sara bello come
l ho sempre immaginato

chi può dire altrettanto

vibrazioni cosmiche sulla via della luce
dell arci-pelago terraferma
nell eco-sistema con-temporaneo
tutti condividiamo una sola casa:

la terra

con la terra modello un fiore
e grande, le mie mani stanno
dentro i petali e seguono
l incurvatura del loro profilo
sembra espandersi e uscire
dalla superficiegioia!

se lunica via e una barca
e non ci sono barche
io voglio una barca

soluzione immaginaria

ci sono attimi fatti
di sensazioni imprendibili
impalpabili come  laria
incontenibili come l'acqua
il vento le disperde
e gli dona nuova forma
volano nell etere
e come in un eco
rimandano la loro musica
nell intimita
dello spazio interiore
espandedolo e arricchendolo
di fiori che sembra di sentirli
sbocciare dentro
nutrirsi da una radice
che parte dal basso
ondulazioni di frequenze
di suoni di colori..
a volte le parole
non riescono
leggere e tradurre
l intangibile

e se li aiuti ad uscire
non ne vogliono sapere..
come noi che riflesso!
si parte da una barca
e si arriva a specchiarsi!

vivo lo spazio della casa
immersa in giornate
di silenzioso inverno
assaporo la fecondita
della creatività
la leggerezza della terra
uno spazio di ascolto
e di grande energia creativa
mi sento un po in un isola
ho equilibrato e diluito
le emozioni vissute
nel sole giallo e alto dellestate
ora il viaggio il bisogno
del colore degli incontri
idee da condividere

per la barcaforse va cercata
nella forma di qualcos'altro

una barca
che si inoltra sulle acque
che può fare da ponte
tra la linea della sabbia e i sogni
nei desideri che il mare pronuncia

bolle di spuma sulle onde
simili collegate differenti

il pensiero corre
il cielo e azzurro

ci sono anchio

Ferdinando Renzetti


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