A quasi due anni dal mio respingimento alla frontiera, ad opera degli occupanti israeliani, eccomi ad una nuova occasione: parto con la Freedom Flotilla!
Il massacro di Gaza del 2014 (margine protettivo), si era concluso con una conferenza di pace al Cairo. Ebbene nessuna clausola è stata rispettata. Gli israeliani sparano ancora sui contadini vicino alla frontiera, sparano ancora sui pescatori a tre miglia dalla costa, anzi su questi ora sparano anche gli egiziani, i materiali edili non entrano, gli aiuti umanitari passano con il contagocce. Eppure tutta l’economia è stata distrutta, e non può ripartire niente visto che è impossibile fare uscire dei prodotti.
Il massacro di Gaza del 2014 (margine protettivo), si era concluso con una conferenza di pace al Cairo. Ebbene nessuna clausola è stata rispettata. Gli israeliani sparano ancora sui contadini vicino alla frontiera, sparano ancora sui pescatori a tre miglia dalla costa, anzi su questi ora sparano anche gli egiziani, i materiali edili non entrano, gli aiuti umanitari passano con il contagocce. Eppure tutta l’economia è stata distrutta, e non può ripartire niente visto che è impossibile fare uscire dei prodotti.
Ed è qui che nasce una nuova edizione della Freedom Flotilla.
Bisogna tornare al porto di Gaza, portando aiuti e solidarietà, e uscirne con i prodotti artigianali, soprattutto quello delle coop. di donne, che avrebbero dovuto partire l’anno scorso sulla nave “Arca di Gaza”; questa invece ha prima subito un attentato incendiario, e poi la definitiva distruzione durante i bombardamenti di Margine Protettivo.
Inutile dire che solo la prima esperienza, quando era imbarcato Vittorio Arrigoni, è arrivata nel porto di Gaza. Dopo le elezioni del 2007, vinte da Hamas, gli israeliani non hanno più lasciato nessuna imbarcazione arrivare al porto di Gaza, fino alla spedizione tragica di Freedom Flotilla del 2010, quando in un assalto violento sono stati uccisi nove volontari a bordo della nave turca “Mavi Marmara”
La nave “Marianne” è partita dalla Svezia da parecchio, ora è entrata nel mediterraneo, e speriamo che arrivi in Sicilia tra qualche giorno. Ci sarà una conferenza stampa e varie iniziative a sostegno, tra cui ad Alcamo una serata pro Palestina la domenica 14 giugno 2015. A Messina c’è stata una iniziativa con grande sostegno di Accorinti che vorrebbe imbarcarsi anche lui!
Ci saranno altre imbarcazioni che si riuniranno più avanti.
Io sono convocato là, vista l’esperienza di “incontri” non piacevoli con l’esercito israeliano, ed i trascorsi da resistente non violento.
Ho anche un altro incarico: in aprile Alcamo ha avviato il gemellaggio con Khan Younis, e io ho la delega del sindaco per andare ad incontrare il sindaco di Khan Younis.
Alcamo 7 giugno 2015
Claudio Abu Sara
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