mercoledì 17 giugno 2015

L’Italia che Cambia, percorso collettivo



L’Italia che Cambia è un percorso collettivo, fatto di molti
sentieri. Tutti vanno nella stessa direzione ma vi arrivano da posizioni
e punti di vista differenti seguendo strade e percorsi particolari. Ne
abbiamo individuati sette, da percorrere assieme. 

SETTE SENTIERI DI
TRANSIZIONE VERSO UNA SOCIETÀ PIÙ EQUA, GIUSTA E SOSTENIBILE. I vari
punti non li abbiamo scelti noi dal nulla: ci sono stati segnalati,
raccontati, trasmessi dalle realtà che abbiamo incontrato lungo il
cammino. Li abbiamo voluti scrivere, raggruppandoli e organizzandoli per
rendere espliciti gli obiettivi e gli ideali che ci muovono e che stanno
alla base del nostro progetto. 

Non sono dei punti di partenza ma di
arrivo. Le realtà che raccontiamo, che abbiamo incontrato e che potete
trovare sulla mappa, pur seguendo ciascuna il suo sentiero particolare,
condividono con noi questo percorso e mirano verso la stessa meta.
Dunque vi chiediamo, prima di segnalarci una nuova realtà da inserire
nella mappa, di leggere questi pochi punti per capire se andiamo nella
stessa direzione. Non importa che ogni realtà si occupi di tutti i
punti, né che li rispetti tutti. L’importante è comprendere a fondo
la visione, l’idea del mondo e della società a cui mirano i vari
sentieri e capire di volta in volta se siamo mossi dalle stesse
passioni. 

 SENTIERO 1: LA PERSONA

Da cosa partire se non da noi stessi? 
Lo sviluppo della persona e dei
suoi talenti naturali è un aspetto fondamentale del cambiamento,
l’unico in grado di garantire la consapevolezza necessaria per
intraprendere qualsiasi iniziativa. Per questo motivo non possiamo non
partire da punti fondamentali come:

- Il riconoscimento dell’ESSERE UMANO come valore inestimabile

- L’armonizzazione fra CORPO, MENTE e SPIRITO

- Il riconoscimento dell’importanza della CULTURA, dell’ARTE,
dell’ARTIGIANATO come un’attività fondamentale per lo sviluppo di
una piena consapevolezza personale e sociale.

- La necessità di una diversa valorizzazione del TEMPO LIBERO. Un tempo
liberato da impegni costantemente prefissati che permetta alle persone
di decidere liberamente del proprio agire

- Lo sviluppo di una consapevolezza individuale che miri ad annullare
gli IMPATTI DANNOSI diretti o indiretti del proprio agire su
popolazioni, ecosistemi e culture 

 SENTIERO 2: LA SCUOLA

Nell’ottica di uno sviluppo armonico dell’individuo risulta
fondamentale la costruzione di un modello educativo differente, non più
basato sulla votazione, la competizione forzata, che non tenda ad
uniformare le differenze, ma che piuttosto:

- Metta al centro il bambino nella sua SPECIFICITÀ, premiando e
valorizzando la diversità e non emarginando soggetti difficilmente
omologabili.

- Proponga, accanto alle discipline “ufficiali”, materie pratiche,
ARTISTICHE, FISICHE, MANUALI

- Consideri prioritaria la lotta all’ABBANDONO SCOLASTICO

- Educhi ad un rapporto più sano e armonioso con l’AMBIENTE 

 SENTIERO 3: LE RELAZIONI UMANE

La consapevolezza individuale è soltanto un primo passo. Subito dopo è
necessario mettersi in relazione con gli altri, lavorare insieme per
costruire le alternative. In questo senso è importante:

- Valorizzare e mettere al centro le RELAZIONI UMANE e ricercare
modalità inclusive e partecipative nel proprio agire;

- Usare metodi di COMUNICAZIONE NON VIOLENTA nella risoluzione dei
conflitti

- Applicare  modelli di COOPERAZIONE E COLLABORAZIONE che vadano
gradualmente a sostituire quelli basati sulla competizione in ogni
aspetto della vita e della propria professione - Sperimentare la condivisione degli spazi e delle risorse (co-working,
co-housing ecc)

- Rispettare i DIRITTI CIVILI e considerare le DIFFERENZE (di genere,
razza, religione, cultura) come ricchezza [4], così come avviene in
natura.

- Riconoscere la QUESTIONE DI GENERE come presupposto per la costruzione
di una società che metta al centro modelli e valori non esclusivamente
maschili e miri alla ridiscussione dell’immaginario, del linguaggio e
della loro conseguente attuazione.

- Garantire i diritti di chi LAVORA tramite contratti e/o altre forme di
garanzia dei principi base: maternità, malattia pagata, tempo libero
riconosciuto, uguaglianza tra i sessi, integrazioni delle categorie
svantaggiate 

 SENTIERO 4: IL CIBO E LA SALUTE

“Siamo quello che mangiamo” affermava verso metà Ottocento il
filosofo tedesco Feuerbach, aggiungendo persino “un popolo può
migliorare migliorando la propria alimentazione”. Oggi si è
sviluppata molta attenzione al cibo che mangiamo e al suo rapporto con
la salute e la prevenzione, oltre che con l’ambiente. Cibo e salute
sono due pilastri di una vita soddisfacente, oltre che due aspetti che
necessitano di un cambiamento sostanziale. Perciò riteniamo importanti
i seguenti punti:

- Coltivare CIBO SANO, in modo sostenibile e rispettoso delle risorse e
dell’ambiente.

- Valorizzare l’AUTOPRODUZIONE come strumento di emancipazione
economica e umana.

- Rispettare e tutelare la natura e tutte le FORME DI VITA animali e
vegetali

- Passare da una cultura della malattia e della sofferenza ad una della
SALUTE e della CURA del corpo e dello spirito

- Alimentarsi in maniera sana come prevenzione primaria e lavorare sulla
CULTURA ALIMENTARE e l’antica saggezza della alimentazione
mediterranea

- Costruire un SISTEMA SANITARIO esente da interessi economici, ma che
metta al centro il benessere dell’essere umano

- Garantire una completa LIBERTÀ DI CURA del paziente 

 SENTIERO 5: IL TERRITORIO E L’AMBIENTE

Ed ecco che in questo percorso che va dall’individuo verso la
collettività giungiamo al territorio. L’ambito locale è fondamentale
sotto vari aspetti, dalla creazione dei legami comunitari allo sviluppo
di economie di piccola scala. Inoltre sui territori spesso si consumano
gli scontri fra i grandi potentati economici (nazionali, sovranazionali,
globali) e le comunità locali. Ecco alcuni punti che riteniamo
importanti su questo aspetto:

- Gestione oculata e rispettosa del territorio in ARMONIA CON LA
NATURA ed i suoi ritmi, nel rispetto della stessa e delle forme di vita
animali e vegetali.

- Valorizzazione e tutela del paesaggio, ponendo fine al CONSUMO DEL
TERRITORIO e alla conversione di aree agricole in aree edificabili.

- Gestione il più possibile collettiva e partecipata degli SPAZI
PUBBLICI.

- RIAPPROPRIAZIONE di quegli spazi che svolgano attività dannose alla
salute pubblica (basi militari, ecc).

- Graduale ritorno alla NATURALE VOCAZIONE DEI TERRITORI (alvei dei
fiumi edificati, conversione di miniere-fabbriche in punti di
particolare pregio paesaggistico e naturale).

- Progressiva conversione del patrimonio edilizio esistente di scarsa
qualità in edifici ad alta EFFICIENZA ENERGETICA e BIOEDILIZIA.

- Riduzione dei RIFIUTI fino alla loro progressiva scomparsa, con
conseguente scomparsa di discariche e inceneritori.

- Valorizzazione turistica del patrimonio artistico e paesaggistico con
modelli di TURISMO RESPONSABILE e rispettoso di persone, natura e
ambiente.

- Valorizzazione e ricerca della massima INTEGRAZIONE possibile tra i
soggetti che insistono in un determinato territorio e quelli limitrofi

- Costruzione e/o valorizzazione di modelli di MOBILITÀ SOSTENIBILE per
l’ambiente 

 SENTIERO 6: L’ECONOMIA

L’economia assume oggi un ruolo preponderante nella nostra vita. La
forma economica dominante, chiamata liberismo, è caratterizzata
dall’estensione del libero mercato ad ogni aspetto della vita, con un
conseguente processo di mercificazione dell’esistenza. Ma
un’economia diversa può esistere. Ecco alcune caratteristiche
immancabili in una “economia che cambia”:

- Considerare il DENARO come uno strumento al servizio dell’uomo, che
non va emesso a fronte di un indebitamento ma distribuito in modo equo
per soddisfare le esigenze primarie di ogni essere umano

- Porre fine al concetto del DEBITO infinito e superare quello di
CRESCITA INFINITA, sostituendo gradualmente il PIL con indici di
benessere

- Proibire la SPECULAZIONE sui beni primari (terra, acqua, cibo,
risorse) e superare la cultura della scarsità apparente indotta dalla
carenza del mezzo di scambio

- Sviluppare le economie di scala locale, basate sull’aiuto reciproco
e sul DONO oltre che sullo scambio monetario

- DEMERCIFICARE l’esistenza, relegando l’economia al suo giusto
ruolo. 

 SENTIERO 7: LA POLITICA

Eccoci infine all’ambito più generale, la politica, l’arte
dell’amministrazione e del governo di un territorio. Che la politica
necessiti di un cambiamento è cosa nota al punto che gli stessi
politici hanno iniziato a parlarne (seppur con intenzioni che non sempre
corrispondono a quelle dichiarate). Ebbene, ecco come dovrebbe essere e
cosa dovrebbe prevedere una sana politica secondo noi e le realtà che
abbiamo incontrato:

- Una progressiva riappropriazione della gestione della COSA PUBBLICA da
parte della collettività

- Il rifiuto di qualunque forma di SOPRAFFAZIONE e sopruso e
dell’agire e pensare “mafioso” diretto e indiretto

- La liberazione dell’azione politica da lobbies, centri di potere
occulti, MAFIA e logge massoniche deviate

- Il riconoscimento dell’esistenza di BENI COMUNI come acqua, cibo,
natura (foreste, mari, fiumi), salute, energia, telecomunicazioni, che
per loro natura appartengono a tutti e sono un diritto inalienabile di
ogni essere umano, dunque non possono essere soggetti a regole di
mercato e devono essere garantiti e tutelati.

A questo proposito ci teniamo a precisare che Italia che Cambia è e
intende rimanere un’associazione del tutto APARTITICA e fuori dalle
competizioni elettorali: la politica, per noi, è quella che si fa dal
basso, nelle scelte di tutti i giorni, e non si limita ad un “X” su
una scheda in cabina elettorale.

C’è poi un ultimo elemento, fondamentale, che però non è un
sentiero a sé stante ma contribuisce dare forza agli altri. Parliamo
DELL’INFORMAZIONE. Cambiare l’informazione è un aspetto
fondamentale della transizione verso un nuovo paradigma, perché solo se
si conoscono le alternative siamo realmente liberi di scegliere. 

È
quello che stiamo provando a fare noi, assieme a tanti altri bravi
giornalisti, blogger, videomaker che ogni giorno (spesso su internet o
su piccoli giornali locali, snobbati dai media mainstream) si sforzano
per raccontare quello che funziona e ciò che si può fare per cambiare
le cose. L’informazione sta cambiando; l’Italia, il Mondo stanno
cambiando. Cambiate con noi?

Scritto il 22 dicembre 2014

Fonte: http://www.italiachecambia.org/

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