Il 29 giugno 2015 sono a Napoli per una iniziativa del Comitato no nato e di Alternativa Campana, con la partecipazione (credo) di esponenti 5 stelle: dobbiamo preparare un comunicato stampa per quell'occasione da far approvare ai partecipanti e invitando stampa scritta e parlata a partecipare, chiedendo interviste e segnalando l'infamia del comportamento di organismi privati (controllati dagli Stati Uniti) che pretendono di imporre l'agenda politica ed economica (peraltro clamorosamente fallimentare in ogni dove sia stata applicata nel modo richiesto) a Stati sovrani e ignorando ogni criterio di lungimiranza che di solito anche le banche stesse applicano quando un creditore ha difficoltà nel pagare le rate cresciute al di là delle possibilità di pagamento (si fanno le ristrutturazioni dei debiti, sospensione di pagamento degli interessi, allungamento dei tempi di pagamento, riduzione dei tassi di interesse).
Ma qui la volontà è chiara: umiliazione per chi non accetta la servitù, imposizione schematica, ideologica di misure liberiste che assassinano i produttori di ricchezza ,i disoccupati, i giovani, i pensionati e salvano i proprietari dei mezzi di produzione e dei patrimoni; questa è la guerra dei ricchi contro la gente (povera e non); è la guerra di chi sa che le risorse si stanno esaurendo e siamo troppi a doverci dividere ciò che può essere disponibile; è la guerra di chi crede di poter sopravvivere anche ad una guerra e per questo la persegue come unico mezzo per preservare il proprio dominio sul mondo e sugli esseri umani.
Di fronte ad criminalità legalizzata di questo livello (la mafia sembra diventare una semplice associazione di delinquentelli) è obbligatoria la mobilitazione individuale e collettiva; è necessaria tutta l'indignazione di cui siamo capaci.
Ogni gruppo territoriale legato ad Alternativa deve fare ciò che può da esporre alla finestra di casa una bandiera greca o un cartello di sostegno; deve costringere la stampa locale a menzionare l'avvenimento ed il commento di sostegno a Tsipras; laddove è possibile, anche se ancora non abbiamo potuto realizzare una iniziativa pubblica del Comitato per l'uscita dell'Italia dalla Nato e della Nato dall'Europa, fare banchi, andare ad iniziative di altri e porre all'attenzione il messaggio di Tsipras che deve essere visto come presagio di ciò che a breve potrà toccare a noi e con un governo molto meno onorevole e a tutela degli interessi dei cittadini italiani.
Poggibonsi, Radda in Chianti, Casole d'Elsa, Lari, Perignano, Sesto Fiorentino, Prato, Firenze, Rosignano, Brescia, Milano Parma, Cremona dove non abbiamo ancora una presenza consolidata come Comitato #no guerra #no Nato si facciano sentire lo stesso e nei modi che riterranno opportuni oltre che possibili.
Giuseppe Padovano
del Coordinamento Nazionale No Nato
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