lunedì 11 maggio 2015

Agire nel possibile per l'ecologia profonda



Il  pomeriggio del  9 maggio 2015 sono andato ad una importante manifestazione di tutti i comitati, collettivi, associazioni locali con giovani, adulti e anziani, donne e uomini di tutte le età per protestare contro la devastazione del territorio di Guidonia (la vallata accanto al parco e sotto Moricone, Tivoli, Palombara, ecc. 

C'è già il più grande cementificio d'Europa, l'autostrada, un mega impianto-discarica di rifiuti, industrie chimiche, falde avvelenate e ora vogliono fare le ecoballe, bruciarle per fare il cemento e addirittura utilizzare le scorie al posto della pozzolana nella produzione del cemento, insomma acque avvelenate, cementificazione del territorio, polveri sottili... Un disastro ambientale...

Ebbene, ci sono andato e mi sono sentito molto solo...

Comunque c'ero e mi ha fatto bene ritrovarmi con tante persone a protestare e comunque molti mi salutavano dato che in zona il mio impegno come tecnico del parco ed ecologista è ben conosciuto.

Comunque ero solo e un po' depresso, così sono rimasto veramente stupito quando nel comizio finale mi hanno invitato a parlare, volevo rifiutare (parlare io? Ancora? E di che cosa? In che termini?
Comunque non potevo rifiutare e alla fine mi hanno dato il microfono...

Ho detto che le istituzioni sono di stampo patriarcale quindi non ci si può aspettare nulla di buono, né dalla destra e né dalla sinistra, il patriarcato ha coinvolto tutti e quindi nessuno è dalla parte della natura, delle donne, degli animali, degli alberi... 

Io sono invece orgoglioso di lavorare per il Parco dei Monti Lucretili, a questo punto uno strano ente che ha per finalità la protezione della natura, noi andiamo quindi controcorrente e non permettiamo discariche, inceneritori...

Poi ho detto che vedendo il corteo andare per strada con sfondo proprio le montagne del Parco, probabilmente, esse ci avrebbero dato ascolto, come anche gratitudine sarebbe arrivata da parte delle acque, del territorio, insomma alla fine mi permettevo di ringraziare tutti i manifestanti a nome dei Popoli delle piante e degli animali e del territorio nel suo complesso.

Penso di aver fatto un buon discorso da ecologista, contro il patriarcato e per una giusta causa. Alla fine mi hanno fatto un caloroso applauso e alcune persone si sono complimentate con me per quello che avevo detto...

Stefano Panzarasa



Servizio fotografico dell'autore: 
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