domenica 31 maggio 2015

Viaggio al Cantamaggio di Montalto di Montese, con Lanterna Magica

La mail di Piero Negroni di circa 10 giorni fa diceva così: “Cari amici, come preannunciato, faremo un altro Cantamaggio SABATO 30 MAGGIO 2015  A MONTALTO DI ZOCCA, con partenza alle  14  dalla piazzetta di Montalto. In allegato il volantino con le indicazioni stradali”. Un’altra mail di alcuni giorni dopo precisava che trattavasi di Montalto di Montese e non Montalto di Zocca. Piero nella sua ex bolognesità, quindi scarsa conoscenza del territorio della montagna modenese, almeno di una sua parte, vedendo che, sulla carta, Montalto appare più vicino a Zocca che a Montese, avrà pensato che facesse parte del primo comune. Quindi un invito stringato, stringatissimo, direi, tutto basato sulla sorpresa, niente effetti speciali, niente percorso, niente numero di tappe e durata in ore, minuti…
Dato che spesso incontro Piero a qualche mercatino e che sempre mi invita con calore a partecipare al Cantamaggio, che si ripete da anni, anche più volte in un mese, stavolta mi ero proprio ripromessa di andare. Siccome però  il giorno precedente non mi ero sentita benissimo e già ero andata oltre Zocca per lavoro con una certa fatica, me ne era passata un po’ la voglia. Per fortuna Paolo mi ha dato uno “scrollone” e mi ha convinto a non  rinunciare.

Siamo partiti appena dopo pranzo facendo la corta per Guiglia. Dopo poco mi è parso di vedere in una deviazione una scorciatoia che avevo fatto anni addietro con Margherita, l’ho presa, ma evidentemente non era quella giusta perché ci siamo ritrovati a passare da Rocchetta e poi a scendere arrivando dopo la Casona di Marano. Chieste indicazioni, fatto dietrofront e ritornati sulla strada da Guiglia a Zocca, era ormai un po’ tardi e non avevamo molta fiducia di trovare ancora il gruppo, invece, per fortuna, siamo arrivati che erano ormai le tre, dopo un miliardo di curve, proprio nel momento in cui stavano partendo a piedi per la passeggiata…  
Ci siamo subito accodati, salutando Piero e il gruppo di presenti e via per l’avventura.

Lungo la strada per arrivare alla prima sosta già le musiche bellissime del gruppo Lanterna Magica hanno cominciato a risuonare per la campagna, seguite da applausi. La prima tappa in un’azienda agricola, di un tal Fausto, con vacche da latte che io avevo  già visitato l’anno scorso per motivi di lavoro, molto bella, con animali ben tenuti. Lì l’aia era grande, abbiamo per prima cosa fatto un cerchio e ricevuto un testo in forma scritta, l’abbiamo cantato in coro come buon augurio, poi sono incominciate le danze, ad alcune delle quali abbiamo partecipato anche io e Paolo, poi abbiamo smesso soprattutto e per fortuna, per conservare il fiato per la camminata che ci restava, che non  sarebbe stata cosa da poco.
La merenda offerta è stata buona ed abbondante, con salumi, ottimo parmigiano, pane e un paio di dolci casalinghi ottimi. Acqua vino e bibite, per dissetarci. La seconda tappa è stata una “sorpresa”: si, infatti, gli ospitanti avevano capito che saremmo passati il giorno successivo (ma per fortuna invece no, oggi mentre scrivo, è appunto domenica e piove che Dio la manda).  Magli ospitanti  erano comunque a casa e la dispensa non era vuota, in fretta è stato imbandito un tavolo, cantato, ballato, mangiato e bevuto.

(Dimenticavo di descrivere la bellezza della zone: era tutto un fiore, gialli, rossi, rosa, bianchi, una meraviglia incredibile e indescrivibile. Le foto che ho fatto, causa anche della scarsa perizia mia e della non ottima qualità della macchina, rendono poco e male l’incanto.)
Abbiamo camminato solo in parte su strade asfaltate ma quasi vuote dalle auto, per la maggior parte abbiamo percorso sentieri “inventati” in mezzo all’erba alta e sulla terra umida e resa scivolosa da ruscelletti attraversando anche un rigagnolo, scivolando qua e là….. Bravissimi gli studiosi del percorso. I partecipanti al Cantamaggio sembrava si conoscessero già  un po’ tutti, alcuni ci hanno chiesto da dove venivamo. Abbiamo scambiato alcune parole con qualcuno, tutte belle persone, tranquille, gentili, affabili e sorridenti. Molta gioia.

Ultima tappa, un’altra azienda agricola, anzi, due assieme, una di vacche da latte e una di pollame biologico (polli, galline, anatre, faraone, oche) anche questa di mia conoscenza per questioni di lavoro. Tra le cibarie offerte c’erano le uova sode delle loro galline modenesi, a guscio bianco, di piccola pezzatura. Andrea, il titolare ci ha anche raccontato come funziona il suo lavoro e cosa mangiano i suoi animali che cerca di allevare come facevano i suoi avi. Le difficoltà ci sono e non sono poche, come in tutto il settore agricolo e zootecnico. Egli ha accompagnato i presenti, che poi avrebbero chiuso in bellezza la giornata con una pizzata, dopo aver visitato gli animali, ma a quel punto io e Paolo eravamo veramente stremati, soprattutto a causa dell’ultima salita, lunga, ripidissima e sotto il sole, ed abbiamo preferito tornarcene a casa. Erano  le 19 e 30, il tempo di scendere a valle velocemente e raggiungere Spilamberto,  ed erano già le 20 e 30.

Un pomeriggio memorabile, bei posti, belle persone, bella musica, buon cibo, bella faticata! Un particolare grazie a Piero Negroni ed agli altri organizzatori per averci invitati…
Caterina Regazzi 












Album Fotografico completo: 

sabato 30 maggio 2015

Collaborare con Eudonna si può....


L'emergenza educativa è oggi in primo piano e ci sollecita un impegno serio nella costruzione di un nuovo "welfare della comunicazione": sono le associazioni come L'Agesc a motivarci nella partecipazione, attraverso il Forum Cultura Pace e VIta, di cui fa parte il nostro Movimento, a momenti di controllo e valutazione della qualità dei palinsesti televisivi, ma anche di tutti gli altri prodotti audiovisuali, per condividere attivamente un'alleanza formativa tra famiglia, scuola, università, associazioni territoriali e soprattutto Servizio pubblico della Comunicazione. E' infatti vastissima l'offerta mediatica di ultima generazione e i ragazzi vanno aiutati per acquisire consapevolezza e senso critico nella fruizione dei prodotti offerti.
Il Movimento Eudonna sarà quasi certamente protagonista nella stagione autunnale, di iniziative finalizzate al miglioramento dell'immagine femminile veicolata dal mezzo televisivo: ancora oggi la TV rappresenta lo strumento più importante con il quale vengono orientati gusti e tendenze. Ci auguriamo di poter produrre un video che mostri efficacemente i lati ancora oscuri e critici riguardanti la figura femminile  e  suggerire miglioramenti nel ruolo che le donne svolgono nel piccolo schermo.
Di concerto con la poetessa Anna Manna Clementi procederemo a un'importante iniziativa: nel mese di dicembre il Premio nazionale "LE ROSSE PERGAMENE", di cui è titolare la poetessa, avrà quest'anno un'edizione speciale, dedicata alla PACE: vi comunico ufficialmente che sarò Madrina di questo evento, per lusinghiera iniziativa della carissima Anna Manna, preziosa animatrice di salotti letterari e ideatrice di premi prestigiosi, di cui tanto si parla negli ambienti culturali della Capitale.
Chiedo alle aderenti, agli amici simpatizzanti del Progetto Eudonna di collaborare inviando poesie, scritti, brevi saggi, ma anche dipinti o piccole sculture sul tema della Pace per poter realizzare insieme un felice connubio tra arte e impegno. Su tutte le donne e gli uomini di buona volontà grava la responsabilità di contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crisi che il mondo sta attraversando e che non sembra arrestarsi.
Il Premio avrà come corollario una marcia per la Pace che si svolgerà a Roma e vedrà soprattutto la partecipazione delle donne: sfileranno tante madri con i loro figli per invocare la fine dei conflitti e le violenze che stanno esponenzialmente crescendo proprio ai confini del nostro Paese. Vi sollecito fin d'ora a partecipare sia progettualmente che fisicamente all'appuntamento. Sarà un successo per la soddisfazione di tutti.
Cari saluti
Giovanna Sorbelli
Presidente www.eudonna.it
 

Centocelle, 2 giugno 2015 - Festa della Repubblica che ripudia la guerra



Vogliamo una repubblica che promuova concretamente la pace ed esca da tutti i teatri di guerra. Una repubblica che promuova il lavoro e la protezione ai profughi e ai migranti.
Per questo contestiamo la parata militare che è solo una vetrina delle spese militari e del riarmo, oggi in aumento, mentre lo Stato non trova i soldi per i disoccupati e i pensionati e per tutte le spese sociali.

Anche il flusso dei migranti nel Mediterraneo è il frutto avvelenato di un esodo di guerra che viene dalla devastazione della Libia di cui l'Italia è corresponsabile, dalle nuove guerre in Siria, in Iraq, dalle vecchie guerre in Afghanistan e Pakistan, dalle dittature nei paesi africani (con cui siamo spesso alleati) che generano guerre civili e persecuzioni.

Il Mediterraneo mare di guerre è il teatro di una guerra ai migranti che l'Europa respinge con una vergognosa politica razzista e criminale. E mentre il nostro alleato e compratore di armi Arabia Saudita bombarda lo Yemen, mentre il nostro alleato Israele continua a vessare e distruggere il popolo palestinese, nel frattempo la Nato e l'Ue con la complicità dell'Italia minacciano la Russia attraverso la guerra in Ucraina ( militare ed economica), scatenata dopo il colpo di stato nazista a Kiev.

Mentre il fronte est e il fronte Sud dell'Europa sono in fiamme, l'Italia si prepara ad una seconda guerra in Libia e continua a concedere le sue basi militari per tutte le guerre USA e NATO in Africa e in Medio Oriente. E' proprio dall'Italia e specificamente dal COI di Centocelle ( Centro Operativo Interforze che coordina Marina, Aeronautica ed Esercito) che si prevede di far partire la nuova missione militare che, col pretesto di una guerra agli scafisti si trasformerà in una guerra alle popolazioni del NordAfrica con conseguenze devastanti.

Ma tutti coloro che ripudiano la guerra e lottano perchè sia finalmente applicato l'art. 11 della Costituzione, chiedono che l'Italia rompa le complicità di guerra con la Nato, gli USA e l'UE, ritiri le missioni militari all'estero, revochi la concessione delle basi, riduca le spese militari, dica No ad ogni nuova avventura di morte e distruzione.

Per ribadire il nostro ripudio della guerra e gridare “FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA”, "NO alle spese militari", "No alla guerra ai migranti" " No alla seconda guerra in Libia", siamo all'aeroporto militare di Centocelle (Piazza dei Consoli) il 2 giugno dalle 10 in poi, per un presidio/festa della repubblica alternativa che proseguirà con un pranzo sociale al Parco di Centocelle (ore 13.00) e una festa popolare nel pomeriggio (ore 17.00) al Parco della Ex Snia in via Prenestina.

Marco Palombo

Rete Nowar, Rete dei comunisti, Collettivo Militant, Comitato con la Palestina nel cuore, Comitato per il Donbass antinazista, Pcdi, Ross@.

venerdì 29 maggio 2015

"Milan l'è un gran Milan" - Il cantico godurioso del dopo Expo


IL “DOPO EXPO”
 
“SILICON VALLEY”! Saria certo ideale,
idea primaria, credo non sia male
se non fosse che veder CUPERTINO (città della California al centro della Silicon Valley)
lì si potrebbe dopo fiasco di vino.
 
Al rondò di CRISTINA BELGIOIOSO,
località per amori prezzolati
per EXPO lavori cassintegrati,
sempre vi fu avvento godurioso.
 
I (le) trans potrebbero tornare
e lor clienti laudi al ciel levare.
Se dentro tette metton silicone
“PRIMONOVEMBRE” c’è inaugurazione.
 
Chè per lo stadio almen ci van sett’anni
se INTER e MILAN sanano malanni
e non è detto se, dopo passamano,
qualcun continua sempre a far l’indiano.
 
Ne potrebbero fare pure due…
…chi è l’asino e ch’impersona il bue?
Trascuro soluzione del PORTELLO
troppi all’ammasso dovrian portar cervello!!
 
E FAR IMPIANTO PER “BUSON” TROVARE?
PROGETTO ANCORA ACERBO? SI PUO’ FARE!
COSTO DI FRANCHI MILLE INFERIORE
A QUEL CHE SPESE GINEVRIN FATTORE (50 miliardi di franchi svizzeri)
PER IL “BOSONE” INFIN TROVARE
ULTIMO FIATO D’ITALIAN PENSARE
 
tremila posti pronti per studenti?
Quanti di lor sarebbero solventi?
Per arrivar sul posto sarian dolori;
abituati ben son professori.
 
NON LI VEDO TROTTAR SU PASSERELLE (per far chilometri a piedi)
NON PORRAN LA SOLUZIONE FRA LE BELLE.
E SE SI SPOSTAN LI’ LE UNIVERSITA’
NON SI DEGRADA UN SESTO DI CITTA’? (la sua parte centrale)
 
E dove trovan facoltà quattrini?
E’ già iniziato passaggio di cerini.
Un lampo!!! E cercar la soluzione
rincorrendo più antica occupazione?
 
Zona interdetta a donne e a bambini,
si posson edificar molti casini.
Non ci vorrebbe poi soverchio impegno
che un sacco in loco rimarrà di legno.
Comune incrementar potrà le tasse;
felici, pagheranno le bagasse.
Sito occupato notte e giorno
trarria a Milano prostituzion di torno.
 
Sarian moleste azioni controllate
dal carcere vicino di Bollate.
Cosa guadagna di FIERA Fondazione?
Paga “ridotta” calda prestazione
 
e, quando s’organizzano le feste,
ex-fidanzata regna del CELESTE.
Certo, non ha l’antico portamento (20 anni orsono era un’indossatrice)
non è ancora l’ora del convento.
 
Da San Martino si sposta bunga-bunga;
carriera di MINETTI si prolunga.
Potrà persin versare i contributi,
non fu così per “spinellini” avuti. (in ricordo del ragioniere pagatore)
 
Se s’opporrà il Cardinale Scola
(cardine di CIELLE, patron di Fondazione,
potria gettarli giù dallo scalone)
di soluzion ne resta una sola:
 
“LASCIARE TUTTO QUANTO COSI’ STARE
MONUMENTO IMPERITURO A MALAFFARE”.
SE FU QUELLA DI FIERA FONDAZIONE
“AB OVO” STORIA DI MALVERSAZIONE
(s’impossessò dei ben de’ milanesi)
 
GLI UOMINI REI ANDREBBER RITROVATI
E A CALCI IN CULO DA MILAN CACCIATI.
PER FARLO MEGLIO, DOVRAI ALZAR LA VESTE?
VEDRAI CAMICE A FIORI DEL CELESTE!!
 
Luigi Caroli 28 maggio 2015
da Rime tempestose – ediz. Piccanti


 
Ed ecco il RESPONSO DELLA SIBILLA GALLARATESE
 
Caro Luigi,
perché ce l’hai col talentuoso Sala?
Alle donzelle veline lui regala (una volta eran giornaliste)
per farle scriver che tutto va bene;
ovre ai ladroni aumentar conviene.
 
E FAR PAGARE A LOR LA PUBBLICITA’:
MAI FU SI’ CARO NASCONDER VERITA’.
Non c’è pericolo che Canton controlli?
In questo sperano solo ingenui e polli!
 
Sapete qual di Giuseppe ultimo grido?
“NELLE PRENOTAZION TROVARE IL NIDO”. (ormai non parla d’altro)
Saranno vere? Chi sa? Chi lo può dire?
E quelli entrati? FORSE, DOPO IL FINIRE!
 
A novembre, quando si faran somme;
e sottrazioni? Già fatte…ascoste gomme!
Allora il FLOP non si potrà negare
e ai milanesi toccherà pagare.
 
INTANTO PROCEDONO LAVORI A DECINE
CORDOLI, ALBERI, CICLABILI, LATRINE.
OPERE INUTILI FATTE A RUBAR SOLTANTO

LA STAMPA PROSEGUE PAGATO CANTO.

giovedì 28 maggio 2015

"...quest'estaste, se siamo fortunati non ci sarà uno scontro nucleare"



Visti gli ultimi sviluppi geopolitici in Medioriente e nell'Est Europa, con ogni probabilità il mondo sarà in guerra quest'estate, secondo un alto funzionario della Nato

"Probabilmente entreremo in guerra quest'estate, se siamo fortunati non sarà uno scontro nucleare". Il funzionario l'ha detto la settimana scorsa all'analista esperto di servizi di intelligence Usa John Schindler.

Non sorprende che il messaggio sia stato inoltrato su Twitter più di 580 volte in pochi giorni. Viene da una fonte affidabile e le dichiarazioni sono di un membro della principale organizzazione internazionale per la collaborazione nella Difesa. 

Ciononostante i media mainstream non ne hanno praticamente parlato. È un fatto ancora più strano se si tiene conto che la fonte che ha riportato la dichiarazione, Schindler, è un ex docente dell'Università della marina americana ed è molto noto negli alti ranghi militari. 

Anche se non viene specificato espressamente nelle dichiarazioni, è facile che il funzionario si volesse riferire o alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Russia, oppure al capitolare delle forze filo occidentali in Medioriente.


disarmo@peacelink.it

mercoledì 27 maggio 2015

TTIP - Quel che c'è da sapere sul trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico



1) Cos’è il TTIP

Il TTIP è un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico, ossia ha l’obiettivo dichiarato di abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’oceano.
L’idea sembrerebbe buona. Perché qualcuno lo definisce “pericoloso”?
Condividiamo la definizione perché, in realtà questo trattato, che viene negoziato in segreto tra Commissione UE e Governo USA, vuole costruire un blocco geopolitico offensivo nei confronti di Paesi emergenti come Cina, India e Brasile creando un mercato interno tra noi e gli Stati Uniti le cui regole, caratteristiche e priorità non verranno più determinate dai nostri Governi e sistemi democratici, ma modellate da organismi tecnici sovranazionali sulle esigenze dei grandi gruppi transnazionali.

I soliti “tecnici” che “rubano” il potere alla politica.
Infatti. Il Trattato prevede l’introduzione di due organismi tecnici potenzialmente molto potenti e fuori da ogni controllo da parte degli Stati e quindi dei cittadini. Il primo, un meccanismo di protezione degli investimenti (Investor-State Dispute Settlement – ISDS), consentirebbe alle imprese italiane o USA di citare gli opposti governi qualora democraticamente introducessero normative, anche importanti per i propri cittadini, che ledessero i loro interessi passati, presenti e futuri.

Le aziende citerebbero gli Stati in tribunale.
Non solo; le vertenze non verrebbero giudicate da tribunali ordinari che ragionano in virtù di tutta la normativa vigente, come è già possibile oggi, ma da un consesso riservato di avvocati commerciali superspecializzati che giudicherebbero continua qui


2) Azioni da fare
In vista del 28 maggio, quando la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo voterà la risoluzione sul TTIP da portare alla plenaria di giugno, la campagna italiana ha deciso di lanciare la campagna #IoFirmo, con l’obiettivo di rilanciare la petizione europea #StopTTIP e #StopCETA che sta viaggiando verso quota due milioni di firme.
Per questo oggi l’iniziativa #TTIPtuesday acquisisce un’importanza sostanziale.

E’ di nuovo martedì! Unisciti al #TTIPTuesday e twitta ai Parlamentari  italiani in Europa perchè prendano una posizione sul trattato transatlantico.
Vuoi partecipare?
Ritwitta i tweet che troverai sull’account di @StopTTIP_Italia
Su http://stop-ttip-italia.net/ttiptuesday/ trovi i tweet da rilanciare e gli indirizzi a cui spedirli

Sostieni e rilancia la petizione europea 

http://stop-ttip.org/firma

con l'obiettivo di raggiungere le due milioni di firme 

Grazie per l'attenzione e a presto!
Lista Civica Italiana

martedì 26 maggio 2015

Una fotografia sullo stato della green economy in Emilia Romagna


Rapporto Green Economy in Emilia Romagna
A marzo 2015 è stato presentato, a Bologna, dalla Regione Emilia Romagna il rapporto 2014 dell’Osservatorio regionale Green Economy di Ervet sullo sviluppo dell’economia verde in Emilia Romagna.
Uno studio di Unioncamere pone questa regione al terzo posto tra quelle italiane per numero di imprese che hanno investito in tecnologie green nel triennio 2008-2013.
La green economy in Emilia Romagna è ormai una realtà in via di consolidamento, le imprese “green” sono oltre 2.200 ed operano in settori diversi, dall’agroalimentare a settori innovativi come quello delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, ma anche nel settore dell’edilizia sostenibile, della gestione dei rifiuti e delle bonifiche, della gestione delle aree verdi e del settore idrico.
Le aziende si concentrano soprattutto sull'asse della via Emilia, nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.
Le imprese con vocazione alla green economy hanno mostrato di fare fronte meglio alla crisi economica di questi anni; tali imprese, infatti, hanno fatto registrare una variazione del loro fatturato superiore di quasi tre punti percentuali rispetto alla variazione di fatturato del settore industriale della regione.
La regione è tra le prime in Italia anche per certificazioni ambientali sia di prodotto che di processo,  le imprese con certificazione ambientale, nel 2014, sono  al di sopra della media nazionale, circa 6 certificati ambientali ogni 1000 imprese, contro un dato nazionale di poco più di 4.
Le certificazioni risultano l'elemento trainante della green economy regionale e termometro della sensibilità ambientale del sistema produttivo. Trattandosi di strumenti volontari sono veicoli dello sviluppo sostenibile.
Infine dal punto di vista occupazionale, si evidenzia una situazione positiva, in Emilia Romagna la quota percentuale di assunzioni nel settore green sul totale delle assunzioni non stagionali è in costante aumento.
Per approfondire e per  visualizzare il rapporto

lunedì 25 maggio 2015

La colpa non esiste, nessuno deve pagarla. Solo amore...



Si inizia ...
Tutti inconsapevolmente ci portiamo dietro un bagaglio di informazioni, convinzioni, comportamenti, modi di pensare e sentire noi stessi e gli altri, appresi a partire da queste prime relazioni significative.
A volte si tratta di un bagaglio leggero e funzionale, se le nostre relazioni sono state per la maggior parte gratificanti e di qualità. A volte è un bagaglio davvero pesante che non consente di affrontare la vita e le sue varie vicissitudini in modo adeguato, se le nostre prime relazioni sono state caotiche, maltrattanti, controllanti, se abbiamo vissuto l’abbandono, e traumi di varia natura. Ad esempio :Si inizia andando a dormire con i genitori che strillano , litigano , piangono , si picchiano . Poi se si separano e con i rispettivi nuovi partner litigano e parlano male dei rispettivi ex difronte a bimbi , la situazione si aggrava . Poi uno dei tuoi genitori ,quando sei ancora piccolo, ti porta a fare dei lunghi viaggi e senti il senso di abbandono . E così per anni fino a che crescendo ti accorgi che stai vivendo troppe emozioni e che questo può trasformarsi in qualcosa per cui arrabbiarsi, preoccuparsi, spaventarsi, intristirsi, deprimersi, vergognarsi . . . in una sorta di assuefazione ad uno o più “modelli emozionali”, vere “abitudini” negative e distruttive che controllano e dirigono pensieri e comportamenti .
Quindi questi atteggiamenti si ripetono e si consolidano ad esempio nel maltrattamento sugli animali , la rabbia , il narcisismo patologico , nella mancanza di compassione .
La sofferenza diventa qualcosa che dà piacere, perché porterà un qualche genere di sollievo al corpo, ed anche se per la mente non è piacevole, il corpo viene nutrito dalla chimica di cui ha bisogno. Non è diverso quando smettiamo di fumare, di bere alcool o di mangiare cioccolato. In realtà accade che ne vogliamo addirittura di più.
Per disintossicarsi dalle Tossine Emozionali, quindi, occorre “cambiare dieta” alle nostre cellule, fornendo loro un “nuovo” ambiente emozionale di cui cibarsi; nella loro costante duplicazione, le “vecchie” cellule creeranno “nuove” cellule adattate e specializzate a “nutrirsi” di questa nuova linfa (felicità, gioia, amore, entusiasmo). 
Uno dei modi piacevoli e naturale per creare il miglior “ambiente emozionale” possibile è praticare la respirazione circolare e consapevole. E’ provato che la respirazione è estremamente efficace e può produrre sostanziali cambiamenti nella quantità e nella qualità dei neuropeptidi rilasciati dal midollo spinale allungato in tutto il liquido cerebrospinale, ristabilendo l’omeostasi e l’equilibrio nel corpo.
Respirando è possibile rompere gli schemi comportamentali ripetitivi e quindi evitare che vengano trasmessi alle generazioni successive .
È da tenere in considerazione che in una donna incinta di un bambina sono in formazione gli ovuli della bambina stessa e quindi in quel caso e in quel lasso di tempo l'ambiente emozionale della nonna influisce sui nipoti .


Felix D'Arpini

domenica 24 maggio 2015

Palmira come il Midwest... I califfi son tra noi!



Mentre i sicari del coacervo satanico Usa-Golfo-Turchia-Israele, vengono lanciati contro il sito millenario romano di Palmira, per sradicare, come in Iraq, oltre alle vite, la memoria storica, la coscienza collettiva e, dunque, l’identità e la consapevolezza di sé, dei popoli arabi organizzati in Stati, i cialtroni  si muovono ancora una volta, grottesche caricature di pretoriani imperiali, alla riconquista, pro domo eium, della Libia.

L’operazione jihadisti trogloditi e mozzateste viene avviata dalla Cia negli anni ’70, inviando alle madrasse islamiche di Afghanistan e Pakistan testi finto-islamisti che sollecitano alla guerra santa, alle stragi di infedeli e gli forniscono indicazioni su come allestire massacri di infedeli. Roba che nessun musulmano, tantomeno Saladino, si era mai sognato. Si trattava di rovesciare il legittimo governo comunista di Najibullah (poi impiccato a un lampione) che contro questa canea di barbari aveva legittimamente chiesto l’aiuto dell’URSS. 

Dal successo dell’operazione si è tratto l’incentivo di estenderla a tutti gli Stati nazionali arabi con il risultato, sotto gli occhi di tutti gli dei antichi che l’avevano ispirata, della distruzione totale dell’Iraq, della Libia, della Siria, della Somalia e  dello Yemen e con l’apertura del nuovo fronte euro-asiatico in Ucraina e in altri paesi, islamici o meno, della Federazione russa.
Finanziato da Washington e dai satrapi alleati, addestrato dagli istruttori Usa e dai  loro lanzichenecchi turchi e giordani, il coacervo mercenario Al Qaida-Al Nusra-Isis, è impegnato ora a obliterare questi paesi nel più profondo della loro essenza, polverizzandone l’anima e il corpo da Niniveh a Hatra, da Mosul a Palmira. Per i  quali siti della migliore storia umana qualche ingenuo si era immaginato un impegno universale a proteggere e perpetuare la civiltà, al limite con i caschi blù dell’ONU. Figuriamoci, dopo aver tanto brigato per cancellare varie civilizzazioni dalla faccia del pianeta, a forza di missili, TTIP, cibo tossico, malattie indotte e cellulari, sarebbe stato darsi la zappa sui piedi.


Si congiungono nell’intento le barbarie dei due Stati supercriminali, Usa e Israele, frustrati da un passato di civiltà di cui sono privi, e il feroce oscurantismo di dittature dinastiche in ansia per la collera dei propri popoli. Si noti il parallelismo tra l’apocalisse scatenata contro i paesi del Sud del mondo e, la strategia imperialista, iniziata con il Piano Marshall e la Nato e culminata con l’Unione Europea, che ora si completa con TTIP e TISA (Trattati di libero scambio Usa-UE), con i quali si sostituisce allo Stato di diritto lo Stato, o Non-Stato, del mercato. Cioè delle multinazionali della sopraffazione armata ed economica che farà di un insieme di non-più Stati, sotto il dominio tirannico delle èlites transnazionali nominate dalla Cupola e intrecciate alla criminalità organizzata, l’appendice coloniale dell’impero a guida Usraele. 

Un duo che, grazie alla truffa della “crisi”, esibisce oggi la più grande diseguaglianza sociale dai tempi degli schiavi nei campi di cotone e nelle filande di Manchester. Seguita a ruota dall’Italia del capobastone Renzi.