venerdì 24 aprile 2015

“perché viviamo e moriamo?”




È facile reperire veleni legali di vario genere, difficile rieducare il proprio istinto. Il primo curandero che possiamo interpellare è in noi. Memorie di dottori che ti odoravano, palpavano, interrogavano. Che appunto conoscevano la storia della tua famiglia, le tendenze innate. Memorie di persone che ascoltavano le piante , che osservavano alcuni tipi di piante cresce sempre più vicino a certi tipi di malati, come per volersi offrire. 

Il primo veleno che troviamo è in noi e in questa società dove la confusione domina è difficile stare al ascolto del veleno , è difficile porre la propria attenzione sul veleno e trasformarlo in medicina . Il tabacco era considerato sacro, cibo dello spirito ora ci scrivono sopra che uccide. La canapa cibo di Shiva, il sanpedro il pene di dio e volendo continuare la lista diverrebbe un libro con tutte le piante, animali, composti già esistenti. Questi rimedi naturali sono stati messi sotto accusa dalle case farmaceutiche e in alcuni luoghi estirpati alle culture di appartenenza e dimenticati. Alcune di queste medicine neutrali hanno curato casi gravi di varie malattie. A volte semplicemente accompagnano lo spirito al "passaggio" a volte hanno ucciso, ma, in ogni caso, hanno agito nella natura delle cose e senza speculazioni o distruzioni di ecosistemi interi per la "ricerca" o nella speranza di salvare delle vite umane. 

È risaputo che Molecole, sementi, energia, armamenti e gestione delle acque dolci sono in mano a poche lobby di potere . Forse loro sono più consapevoli di noi, più "illuminati", e per questo decidono cose che a noi "sembrano "giuste o sbagliate. FORSE ! O forse sono solo delle persone che devono comprendere l ecologia in una maniera più profonda come molti politici, scienziati, genitori (come tutti). Non è importante, ma è importante ricercare sempre nuove strade rimanendo elastici e creativi. Ci sono molti buoni medici, infermieri, dottori, sciamani, naturopati, ayurvedici, psichiatri ma la società e un po' disorganizzata. 

Sta a noi mantenere l'attenzione al presente. Sempre costruttivi sono i cerchi di medicina.

Felix D'Arpini

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