martedì 3 marzo 2015

Stare a Spilamberto per parlare di Treia



Caro Paolo,  nel pomeriggio ero in ufficio a rimuginare sui miei compiti di lavoro, a contare le unità aziendali e a sommare i tempi, quando ha suonato il telefono, era il mio capo che mi chiedeva di andare in ufficio a concordare le stesse cose.

Sono andata di volata (20 minuti) ed ho trovato un bel gruppetto di colleghi e colleghe, tutti stipati nell'ufficio del capo e tutti assieme abbiamo fatto un po' di spostamenti un po' in più un po' in meno e poi si vedrà. Così mi piace.

A mezzogiorno c'era un festino, ma io me ne ero dimenticata. C'erano un po' di avanzi così mi sono rimpinzata con una merendina a base di dolcetti fatti in casa (ma perché a me non vengono mai così buoni?) e me ne sono anche messi alcuni in un tovagliolo di carta per la mia Viola.

Tornando indietro da Marano dato che avevo delle bottiglie da succo di frutta o da conserva che sbatacchiavano da alcuni giorni in macchina, mi sono fermata da Maria per scaricarle. Arrivo lì e scarico, non vedo lei così me ne stavo per andare, poi l'ho vista sul trattore con un carico di fascine di legna. Si è fermata così abbiamo scambiato alcune parole. Mi ha fatto vedere il suo bel gatto Celestino operato da poco. Era tornato a casa dopo alcuni giorni di assenza magro magro e quel che è peggio con un orecchio a brandelli,mezzo in cancrena. Amputato. Certo ora non è una bellezza, ma la ferita guarirà e ricrescerà il pelo. Il veterinario e Maria hanno concordato già che c'erano di "amputarlo" anche in un' altra zona del corpo, sotto la coda (che infatti era tosata. Il gattone è affamato e voglioso di coccole ed io gli ho fatto un po' di carezze.

Poi abbiamo parlato di Te, di quel che scrivi su Treia, le ho raccontato che durante queste primarie hai avuto modo di parlare con diverse persone, tra cui con una rappresentante di una lista civica che si era presentata alle ultime elezioni amministrative e che ti stai inserendo bene (per me) nel tessuto treiese e che come lei sa anche a me piacerebbe venire a vivere lì, con te. Lei ha detto che siamo preziosi e che le dispiacerà un po' quando saremo via. Il le ho detto che LEI è preziosa e che le vogliamo bene e che per quel che riguarda me, quando mi affeziono ad una persona è per la vita e che ci saremo sempre, anche quando saremo là, sempre. 

Sono cose che si dicono, certo, poi nella pratica ci sono le distanze. Anche quando me ne sono andata da Bologna, per me le Amiche restavano e restano le Amiche, anche se non ci si vede e non ci si sente quanto avrei pensato. Grazie di esistere, Maria!

Caterina Regazzi

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