domenica 18 gennaio 2015
...la terra dei cachi, esiste!
..cammino per la citta, davanti ai bar ci sono sempre tantissimi ragazzi, ho
sentito dire che sono milioni senza arte ne parte, nel senso che non hanno
studiato non studiano e non imparano un lavoro. nella citta ce'
così tanto da fare soprattutto nelle periferie urbane, manutenzione strade
giardini orti assistenza anziani malati.. stanno sempre con il
cellulare in mano la birra e la canna, almeno prima ci bastavano le mani
adesso ce ne vogliono tre! tempo fa ho visto uno scketh psicocibernetico in
televisione che mi ha lasciato veramente a bocca aperta, elio cantante delle
storie tese durante l esecuzione della canzone la terra dei cachi al festival di
sanremo tiene il microfono con una mano, gesticolando normalmente con l altra;
all improvviso dalla giacca tira fuori una terza mano con cui prende in
mano il microfono, provocando uno sfasamento spazio temporale
nella mente di milioni di telespettatori...
arrivo in una scuola della periferia urbana di pescara. vado a parlare con le
maestre per un progetto di educazione ambientale che riguarda non tanto il
fatto di fare un orto ma sulla creazione a scuola di un banco o meglio di una credenza
dei semi da tramandare nel tempo. entro in una stanza e ci sono tutte le
maestre schierate sedute dietro le cattedre attorno a me tipo esame. attenzione
ed ascolto zero! sembrano prese e perse da tutt'altro mentre parlo di ecotipi
semi antichi scambio dei semi agricoltori custodi alimentazione naturale, temo
che non sappiano neanche di cosa stia parlando! allora per creare attenzione
indico il mio amico che mi accompagna e dico lui si chiama kunta kinte e fa a
parte dell associazione radici. con la forza della cultura popolare televisiva
riesco finalmente a catturare la loro attenzione! continuo e dico indicando un
altro amico: si! lui e'il cugino, lavora in campagna, si chiam Kunta Dine, l
altro cugino che oggi non e' potuto venire, lavora all ENEL, si chiama Kunta
Tore e poi ci sarei io, che dico sempre un sacco di sciocchezze e mi chiamo kitta
Kunte!
loro impazzite di gioia ridendo: siii! adesso le mettiamo subito su uotts ap!
a questo punto mi alzo in piedi mi avvicino e tirando fuori dalla tasca di
pantaloni un pugno di semi antichi di mais robiglio e ceci inizio a spiegare di
semiantichi, differenza di colori forme, significato saperi e conoscenze. loro
stupite fanno: ma vi rendete conto va in giro con i semi in tasca...!
oggi mi sento particolarmente cattivo non tanto per il tempo metereologico,
leggera pioggerellina che mi piace pure, ma per il fatto che mi sento stanco
di lottare contro i mulini a vento almeno riuscissi a lavorare... con i
mulini a vento, già sarebbe una grande impresa!
questo e' tutto, almeno per oggi!
dalla terra dei cachi!
un saluto a tutti voi, sebastian
Caro Sebastian, sei un eroe dei nostri tempi! Complimenti, ma non mollare! Siamo in tanti, solo che alla televisione non lo dicono... Sono reduce dal Mandillo dei semi di Ronco Scrivia. Ero a casa, finalmente, in mezzo a persone con le tasche piene di semi, marze da regalare per i futuri innesti. Non circolano soldi, devi barattare. Ho visto pochissimi bambini e pochi giovani, ma quelli che c'erano avevano le idee molto chiare! Voglio far parte della repubblica dei Cachi, come devo fare? Grazie, grazie della tua testimonianza che condivido su FB! Non ti stancare!
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