Il 4 settembre 2014, giovedì, il giorno sacro
al Maestro, la mia adorata Caterina se ne torna a Spilamberto. Mi
lascia solo solo qui a Treia. Questo sarà per me un
bell'insegnamento. Non dobbiamo mai assuefarci a nulla. Però, dal
punto di vista umano, la differenza fra esserci e non esserci si farà
sentire. Ieri, ultimo giorno assieme a Treia, la nostra gentile
con-direttrice del Giornaletto ha provveduto a compiere qualche
ultima azione informativa, come ad esempio andare a fotografare lo
stato dei lavori dove c'è stato il crollo delle mura (sulla
circonvallazione) che tanti disagi ha causato al traffico
automobilistico, rimasto interrotto da diversi mesi. Inoltre ieri,
per non farmi mancare la luce visto che mi mancherà il suo calore,
Caterina ha fatto venire gli elettricisti a casa per sistemare vari
guasti ed implementare l'illuminazione della sala di meditazione. Ora
ci si vede bene anche “al buio”. Abbiamo anche iniziato a fare
la cernita e la raccolta di articoli e testi su Treia, scritti dal
2010 ad oggi, da inserire nel nuovo libro che si chiamerà “Treia:
giorno per giorno – Cronache, aneddoti e storie di vita paesana”, il libro verrà presentato a Treia il 25 aprile 2015, durante la prossima Festa dei Precursori del Circolo Vegetariano VV.TT.
Caterina aggiunge: “Stamattina mentre Paolo presiedeva al lavoro degli
elettricisti in casa, ho voluto portare Magò a fare due passi.
Ultimamente siamo stati poco a casa e inoltre recentemente ha
piovuto, per cui lei spesso se ne è rimasta pazientemente in casa.
Ho colto l'occasione per fare un giro a vedere se i lavori per il
ripristino della parte di mura crollate avanzavano, ma mi pare che
siamo sempre allo stesso punto. Sarebbe un lavoro da fare con una
certa celerità; infatti come già segnalato da altri, uscire dal
paese è diventato alquanto complicato e soprattutto per andare in
certe direzioni, si raddoppia o si triplica il percorso (se uno trova
la strada). Provare per credere.
Già che ero da quelle
parti sono andata a dare un'occhiata al vecchio lavatoio; da qui
partono stradine che si insinuano nella campagna e che spesso abbiamo
percorso con Sonia Baldoni, la Sibilla delle Erbe, durante i suoi
percorsi di riconoscimento con raccolta di erbe e bacche spontanee.
La zona è veramente molto ricca di erbe le più varie, commestibili
e non, officinali, tossiche e quant'altro, un vero laboratorio di
erboristeria. Purtroppo però il vecchio lavatoio è in stato di
abbandono: non dico di ripristinarlo nell'uso, ma almeno andrebbe
valorizzato con una buona pulizia. Ad esempio si potrebbe anche coinvolgere la
popolazione in quest'opera (e non solo in questa): organizzando una
giornata -come è stato fatto anche a Spilamberto, mio paese di residenza- in cui il Comune si
è faccia promotore di "Puliamo Treia", magari da organizzarsi entro settembre prima che il tempo peggiori!
A Spilamberto i volontari
non sono stati molti (tra gli altri c'ero anch'io e c'era anche il
futuro sindaco) ma forse a Treia potrebbero essercene di più. L'importante è che vi partecipi anche il sindaco, Franco Capponi, per dare il buon esempio, dandoci appuntamento davanti al Comune. L'amministrazione dovrebbe fornire sacchi per la raccolta
differenziata dei rifiuti e pinze per prenderli. La pulizia fatta in questo modo conviviale e "volontario" risulterà educativa e divertente, infatti si sa che fare delle cose insieme
quando si condivide uno scopo utile alla collettività è molto
aggregante.
Potrebbe essere l'inizio di una collaborazione più
concreta e fattiva tra cittadini di Treia e l'amministrazione...”
Paolo D'Arpini e Caterina Regazzi
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Servizio fotografico su Treia di Caterina Regazzi:
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