sabato 23 agosto 2014

19 ottobre 2014 marcia Perugia-Assisi contro la Terza guerra mondiale



Contro la Terza guerra mondiale organizziamo insieme una grande marcia Perugia-Assisi. Dopo la lezione di Papa Francesco e' il tempo della responsabilita' e dell'impegno di ognuno di noi.

Domenica 19 ottobre 2014 marcia Perugia-Assisi contro la Terza guerra mondiale.

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Una grande, grandissima, marcia per la pace. Da Perugia ad Assisi. Nei luoghi che piu' di ogni altro hanno dato forza e voce alla domanda popolare di pace e di giustizia, di disarmo e nonviolenza. E' questa la prima cosa concreta che forse possiamo fare coralmente contro la Terza guerra mondiale in corso. Papa Francesco non poteva scegliere un'espressione piu' efficace per descrivere lo stato del mondo in cui viviamo. E ora che nessuno puo' piu' sminuire la tragica realta' delle cose, dobbiamo fare i conti con le nostre responsabilita'.

Di fronte alle ipocrisie e alla debolezza della politica, all'inazione e alle complicita' di coloro che avrebbero la responsabilita' di agire, davanti alla profonda crisi delle istituzioni e della democrazia a cui ci siamo sempre appellati, dobbiamo sentirci tutti piu' coinvolti e corresponsabili. Il pericolo che avanza sul piano mondiale e' grande e nessuno sara' in grado di proteggerci se, noi per primi, non sapremo costruire una politica davvero nuova: una politica di pace.

Papa Francesco ha evocato un mondo in guerra dove si commettono le piu' spaventose crudelta' contro bambini, donne, uomini e intere popolazioni. Ha sollecitato l'intervento immediato della tanto bistrattata Organizzazione delle Nazioni Unite, ha ricordato il dovere della comunita' internazionale di proteggere i piu' vulnerabili, ha messo all'indice l'interventismo armato di questo o quel governo che pretende di fare da solo per i propri interessi, ha condannato ancora una volta il disastroso metodo della guerra e dei bombardamenti ma ha anche messo in gioco se' stesso: ha detto "sono disponibile ad andare in Iraq". Ed e' stata un'altra, l'ennesima, grande lezione, religiosa e laica, umana e politica di responsabilita'.

Di questa lezione dobbiamo far tesoro tutti ma perche' non sia solo un auspicio dobbiamo cominciare noi. Questo e' il tempo in cui ciascuno deve mettersi in gioco. Ci sono mille modi per farlo. Ma poi c'e' un giorno, il prossimo 19 ottobre, in cui possiamo fare una cosa tutti insieme. Unire le nostre voci, le nostre facce, le nostre gambe, le nostre preoccupazioni, denunce, domande, proposte e speranze e dare corpo ad una grande manifestazione di pace.
A questo possiamo dedicare i 60 giorni che ci separano dal prossimo 19 ottobre. A diffondere l'invito, via internet, di citta' in citta', scuola per scuola, casa per casa. Perche' ciascuno possa scegliere di esserci in prima persona. Molti hanno gia' aderito e si stanno impegnando ad organizzare la partecipazione, i pullman, il viaggio. Ma molto di piu' si potra' ottenere se ciascuno decidera' di fare la propria parte mettendo a frutto le proprie capacita' e competenze. Contro tutte le guerre visibili e invisibili, quelle combattute con le armi e quelle che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanto distruttivi di vite umane.

Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia Perugia-Assisi

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