Confesso, ho origini ebraiche...
E spero che quello che dico possa servire a qualcosa di più che gli slogan degli ultra-ortodossi che circolano... rimbalzati con l'ignoranza di chi non sa che tipo di integralismo li muove, la stessa ignoranza che usa le parole "ebreo" e "israeliano" indifferentemente come sinonimi...
Possa servire a dire che esistono parti del polimorfo "ebraismo" che non si appellano a precetti, a dogmi, a rivelazioni divine; che non hanno bisogno di studiare il pentateuco per sapere da che parte stare... che non strumentalizzano la shoah, le passate persecuzioni e lo sterminio dei propri famigliari; che non abboccano alla sordida macchina della menzogna e della paura costruita dal regime israeliano con la complicità internazionale...
Sì, c'è gente comune di origine ebraica che guarda in faccia l'orrore e l'assurdità; che vede la differenza tra difesa e aggressione; che sa riconoscere l'annessione, la segregazione, la dismisura, lo scempio e la follia...
C'è gente libera di origine ebraica a cui basta solo il proprio senso di umanità, di pietà e di giustizia; gente a cui basta una sana lucidità per lanciare il proprio cuore spaccato in quattro oltre quei recinti, tra i bambini gazawi.
Siamo pochi?... da quando in qua le minoranze sono niente?
Rebecca Rovoletto
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Commento di Eliana Caramelli: "Cara Rebecca, ti ringrazio per queste parole!
Infatti, purtroppo, su questa "ambiguità" si gioca tanto. Da entrambi
i lati. Non si può infatti negare che Israele sia uno Stato fondato
sulla religione (ebraica in questo caso). Dobbiamo ricordare che
l'avvio di operazioni di guerra, come la tristemente famosa "Piombo
fuso", sia stato dato dai rabbini. Allora, per uscire da questa
ambiguità, tutte le persone di origine ebraica, per quanto minoranza
come dici, che dissentono da Israele e dall'assurda guerra che sta
devastando da decenni la Palestina, dovrebbero dirlo in modo più forte
e più chiaro, prendere le distanze apertamente ed essere in prima
linea per fermare queste atrocità. Questo sarebbe davvero un gran
segnale!"
Replica di Rebecca Rovoletto: "Grazie Eliana per darmi modo di dire anche qualcos'altro e scusa se dissento. Questo non è certo il luogo adatto, magari ne riparliamo di persona... magari quando questo inferno sarà finito e mi sentirò meno lacerata...
Certo, quando sono in atto aggressioni di questa portata, la priorità è insorgere e almeno farsi sentire contro questa nefandezza. E i segnali piccoli non sono di poco valore... mi premeva far sentire una voce fuori dai cori e il fatto che ci siano state così poche condivisioni la dice lunga sulla "nostra" tifoseria.
Quello che non si capisce è la complessità interna all'ebraismo (e non parlo di Israele), una questione che nessuno a digiuno dal di fuori può capire né, ahimé, ha interesse a capire. Israele non è uno stato fondato sulla religione, così come il sionismo reale non è di matrice religiosa, semplicemente perché l'ebraismo è ben altro che una "semplice" religione. Tutt'altra storia è usare gli aspetti religiosi e l'appartenenza culturale per creare consenso e fare guerre e affari. Quest'idea dello stato nazional-confessionale fa parte della propaganda anti-ebraica, da qualsiasi parte venga (in special modo quando viene da parte israeliana o ultra-ortodossa) ed è frutto di non conoscenza o di manipolazione o di ottusità. E dire che l'avvio di Piombo Fuso è stato dato da generici "rabbini" è un riduzionismo pericoloso...
Non bastano le considerazioni di buon senso, né ragionare con i "nostri" schemi, né ci sono facili ricette per dare espressione a un dissenso interno a quel contesto.
Per darti una vaga idea (so di usare una metafora forte), è come se ti accorgessi un giorno che tuo padre ha stuprato tua sorella: che cosa ti si muoverebbe dentro? Quanto coraggio e quanta forza e quanto tempo ti ci vorrebbero per ammettere, affrontare e denunciare apertamente una tale mostruosità? Per non cercare ad ogni costo giustificazioni? Per guardare in faccia tua madre e chiederle "come potevi non sapere"? Per guardarti allo specchio e dirti "come ho potuto non accorgermene"? Per affrontare il biasimo dei tuoi parenti, amici e vicini, della tua comunità, che non crede a te, ma alla bella immagine della buona famiglia? E come affronteresti quel mostro del quale ti fidavi, dal quale ti sentivi amata e protetta?
Ecco, non so se ho reso l'idea...
Sono questioni che viaggiano molto in profondità e dalla superficie non si possono vedere. Sta a ciacuno di noi provare a risalire dagli abissi e sta a ciascuno di noi tendere una mano ai naufraghi."
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Intervento commento di Anthony Ceresa:
Carissime Rebecca e Eliana, mi rivolgo ad entrambe nell’intento di alleviare il dolore che assale quando si leggono scritti destinati ad influenzare l’opinione pubblica alla ricerca di sostenitori per l’una o l’altra parte in conflitto di interessi.
Purtroppo la guerra in corso in Palestina non è una questione di appartenenza ad una ideologia Ebraica o Islamica, le ragioni hanno cause più profonde e si intrecciano con la Geopolitica Occidentale e Medio Orientale, in parte anche Cristiana, per limitare gli equilibri di sviluppo e difesa di due popoli formati da minoranze, gli Ebrei da una parte e i Nomadi Arabi dall’altra, oltre agli interessi sul controllo dei luoghi Santi da parte Occidentale e della supremazia militare in una zona disastrata ideologicamente che mira alla conquista del potere perduto da ex Regni e Imperi confinanti.
Mi ricordo quando da bambino nelle scuole Religiose correva voce che gli Ebrei erano destinati a vagare a vita e che non avrebbero mai avuto una Patria come castigo Divino, per aver Crocifisso assieme ai Romani il figlio di Dio Gesù Cristo. I Romani si defilarono dalle accuse lavandosi le mani, benché la Crocifissione fu ordinata dai Sommi Sacerdoti ma eseguita dai Soldati Romani, e più tardi dopo circa cento anni, per paura di scomuniche e maledizioni Cristiane, l’Imperatore Costantino diede il suo appoggio con favorevoli concessioni allo Stato Vaticano il quale raggiunse il Potere indemoniato allargando i confini. (Leggi la Storia dello Stato Vaticano).
Premetto che la Palestina non è mai stata uno Stato, ma considerata zona di confine appartenente all’Egitto, confinante con la Giordania, la Siria e il Libano, una zona di passaggio obbligato con continui gravi disordini di ordine pubblico che richiesero l’intervento degli Inglesi su mandato internazionale a far data dal 1916/1948.
Quando l’ONU approvò la concessione di una parte insignificante della Palestina agli Ebrei, cacciati da quasi tutto il mondo in seguito alla seconda guerra mondiale, originata dalle pazzie di conquista di Hitler e Mussolini, il mondo libero optò per la ricomposizione del Popolo di Israele che ha origini e civiltà molto antiche, le quali risalgono ad Abramo, Noé, Mosé e successori. (Leggi la Bibbia).
Con l’afflusso di immigrati Ebrei verso la Palestina, provenienti da tutto il mondo, gli Stati Arabi confinanti, organizzarono migrazioni interne a formare campi di profughi composti maggiormente da disoccupati dei quattro Stati, con Nomadi provenienti dall’interno dei territori confinanti, nell’intento di equilibrare lo sviluppo della Palestina da parte di Israele, di cui gli Israeliti sono di varie origini, anche Arabe.
Gli Ebrei spesero molti soldi nel sviluppare un territorio semi deserto, ad eccezione dei luoghi Santi reclamati dalle tre Religioni più importanti.
Il flusso di Ebrei verso la Palestina diede origine a continui crimini, interminabili guerre e guerriglie che obbligarono Israele a formare il proprio Stato in virtù delle proprie difese, come del resto ogni Religione ha il proprio Stato e la propria bandiera.
A mio avviso, per arrivare ad una pace definitiva nella zona, bisognerebbe eliminare tutti i campi profughi ai confini dei tre Stati, creati esclusivamente per mantenere lo scompiglio finanziato da parte degli altri Paesi Arabi sempre in conflitto interno, sovvenzionati da forti capitali provenienti dai PetroDollari.
Se facciamo due conti anche usando i bottoni, i Cristiani fremono per lo sviluppo di Israele che fu la Religione Monoteista Originale senza scandali, dove ognuno di noi senza saperlo ha lontane origini Ebree, gli Americani e il Mondo pagano il Petrolio e forniscono armi, mentre Israele sorretto dall’Occidente cresce affermandosi come importante punto strategico di controllo nel cuore del mondo Arabo, incapaci di vivere in pace fra loro.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno capito come comportarsi e con la momentanea ricchezza minerale, mirano allo sviluppo dei rispettivi Paesi, mentre Iraq, Iran, Siria e l’Estremismo Arabo capitanato dal Pakistan, Afganistan, e Arabia Saudita continuano a seminare disordini nella zona.
Tirate le somme e contate quanti bottoni vi sono rimasti, per convincervi che le lacrime versate sono tutte invane. Dimenticavo di confermare che sono un cittadino del mondo libero e non sono Ebreo.
Se può esservi di aiuto, mi preoccuperei maggiormente del nostro Paese che versa in una situazione peggiore di Israele / Palestina, dove i morti per suicidio (3289 soltanto nel 2009 -TGCOM24) con (380,000 Imprese che hanno chiuso soltanto nel 2012 – UnionCamere) e dove le soluzioni per una ripresa sono tutte utopiche a causa di un Totalitarismo Politico definito Democrazia, che ha generato tante rivendicazioni interne ed Estere, finalizzate ad ingrassare esclusivamente la Casta di Governo.
Anthony Ceresa.
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