mercoledì 11 giugno 2014

Per una Nuova Europa dei Popoli, comunità di pace



Al Presidente Giorgio Napolitano
al Premier Matteo Renzi
al Ministro Federica Mogherini

Urge riprendere la costruzione dell’Europa

Il successo del PD e del Governo Renzi alle ultime elezioni europee e l’imminente semestre
di Presidenza italiana dell’Unione, questo nuovo prestigio e compito che l’Italia assume,
deve portare a compiere passi decisivi per l’Unione stessa.

Anzitutto superare lo stallo che si è prodotto dopo il negativo referendum francese e olandese sulla Costituzione. Nel 2005, quasi dieci anni d’inerzia. Perché poi? Perché due soli paesi dovevano bloccare tutto? l’unanimità, bene. Si doveva chiedere a Francia ed Olanda quali fossero le loro riserve ed emendare il testo. Del resto, che cosa veramente sapevano il popolo francese ed olandese di quel testo? 

Perciò tre passi urgenti si presentano:
1. Riprendere il processo. Riprendere il testo della Costituzione, emendarlo in base alle proposte di tutti, approvarlo.
2. Creare lo Stato dell’Unione, la Federazione di Stati sovrani  che cedono una parte dei loro diritti, quelli appunto fissati nella Costituzione.
3. Con la Federazione un vero Parlamento organo della legge, un vero Governo come suoesecutivo,
una vera Magistratura europea.
Un processo che richiederà tempo, ma ciò che importa è iniziarlo.

Bando agl’individualismi e sciovinismi degli Stati maggiori.
Bando al dentro e fuori dell’Inghilterra, alle sue pretese di superiorità.

L’Unione Europea è un fatto troppo importante per l’Umanità intera.
Crea una Comunità di pace, come già in questi anni. Che però non deve partecipare alle guerre degli altri, come ha fatto; e deve avviare un disarmo universale, a cominciare dal nucleare.
Comunità di giustizia e di benessere, tutta da costruire.
Con oltre 500 milioni di abitanti, con un patrimonio di cultura, di creatività, di produzione incomparabile.
Comunità che può equilibrare la situazione dell’umanità interacompensando il liberismo USA con una vera gestione collettiva dell’economia; elidendo ogni egemonia.

                                                                     Prof. Arrigo Colombo

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