giovedì 19 dicembre 2013

UE - Grazie ad Andrea Zanoni è stato rintuzzato un nuovo attacco OGM

Ante Scriptum
Complimenti all'On. Zanoni per l'ottimo lavoro. Come vedete il Parlamento UE, in procedimento di Codecisione, può fermare gli arbìtri della Commissione europea sugli OGM... basta volerlo e motivarlo adeguatamente.  Ora tocca agli Stati membri fare la loro parte come richiesto dall'On. Zanoni (Giuseppe Altieri)

La Commissione Ambiente del PE boccia la Commissione europea sul nuovo mais OGM 1507 Pioneer

Martedì 17 dicembre 2013, la Commissione ENVI (Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza Alimentare)  ha approvato con 34 voti a favore, 15 contrari e un astenuto l’obiezione alla proposta di autorizzazione del mais OGM della Pioneer 1507 (lo Zea mays L. linea 1507) della Commissione europea. Hanno votato a favore dell’obiezione i Socialisti Democratici, i Verdi, i liberali Democratici. Il voto contrario, invece, è arrivato dai Popolari e dai Conservatori.
L’obiezione era stata presentata dall’europarlamentare Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare, insieme a Satu Hassi (finlandese, verde), Bart Staes (belga, verde), Anne Delvaux (belga, popolare), Karin Kadenbach (austriaca, socialista democratica), Corinne Lepage (francese, liberale democratica), Kartika Liotard (olandese, sinistra unita), Sirpa Pietikainen (finlandese, popolare), Dagmar Roth-Berendt (tedesca, socialista democratica).
Ora il documento della Commissione ENVI sarà sottoposto al voto del Parlamento europeo tra il 14 e il 16 gennaio 2014. 
«Il voto di ieri è stato una grande soddisfazione anche perché sono stato tra i 9 proponenti  dell’obiezione su un totale di 766 europarlamentari. Siamo riusciti a ottenere la maggioranza in Commissione Ambiente e mi auguro che il successo si ripeta in Parlamento -ha affermato Zanoni - Il voto di ieri rappresenta un primo importantissimo passo verso il blocco all’iniziativa della Commissione europea che non contiene alcun dettaglio sulla tutela di particolari ecosistemi, ambienti e aree geografiche come richiesto dall’articolo 18 e dall’articolo 19 della Direttiva 2001/18/CE»
Dopo i ben tre pareri scientifici di aggiornamento delle valutazioni e la gestione dei rischi prodotti dall’Agenzia Europea di Sicurezza Alimentare (EFSA), la Commissione ha modificato sostanzialmente la proposta originale, ad esempio per quanto riguarda le regole di etichettatura, il monitoraggio e le pratiche del piano di gestione della resistenza degli insetti, senza consentire che questa nuova proposta fosse discussa e votata dal comitato permanente prima di essere sottoposta al Consiglio dei Ministri (articolo 5 della decisione 1999/468/CE).
L’eurodeputato Zanoni è l’unico tra i 73 italiani che siedono a Bruxelles ad essersi occupato della questione OGM. «Ribadisco che l’obiettivo è quello di rimettere in discussione l’adozione a livello europeo del mais OGM 1507 della Pioneer - ha concluso Zanoni - In Europa, le posizioni sugli OGM sono troppo contrastanti e all’interno degli stessi Paesi membri il quadro normativo presenta ancora troppe lacune. Prima di proseguire a livello europeo sugli OGM bisogna assicurare dal punto di vista normativo che i Paesi contrari al transgenico come l’Italia possano tutelare i propri consumatori. Colgo anche l’occasione per spronare nuovamente il Governo italiano a regolamentare  definitivamente la questione OGM e far sentire la sua voce in Europa, dove quella dei Paesi pro OGM come la Gran Bretagna si sente forte e chiara. I decreti di divieto temporanei servono solo a rimandare la soluzione di un problema che gli italiani chiedono da ormai molto tempo e riassumibile in tre parole: NO agli OGM”».

NOTE
L'11 novembre 2013 la Commissione europea ha deciso di sottoporre al Consiglio dei ministri dell’Ue una proposta per l’autorizzazione alla coltura del mais 1507, immesso sul mercato dalla società Pioneer. Si tratta di un mais modificato in modo da produrre una tossina pesticida e da resistere a forti dosi di un erbicida, il glufosinato. Se approvato, si tratterebbe del secondo mais Ogm coltivato in Europa, a fianco del Monsanto 810.
Secondo Greenpeace, l'Agenzia Europea di Sicurezza Alimentare (EFSA) ha pubblicato diversi pareri scientifici che sottolineano il pericoloso impatto delle tossine rilasciate dal mais 1507 nei confronti di alcuni insetti come farfalle e tarme. 
Con la decisione di chiedere al Consiglio Ue di autorizzare il nuovo mais Ogm, la Commissione europea ha iniziato un vero e proprio pressing sui governi degli Stati membri perché si decidano a sbloccare l’iter di approvazione di una nuova direttiva, proposta nel 2010, che conferirebbe a ciascun Paese il diritto di vietare le coltivazioni transgeniche sul proprio territorio, anche quando sono state autorizzate a livello comunitario. Proposta finora bocciata dall’opposizione soprattutto di tre grandi Stati membri: Regno Unito, Germania e Francia.

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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