martedì 24 settembre 2013

Proposte di moneta alternativa - Partecipazione e decentramento della carta di credito


Salviamo dalle banche centrali quel che resta della nostra economia 

Rispetto alla moneta complementare pochi hanno capito che tutti noi la usiamo già da molto tempo ed è lo strumento di pagamento più usato e cioè questa moneta complementare è LA CARTA DI CREDITO,

Basta una CARTA DI CREDITO COMUNALE (con un accordo con una carta di credito tipo carta si, pagobancomato o simili) ed un conto corrente presso una cassa di risparmio locale o banca Etica ed  i soldi rimangono in un a cassa comune, gestita da un consorzio si può aumentare la liquidità di un territorio di dieci volte e si può facilmente uscire dalla crisi, avviando in sovrappiù una Moneta Locale Speculare semiconvertibile.

Pertanto a quel punto il vero problema riguarderà un conflitto nascosto che contrappone accentratori e sussidiari, ma che  vede ancora minoritari quelli orientati ad una vero decentramento dei poteri verso nuove forme di partecipazione o governance forme di partecipazione che non si potranno realizzare senza l'affermarsi di UN CIRCUITO LOCALE DELLA MONETA (in euro) insieme ad  MONETA BUONI LOCALI  che assorba la maggior parte delle operazone e degli importi in un dato territorio.

In questa prospettiva allego due file di cui il secondo non è Nostro, ma che ci siamo limitati a portare alle giuste conseguenze organizzative ed istituzionali l'impostazione botton Up data da Mauro Magatti e dai suoi ispiratori.

SalutiOronzo Turi

Centro Studi Circolo Osservatorio
Associazione Azione Territoriale - cscosservatorio@libero.it


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Osservazioni e critiche:

Scrive Giorgio Vitali: "OCCORRE RIFLETTERE. Può darsi che questo  ORONZO stia elaborando un pensiero....COMPLEMENTARE! Può darsi che si possa giungere per queste scorciatoie alla realizzazione di quello che noi chiamiamo moneta complementare. Può darsi che si tratti anche di un INANILOGISTA (ricordiamoci di questa definizione da PLATUS, mio corregionale): INANILOGISTA DESIGNA UNA PERSONA CHE SA DIRE SOLO STUPIDAGGINI. In Italia ci troviamo dispersi in una TERRA di Nessuno dove tutti (apparentemente) hanno perduto la bussola. Un governo di mascalzoni, una classe dirigente di farabutti, una MAGISTRATURA di delinquenti. Che vuoi di più? Pertanto: le tesi vanno analizzate ed eventualmente confutate nella loro praticità... Laudetur Priapus!"


Scrive Niccolò Eusepi: "Si può essere seguaci di Priapo o di Nettuno, ma tutti dovrebbero convergere su un concetto semplice di..... sopravvivenza della specie. Perciò tutti si scaldano tanto, in questi tempi, perché è questa .. la sopravvivenza ....che è in bilico: non si tratta più di fare rivoluzioni (sanguinose e fallite). Siamo alla redde rationem, alla fine del mondo per crash ambientale (in due generazioni), alla soglia della stasi entropica finale (magari provocata pure da quei settori deviati tipo Cia/uffici speciali di militari deficienti ....che sperimentano scie chimiche, esplosioni controllate, campi magnetici metereologici etc.).
Non voglio essere troppo pessimista, ma se si analizza bene la situazione - ma per bene intendo bene ed in profondità - salvo un intervento taumaturgico e quindi un MIRACOLO, qui non si salva nulla, cioè è in pericolo seriamente la conservazione della specie e la sua eccezionale capacità di adattamento non gli servirà più a niente.
Ma fare miracoli è un arte difficile dove necessità (concordo con Giorgio) che la concordia debba regnare al di là di ogni 'pensiero' più o meno illuminato: in fondo nessuno ha gli stessi doni, l'importante è che si valorizzino."


Scrive C:C.: "Anche io . permettetemi – sono dell’opinione di Niccolò. Ho la sua stessa analisi (più o meno). E non vedo  nessuno DICO NESSUNO – tanto meno i vari ‘profeti’ o ‘masanielli’- che abbia la possibilità di raddrizzare il barcone, purtroppo. Spero di sbagliarmi, ovviamente.
…. “Ma fare miracoli è un arte difficile dove necessità (concordo con Giorgio) che la concordia debba regnare al di là di ogni 'pensiero' più o meno illuminato: in fondo nessuno ha gli stessi doni, l'importante è che si valorizzino.”…."

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