giovedì 5 settembre 2013

Lavoro e morte - Se vuoi la pace prepara la guerra ... oppure.... se vuoi la pace prepara la pace?



Noi in Italia la lezione non solo l'abbiamo  imparata ma la diamo: L'Italia è il primo fornitore europeo di armi alla Siria. Ma abbiamo in Terra nostra, anche quella del Vaticano e un Papa che grida di fare la pace e una folla di politici pronti a seguirlo: come rinunciare a tanta Pace da gridare ai Media Mondiali? A parole e a forza di Mai più. Si vis pacem, para bellum è una locuzione latina che significa "Se vuoi la pace, prepara la guerra":  L'Italia è il primo fornitore europeo di armi, prima alla Siria poi ai Paesi confinanti. Curioso   il fatto che la frase compariva sul portone d'ingresso della fabbrica Deutsche Waffen und Munitionsfabrik (DWM) a identificare i proiettili da essa prodotti col nome di "Parabellum".

Manca il lavoro e non è un caso che "Suona la campanella nelle scuole dell'Esercito" tanto che essendo il maresciallo il ruolo più ambito, ci sono 13.374 concorrenti al 16/o concorso pubblico per allievi marescialli,e solo 65 giovani (tra cui due donne) sono stati ammessi alla frequenza della Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo: 325 (di cui 53 donne) i giovani che inizieranno l'anno scolastico 2013-2014, indossando per la prima volta l'uniforme dell'Esercito nei quattro istituti militari di formazione della Forza armata...

Lo ripeto, zitta da morta... canta  (io sono stonata) Giorgio Gaber  Io se fossi Dio, anche se per fortuna io  non lo sono e non mi sento italiana ma cittadina del mondo.

Doriana Goracci




Intervento aggiunto:

Se vuoi la pace, prepara la pace tra gli uomini e col pianeta! No alla guerra in Siria - Una bandiera per ogni balcone


“Lista civica italiana – Cittadini protagonisti”  chiede al Governo italiano di essere promotore di pace e non spettatore della guerra.

Come recita la Costituzione italiana (art. 11), l'Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali. LCI invita tutti gli italiani ad esporre sui propri balconi la bandiera della Pace o un lenzuolo bianco con la scritta “No alla guerra!” e ricorda che la guerra non è solo un atto che alimenta la violenza, ma, alla luce della cronica scarsità di risorse, dell'inquinamento e del cambiamento climatico, è un atto illogico che si ritorce indistintamente contro tutta l'umanità. 

LCI chiede quindi al Governo Italiano di farsi promotore di iniziative verso la comunità internazionale per: 
1. impedire le ipotizzate azioni di guerra
2. aumentare la pressione in ambito internazionale di concerto con l'ONU per fermare la guerra civile in Siria che da mesi sta causando migliaia di vittime.
3. stroncare il commercio di armi con la Siria di cui l'Italia è capofila
4. favorire tutte le iniziative che portino a “far pace” con il pianeta diminuendo gli impatti distruttivi e il sovrasfruttamento

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