domenica 18 agosto 2013

Treia, come cambia e si trasforma un luogo....

Treia 1962 - Caterina Regazzi al centro con bambola Carlotta
Da sinistra: Gerardo, Piero, Luciano e Donello

Venerdì 16 agosto 2013, secondo giorno di permanenza a Treia per la vacanza estiva,  io e Paolo ci siamo "avventurati" per la nostra passeggiata pomeridiana sotto le mura, uscendo da porta Vallesacco e svoltando a destra. Subito siamo rimasti sgomenti per il sudiciume presente, costituito dalle solite onnipresenti ormai bottigliette di plastica e lattine e pezzi di carta di varia natura. Ma non era finita. 

Da lì si prende una strada bianca, pochissimo trafficata, lungo la quale raccogliamo pigne ed anche erbe spontanee, lasciamo libera Magò e respiriamo aria pulita, silenzio e pace. 

A Treia in verità la pace si respira un po' ovunque, ma anche se poco abitato, il centro storico, è sempre un via vai di auto, invece questa stradina è veramente fuori dalle rotte delle auto e per questo, particolarmente tranquilla e silenziosa. "E'", ma dovrei dire "era", infatti venerdì l'abbiamo trovata sbarrata con un "cancello" da lavori in corso con su attaccato un foglio di autorizzazione ai lavori... che lavori? Abbiamo by-passato lateralmente  lo sbarramento per andare a renderci conto e poco più avanti abbiamo visto che ci sono lavori di sbancamento, per ricavare piazzole (parcheggi) e una cabina in cemento che poi ci siamo ricordati dovrebbe essere la cabina per un ascensore che da questi parcheggi porterebbe i visitatori  direttamente fino al centro storico. 

Stamattina (17 agosto) poi abbiamo incontrato un treiese doc, che ci ha confermato quello che sta avvenendo dicendoci che però questo era un progetto di un'amministrazione di circa 20 anni fa, pensata per contrastare lo spopolamento del centro storico, dato che se qualche attività commerciale e/o servizio volesse aprire c'è il problema dei parcheggi per gli eventuali frequentatori, ma che forse a questo punto è anche già troppo tardi..... 

Per il momento  "sopportiamo" il deturpamento di un luogo quasi incontaminato e l'impossibilità di accedervi per le nostre passeggiate e in seguito... chissà.

Quel che ci pare strano è di non aver avuto sentore di nessuna protesta, dico nessuna, da parte di nessuna forza politica, ma sicuramente delle polemiche forse tempo fa ce ne saranno state.... spero.

Amiamo Treia, io l'ho sempre amata, nei miei 54 anni di vita e di frequentazione, recentemente ancora di più, ma purtroppo vedo che il degrado anche qui avanza. Spero che gli amministratori se ne rendano conto e ci mettano un freno : il paese non si ripopola semplicemente perché c'è un ascensore in più, ma (secondo me) conservando il verde, la pace e l'armonia. 

Caterina Regazzi

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