domenica 25 agosto 2013

Dare Avere - Secondo alcuni esiste un sistema retributivo chiamato "karma"

Karma e sangue freddo


Pare che esista un sistema retributivo spirituale che si chiama 

karma che fiscalmente esige il pagamento di ogni debito contratto nel corso delle nostre vite.
Alcuni pazienti entrano in studio confessandomi che viste le condizioni di disagi e sofferenze attuali devono aver compiuto chissà quali crimini in una vita precedente.

Possibile che esista un fisco esistenziale che memorizza tutto, ogni nostra pecca ogni nostro errore, la più veniale marachella e ci obblighi al pagamento del fio delle nostre colpe?

Non credo che  siamo sottoposti ad una  inflessibile strategia dell'Uno pronta a degradarci, umiliarci e a farci persino regredire nella scala evolutiva riproponendoci come insetti, rospi o al massimo topi. Devono esistere da qualche parte dei dissolutori e degli ammortizzatori karmici e questo è il senso della mia ricerca.

Oso pensare che l'Uno sia nettamente più intelligente e saggio di come appaia sulle prime. Voglio ritenere che la sofferenza arrecata e patita non dipenda soltanto da una agenzia  cosmica delle entrate e che il percorso evolutivo dell'uomo proceda almeno in avanti di vita in vita.

"Chi di spada ferisce, di spada perisce"
 recita la lapidaria sentenza, ma allora, il ladrone redento? Parrebbe esistere un'amnistia, direi una agibilità politica all'Uno determinata dal pentimento, dalla redenzione, dalla Fede nell'Amore.

E' proprio questo il punto che mi sembra opportuno evidenziare. L'inflessibile legge karmica puo' essere antidotata da un atto di consapevolezza, di rivelazione della Legge Unica.

Quindi anche il più spietato ladrone può' richiedere ed ottenere un indulto della pena globale.

Non ho capito se il karma segna o meno la fedina penale oltre una certa quota di evasione dal dharma. L'ipnosi regressiva è la terapia opportuna per dissolvere i debiti karmici perchè riesce a scavare nelle precedenti esistenze  svuotando i nuclei tematici profondi, liberando il prigioniero dalle sbarre che egli stesso ha forgiato.

"Alzati, la tua fede ti ha salvato"
. Questa è la frase forse piu' appropriata da affrontare un percorso di ipnosi regressiva. Occorre quindi un'alleanza terapeutica tra medico e paziente che poggi le proprie fondamenta sulla reciproca fede nella guarigione.

L'ipnosi non è dunque una terapia karmica passiva, ma richiede l'attivazione di un "credo animico", di una risonanza dei cuori tra chi cura e chi è curato per dissolvere insieme la radice della sofferenza, per deporre il macigno del karma.

Pensate esistano debiti karmici da portare sulla schiena come una grossa pietra? Ritenete che questi debiti si debbano sempre pagare tramite la sofferenza? Avete sulle spalle un macigno, una piccola pietra o un granello di sabbia? Credete che l'ipnosi regressiva possa aiutare a risolvere il karma? Avete mai pensato: " chissà cosa ho combinato in una vita precedente?".

Buona Vita Angelo Bona



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