sabato 27 luglio 2013

Vito De Russis: "Il traffico a Roma va cambiato, in meglio..."


Carissimi,
abbiamo inviato al Sindaco di Roma e al Comandante della PLM di Roma la e mail "traffico&sosta& ...... legalimagia" (testo qui sotto) con la quale l'ADP propone di ripristinare un poco di legalità: liberare l'area delle fermate dei mezzi pubblici dalla occupazione illegale effettuata con mezzi privati.
Pensiamo di riuscire a "smuovere" le acque (chete).
Cordialmente.
Vito De Russis
 
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Signor xxx,
                                    nella recente campagna elettorale è stato sostenuto l'obiettivo dell'attività amministrativa capitolina:"CAMBIAMO TUTTO".
Slogan efficace che, onestamente, nei fatti, significa capovolgere l'attuale situazione di illegalità diffusa e non perseguita, ripristinando lostato di diritto attraverso il rispetto delle vigenti regole.
(Si può, gattopardescamente, "cambiare tutto per non cambiare niente" legalizzando l'attuale illegalità;
 difficilmente  verrà percorsa tale strada.)
"CAMBIAMO TUTTO" significa azzerare gli ultimi 20 anni di lento ed inesorabile degrado.
Attualmente, il patrimonio dei romani è quello delle tre scimmie: non vedere, non sentire e non parlare; da domani, le tre scimmie "cambiano tutto": d.lgs. n. 33 del 14.3.2013 su G.U. n. 80/5.4.2013 (in vigore dal 20 aprile 2013). 
Romani, si cambia reagendo alle ingiustizie, alle illegalità, alle disuguaglianze col "normalizzare le mobilità" sulla strada, vitale bene comune; ridando - prima di tutto - la libertà dalla paura e dal bisogno di mobilità, nonchè i diritti e la dignità a quel 15% circa di persone che, attualmente, rifiutano di uscire dalle loro case.
"CAMBIAMO TUTTO" significa
far cessare e demolire l'attuale scuola che costruisce quella cultura della "illegalità diffusa" che educa alla "violenza e avarizia dell'emergenza". 
"CAMBIAMO TUTTO" significa  rendere efficiente ed efficace la vigente normativa (legalità) per costruire la cultura della "sicurezza stradale" per educare alla "convivenza civile" ed iniziare ad "uscire dalla nota emergenza" (che da ben 7 anni attende di essere presa nella dovuta seria considerazione).
Si riconoscano ai cittadini pari diritti e dignità nella libera scelta della "mobilità pedonale"; della "mobilità ciclabile"; della "mobilità TPL" e della "mobilità dei mezzi privati".  
            Che fare.
Alla illegalità diffusa, al traffico e all'emergenza di Roma contribuisce la ricerca del posto dove sostare il proprio mezzo.
Oggi è normale occupare illegalmente, col proprio mezzo, anche lo spazio riservato ai mezzi pubblici nelle oltre 8.000 fermate .
             L'Associazione Diritti dei Pedoni di Roma e del Lazio - ADP
                        PROPONE
la immediata partenza della operazione di liberazione/normalizzazione/civilizzazione di tutte le oltre 8.000 fermate dei mezzi pubblici romani.  A tal fine, viene adoperato il fermo "gratuito" dei veicoli fuorilegge per numero .."X".. giorni. Nei casi di recidiva aumenta il numero dei giorni dei fermi successivi.  Dal 4° fermo in poi - se registrato entro 30 giorni consecutivi dal primo fermo - viene aggiunta la contravvenzione.

                  NORMA TRANSITORIA
La sede di PLM sprovvista di adeguati mezzi per operare efficacemente nella citata operazione di liberazione delle fermate dall'occupazione abusiva, eleva le contravvenzioni. Tutte le somme riscosse (da queste contravvenzioni), vengono utilizzate per l'acquisto del materiale necessario a tale operazione. Tutte le operazioni tese a ripristinare lo stato di diritto sulle strade vanno messe in rete giornalmente; viene attivata una linea telefonica unica comunale; i cittadini vengono posti nelle condizioni di partecipare segnalando gli inadempimenti e le illegalità (d.lgs. n. 33 del 14.3.2013, citato).

 L'Associazione Diritti dei Pedoni di Roma e del Lazio - ADP pre-annuncia la prossima proposta: lo "spazio condiviso" ("shared space").  E' un esperimento che stà registrando un notevole successo (forte riduzione, dal 35% all'85%, di incidenti, morti e feriti) in alcuni Paesi (GB, DK, NL, B, ecc.) della UE. Sono Paesi della UE ove è consolidata la educazione alla "convivenza civile";  Paesi che risultano piazzati ai vertici nelle statistiche della UE sulla "sicurezza stradale" (pochi incidenti, morti, feriti, inquinamenti, violenza ed illegalità).

Distinti saluti.

Vito De Russis 
n.q. presidente ADP

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