lunedì 18 marzo 2013
Roma, 22 marzo 2013 - Fiaccolata in favore degli agnelli pasquali
Memento Naturae, Roma For Animals e Istinto Animale
organizzano un presidio/fiaccolata contro il sacrificio
degli agnelli, per accendere una luce di consapevolezza
nelle coscienze delle persone.
Venerdì 22 Marzo 2013 - Dalle ore 17
Piazza San Giovanni (Statua di San Francesco) - ROMA
- La manifestazione è aperta a chiunque!
- È gradito un abito scuro!
- Non sarà possibile esporre simboli, bandiere o vessilli
di nessuno, organizzatori compresi, come forma di rispetto
verso “loro” e anche verso chi vorrà essere con noi
presente!
- Ci sarà solo uno striscione non firmato da alcuna sigla
per mettere in evidenza un atteggiamento impersonale in
favore della causa
La scelta di questa fiaccolata sotto la statua di San
Francesco (“casualmente” antecedente alla scelta dello
stesso nome da parte del nuovo Papa) è motivata dal fatto
che all'interno delle religioni da sempre esistono esempi di
chiara empatia e sintonia con la natura intrinseca e segreta
degli Animali, che vanno oltre lo stato apparente di un
abito corporeo, per ricollegarsi ad un Tutto attraverso il
linguaggio dell'anima, che è universalmente valido e che
contempla tutte le forme di vita presenti in questo
Universo, animali, minerali e vegetali.
Questo sentire, deve essere soprattutto messo in evidenza
con forza oggi, nella società dell'ingordigia, del vizio e
dell'opulenza, dove spreco di vite e sfruttamento animale,
costituiscono la base portante di un meccanismo perverso in
cui l'uomo si è allontanato dalla Natura creandosi un suo
mondo artificiale.
La fiaccolata organizzata sarà per questo volutamente
silenziosa, per ricollegarsi al massacro di questi nostri
fratelli spirituali, sacrificati su tavole imbandite in nome
di un Dio divenuto troppo umano, attraverso un atteggiamento
dello spirito meditativo e facendo brillare davanti a Piazza
San Giovanni tante luci, che ci auguriamo possano illuminare
il cuore di coloro che ci osserveranno.
PRECISAZIONE NECESSARIA
Il Paragone, che farà inorridire molti benpensanti, tra la
morte di cuccioli di agnellini con bambini neonati, è
volutamente provocatorio e serve a far porre a tutti (anche
a noi certamente) un interrogativo serio, sul potere che ci
arroghiamo, forse a causa di un fraintendimento di ben
specifici Testi Sacri, nel decidere della vita o della morte
di esseri non creati da noi e facenti parte, a livelli
differenti, della stessa tela della vita in cui siamo
magicamente inseriti “ANCHE” noi, non “SOLO” noi .
L’anima del mondo respira in ogni più impercettibile
elemento e se non cambiamo il nostro modo di percepire
questa essenza in tutti le manifestazioni della vita,
riconoscendone la vibrazione vitale, guarderemo con occhi
spenti solo una “natura morta”, priva di quella luce
interiore che va ben al di là delle forme apparenti.
Non è un semplicistico riferimento ai “diritti degli
animali”, visto che già il parlare di “diritto”, è
un campo a misura troppo “nostra” e poco familiare con
chi appartiene a quella specifica dimensione, non
rispecchiando quindi la vera natura ed etologia
dell’animale così profondamente diversa da quella umana;
pertanto l’obiettivo non è “umanizzare gli animali”,
attraverso parametri estremamente labili e soggettivi, ma
farsi carico noi, dei doveri e delle responsabilità che
abbiamo a causa di una educazione mentale atta a considerare
gli altri esseri e il Creato nella sua totalità,
attraverso un orizzonte culturale e giustificativo ad uso
esclusivo di un certo homo sapiens.
Occorre trovare una soluzione che possa indurci a cambiare
il nostro stile di vita ed i nostri insostenibili modelli di
consumo.
Occorre una nuovo modo di concepire il nostro rapporto con
la Natura sottolineando le relazioni profonde e l'assoluta
interdipendenza e complementarità che universalmente è
presente e lega ogni forma di vita, dalla più
infinitesimale alla più imperscrutabile.
Riscoprire una dimensione sacra, dove se Dio è presente in
Tutto e questo Tutto è Dio, è pertanto legittimo
conferire dignità intrinseca ad ogni creatura “non
umana”, sapendo quindi riconoscere quella vibrazione e
quella sottile vicinanza che accomuna noi a tutte quelle
creature che inconsapevolmente soffrono di atroci agonie,
soprattutto quando a causarle è uno dei sette “nostri”
vizi capitali: la gola.
Riccardo Oliva
Presidente Associazione Memento Naturae
Volontari a Difesa di Ciò che è Vita!!!
MISTIFICATORI CHE AVETE ATTRIBUITO AL CARNIVORO PAPA E A FRANCESCO D'ASSISI LA DIFESA DELLA VITA DEGLI ANIMALI. NON AVETE IL CORAGGIO DI SPUTTANARE IL PAPA.
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