martedì 17 luglio 2012
Gli Animalisti Italiani e le galline ovaiole da salvare....
Il Ministero delle Politiche Agricole ha ridotto di un anno, dal 2014 al 2013, la proroga per l’adeguamento delle strutture destinate all’allevamento delle galline ovaiole a tutela del loro benessere come da Direttiva 1999/74/CE che “sarebbe” entrata in vigore il 1° gennaio 2012.
Dichiarazione di Walter Caporale, presidente Associazione “Animalisti Italiani Onlus”:
“Si apprende che alcuni giorni fa, quattro Regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna), hanno scritto al Ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania, in merito all'adeguamento delle disposizioni comunitarie relative al benessere delle galline ovaiole. Nello specifico, i relativi assessorati all'agricoltura contestavano con forza la decisione del Ministero di anticipare al 2013 i lavori di adeguamento, anziché rispettare la data precedentemente pattuita del 2014. Particolarmente determinato l'intervento dell'assessore all'agricoltura piemontese Sacchetto, il quale oltre che perorare con enfasi le difficoltà economiche degli allevatori nell'adeguarsi alle doverose modifiche delle gabbie, ha giudicato nel contempo eccessive le misure sul benessere animale imposte dalle normative europee. Questi non hanno tutt'ora metabolizzato il concetto che il ruolo da loro ricoperto è di essere al servizio dell'intera comunità, e non al solito di una o piu lobby legate all'allevamento, alla caccia o quant'altro, notoriamente serbatoio elettorale di voti, e che non è competenza sua o di altri contestare e frapporre impedimenti all'espletamento delle norme emanate dall'Unione Europea.”.
Dichiarazione di Michele Di leva, Associazione “Animalisti Italiani Onlus” Torino:
“A prescindere dalla lettera di messa in mora per la mancata attuazione della Direttiva 1999/74/CE recapitata dalla Commissione UE al Ministero della Salute nei primi mesi del 2012, si continua ad intravedere uno anomalo comportamento in assessori regionali, in primis Sacchetto della Regione Piemonte. Si auspica pertanto che la richiesta sopra evidenziata da parte di alcuni assessorati all'agricoltura vengano non soltanto ignorati ma bensì esortati a rispettare le date imposte dal ministero relativamente al benessere delle galline ovaiole. Tutto ciò, anche per evitare l'ennesimo e molto poco onorevole richiamo da parte degli organi deliberanti dell'UE”
Marialucia Santarelli
Ufficio Stampa - Comunicazione - Rapporti Istituzionali
Associazione "Animalisti Italiani Onlus"
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