sabato 26 maggio 2012

“Semina, semina: l’importante è seminare..." di Antonino Caponnetto



Questa é stata una delle letture fatte la sera dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone, in biblioteca a Spilamberto, il 23 maggio 2012, leggete che bella... (Caterina Regazzi)


“Semina, semina: l’importante è seminare
Un poco…molto… tutto…
Il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso,
perché tutto splenda intorno a te.
... Semina la tua energia, la tua speranza,
per combattere e vincere la battaglia
quando sembra perduta.
Semina il tuo coraggio,
per risollevare quello degli altri.
Semina il tuo entusiasmo,
per infiammare quello del tuo prossimo.
Semina i tuoi slanci generosi, i tuoi desideri,
la tua fiducia, la tua vita.
Semina tutto quello che c’è di bello in te,
le più piccole cose, i nonnulla.
Semina, semina e abbi fiducia:
ogni granellino arricchirà
un piccolo angolo della terra.”

Antonino Caponnetto


...............

Stralcio dell'articolo di Nando Dalla Chiesa in ricordo di Falcone e Borsellino e della strage compiuta recentemente a Brindisi: "...Fu in quel punto della transizione italiana verso qualcosa di nuovo e di incerto che decisero di fermare il suo cammino nel modo più eclatante e spaventoso. Facendo saltare l'autostrada Punta Raisi-Palermo.

Perché in Italia a ogni momento di svolta arrivano le bombe e i morti e le stragi.

Perché i poteri criminali, e la mafia in mezzo a loro, fanno politica così, da Portella della Ginestra a ieri. Fu una scena di guerra che si incise per sempre nella memoria di un popolo intero. E si trasmise alle nuove generazioni.
Che affacciandosi all'adolescenza vengono da vent'anni educate a specchiarsi nei due visi sorridenti del giudice Falcone e del suo amico Borsellino e grazie al loro esempio scelgono di stare dalla parte dell'antimafia, animando il movimento che più ha cambiato la faccia civile del paese.

I sedicenni e Falcone, i sedicenni e Borsellino. Purtroppo le stragi in Italia non finiscono mai. Nei momenti di incertezza, quando la politica si fa viscida e vigliacca insieme, tornano. Con puntualità maledetta. Per colpire chi cammina, da solo o per mano con altri. Per questo il tritolo fermò il giudice che non voleva arrendersi. Per questo, nel giorno del suo ricordo, una bomba ha fermato una sedicenne e il profumo di primavera che si portava addosso"

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