mercoledì 30 maggio 2012

San Benedetto del Tronto - Sindaco offre cittadinanza onoraria a Saviano - "Dio li fa e poi li accoppia?"

Ascolta Saviano, ascolta il suo richiamo...


Caro Roberto Saviano,
la "notizia" da Twitter è rimbalzata sui giornaletti locali: Gasparhosis II°, dalla satrapia di San Benedetto del Tronto, ti sta disperatamente cercando per offrirti la cittadinanza onoraria "come segno di legalità".[http://www.rivieraoggi.it/2012/05/29/144822/gaspari-scrive-a-saviano-tu-cittadino-onorario-gabrielli-daccordo/]

Che tu (finora) non l'abbia filata neanche di striscio, l'offerta, va ascritto a tuo merito. Certe trovatine mediatico-populiste-paracule si qualificano da sole e vanno considerate per ciò che valgono: zero.

Ma se ti pungesse vaghezza di dedicarle qualche attenzione, allora, caro Saviano, informati prima molto bene di quale sia il reale livello di legalità e civiltà da queste parti.

Diffida di lustrini, autoincensamenti, sbandieramento di patacche blu comprate all'ingrosso. Diffida di chi cerca facili vetrine agganciando in corsa la figura carismatica del momento.

Perchè la legalità non è la vuota parola di cui questi lupi in veste d'agnelli si empiono le fauci; nè lo spot strillato a squarciagola da questi furbi mangiafuoco da fiera paesana.

La legalità, quella vera, è abito mentale e prassi politica che si fa garanzia dei cittadini con slancio disinteressato, non farisaica esca per consensi.

Guarda dunque, Saviano, che cosa hanno fatto della legalità, da queste parti: che cosa han fatto della città e del territorio questi amministratori, politici, tecnici, affaristi di ogni genere e risma. Guarda cosa ne è, qui, del bene pubblico, dell'interesse comune, della trasparenza, del rispetto per l'ambiente, del giornalismo locale, del ruolo della stampa...

E se analogo invito ti venisse mai dai sindaci limitrofi, diffidane ugualmente: la desolazione di una legalità in brandelli è dappertutto la stessa, qua intorno. Basta fare un giro.

"...Quando il più basso interesse si ammanta sfrontatamente del sacro nome di bene pubblico, allora la volontà generale diventa muta [..] e sotto il nome di leggi vengono fatti passare decreti iniqui aventi per fine soltanto l'interesse particolare". (J.J.Rousseau, Il contratto sociale, 1762)


Sara Di Giuseppe - digiuseppe.sara@gmail.com

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