sabato 3 marzo 2012
Cronache della lotta bioregionale No Tav.. La protesta contro il gobierno montales delle banche continua...
Il bieco gobierno montales dei banchieri ha deciso di tirare dritto verso la realizzazione della devastante opera TAV, con spreco di denaro pubblico e distruzione dell'habitat. Le forze della repressione armate sino ai denti sono pronte a perseguire ed imprigionare chiunque si opporrà all'opera voluta dal "mercato" delle finanziarie globali a cui il gabinetto è asservito Ciò non ostante i patrioti bioregionali della Valsusa non demordono e sono pronti al martirio... Ecco di seguito un resoconto delle loro attività recenti.
Il 1 marzo 2012 i patrioti valsusini si son dati appuntamento in piazza del mercato a Bussoleno. Mentre lungo la A32 scorazzavano lunghe colonne carabinieri e poliziotti, blindati e defender. Lo svincolo di Chianocco, in località Vernetto, è ancora chiuso e presidiato da ingenti forze.
A Bussoleno – in un angolo della piazza – si è tenuta un’assemblea popolare
molto partecipata. La decisione è stata veloce veloce, si torna a bloccare.
Nonostante la gente abbia ancora addosso i segni delle manganellate la voglia di riscossa immediata è forte.
Un corteo ha imboccato la statale in direzione Torino. A migliaia attraversando il pratone alle spalle della A32. Le recinzioni non sono un problema. Presto i No Tav hanno invaso la prima corsia e, dopo poco, anche la seconda è occupata. All’ingresso della galleria di Prapontin una barricata improvvisata prende fuoco.
La polizia c’è ma non si muove. Una carica nel mezzo del paese potrebbe essere un boccone troppo grosso anche per loro.
In contemporanea altri No Tav salgono verso l’alta valle: l’autostrada è chiusa da una barricata anche allo svincolo di Venaus.
Da tutta Italia arrivano le notizie dei blocchi, delle manifestazioni, che inceppano strade, autostrade, ferrovie. A Torino un corteo paralizza il traffico del centro per ore e si conclude sui binari di Porta Nuova.
In tarda serata i blocchi si sciolgono. Nonostante un apparato repressivo impressionante, siamo riusciti a fargliela in barba, bloccando l’autostrada in ben due punti per diverse ore.
La scelta del’occupazione dell’autostrada, delle iniziative che improvvisano il luogo e il tempo, per la prima volta da diversi mesi, sta davvero mettendo in difficoltà un governo convinto che i No Tav si sarebbero lasciati serrare nel catino militarizzato della Maddalena.
Giorno dopo giorno il movimento di protesta popolare cresce.
Ieri mattina, 2 marzo, è arrivata la buona notizia che Luca è fuori pericolo di vita: i medici hanno sciolto la prognosi. L’abbiamo saputo durante l'incontro al Polivalente di Bussoleno. Un’assemblea popolare per fare il punto. Ed ora si parla di sciopero generale. La lotta continua... "i distruttori della Valsusa no pasaran.."
Rielaborazione a cura di:
Paolo D'Arpini
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Commento di Tiziano Cardosi: “Margini non ce ne sono: l'opera è di valore fondamentale per il Paese, e non solo per il Piemonte e fa parte di impegni presi con il l'Europa. Non ci sono spazi. L'opera è stata meditata e partecipata. Ci sono stati incontri con la popolazione e fatte importanti modifiche al progetto: siamo ad un punto di non ritorno." Queste le parole della Ministra dell'Interno a proposito delle proteste notav. Hanno una loro solennità, somigliano ad un epitaffio. Resta da capire per chi è l'epitaffio: o lo è per coloro che hanno sperato per decenni che ragione, argomenti, dati scientifici potessero essere strumenti per progettare il futuro collettivo o lo è per il complesso politico economico mafioso che ha come unico argomento l'imposizione e la forza. Questo governo ha mostrato il suo vero volto; è nudo come il re della favola e non ha altro argomento che alzare la voce e i manganelli. Può darsi che tutto torni come prima, ma per noi è uno spiraglio, vediamo di spalancare la porta al futuro...”
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Lettera pervenuta: "SIAMO STATI IN VAL DI SUSA ED ABBIAMO CAPITO
Siamo stati in Val di Susa ospiti degli abitanti della valle: insegnanti, agricoltori, pensionati, studenti e abbiamo visto:
Un luogo attraversato da due strade statali, un'autostrada, un traforo, una ferrovia, impianti da sci, pesanti attività estrattive lungo il fiume
Persone che continuano a curare questo territorio già affaticato da infrastrutture ed attività commerciali e cercano di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente e la propria storia.
Una comunità che crede nella convivialità e nella coesione sociale e coltiva forti rapporti intergenerazionali.
Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale. Un popolo unito e coeso, una comunità forte non può essere assoggettata a nessun interesse nè politico, nè economico. E’ interesse di tutti i poteri forti dividere, isolare, smembrare per poter meglio controllare e favorire interessi particolari.
Abbiamo capito perché tutto l’arco costituzionale vuole la TAV, non è dificile, basta guardare alle imprese coinvolte:
Cmc (Cooperativa Muratori e Cementist) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.
Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.
Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a:
33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92-93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente per prescrizione del reato.
33% Autostrade: Gruppo Benetton. Uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani noto all’estero per lo sfruttamento dei lavoratori delle sue fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile
33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato tranquillamente alla sua attività di costruttore.
Abbiamo capito che l’unico argomento rimasto in mano ai politico-imprenditori ed ai loro mezzi di comunicazione per giustificare un inutile progetto da 20 miliardi di euro mentre contemporaneamente si taglia su tutta la spesa sociale è la diffamazione. Far passare gli abitanti della Val di Susa come violenti terroristi. Mentre noi abbiamo visto nonni che preparavano le torte, appassionati insegnanti al lavoro, agricoltori responsabili, amministratori incorruttibili.
Abbiamo capito che questo è l’unico argomento possibile perchè ormai numerosi ed autorevoli studi, di cui nessuno parla, hanno già dimostrato quanto la TAV sia economicamente inutile e gravemente dannosa.
Questi i principali:
Interventi scientifici e studi relativi all'Alta Velocità Torino-Lione dei ricercatori del Politecnico di Torino: http://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/
Analisi degli studi condotti da LTF in merito al progetto Lione-Torino, eseguiti da COWI, rinomato studio di consulenza che lavora stabilmente per le istituzioni europee: http://ec.europa.eu/ten/transport/priority_projects/doc/2006-04-25/2006_ltf_final_report_it.pdf
Contributo del Professore Angelo Tartaglia, del Politecnico di Torino: http:/www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2010_11-Angelo%20Tartaglia%20confuta%20teorie%20S%EC%20TAV%20On.%20Stefano%20Esposito.pdf
Analisi economica del Prof. Marco Ponti del Politecnico di Milano
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002454.html
Rapporto sui fenomeni di illegalità e sulla penetrazione mafiosa nel ciclo del contratto pubblico del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro:
http://www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2008_Rapporto%20sugli%20appalti.pdf
Risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “Alta velocità”:
http://www.notav-avigliana.it/doc/delibera_25_2008_g_relazione.pdf
Presentazione dell'Ingegnere Zilioli, in relazione a “EFFETTI TAV - STUDI EUROPEI/buone pratiche e cattivi esempi”
http:/www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESIdDoc/CE2F74FF4EBDC0A7C125783000474080/$file/Presentazione%20Ing.%20Zilioli.pdf
Ricerca del Politecnico di Milano sull’alta velocità in Italia che svela un buco di milioni di utenti.
http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/486
NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO, COSTRUIAMO LA NOSTRA INFORMAZIONE DAL BASSO, INOLTRA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO.
Primi firmatari:
Caterina Amicucci, Sara Taviani, Carla Cipolla, Paolo Carsetti, Andrea Baranes, Antonio Tricarico, Giulia Franchi, Luca Manes, Carlo Dojmi di Delupis, Elena Gerebizza, Luca Bianchi, Laura Boschetto, Vitaliana Curigliano, Chiara Berlingardi, Stefania Grillo, Pamela Teoli, Adriana Rosasco, Benedetto Calvo, Riccardo Carraro, Stefania Pizzolla, Andrea Cocco, Filippo Maria Taglieri, Sara Turra, Andrea Provvisionato, Michela Bortoli, Francesco Martino, Silvia Nesticò, Dario Radi, Elena Cavassa, Mario Martone, Anna Ferrari. per aderire posta un commento su:
http://siamostatiinvaldisusa.wordpress.com/
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Altre info: http://anarresinfo.noblogs.org
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