giovedì 18 agosto 2011
Spilamberto (Modena) – Rapporto fra cittadini ed Istituzioni, senza burocrazia, senza pretenziosità…. sul tema della pubblicità cartacea indesiderata
Nell'immagine: Caterina Regazzi, cittadina di Spilamberto (Modena)
Lettere inviate e ricevute: Ante Scriptum
Occorre umanizzare e rendere semplici i rapporti fra cittadini ed istituzioni. Soprattutto serve collaborazione e trasparenza in modo che le critiche ed i consigli rivolti dai cittadini ai loro amministratori possano avere un seguito e trovare orecchie attente e menti disponibili a migliorare le situazioni denunciate. Solo in questo modo si può sperare che i rapporti sociali possano progredire e che la comunità trovi quelle forme democratiche dirette adatte al buon funzionamento della società. Questa che segue è una lettera semplice semplice di una cittadina che interloquisce con l’amministrazione pubblica per cercare di migliorare le cose… Non solo è semplice nello stile ma anche nell’approccio in modo da non stabilire “distanza burocratica” fra le parti. La missiva è stata indirizzata all’assessore all’ambiente, Daniele Stefani, del Comune di Spilamberto (Modena) dalla cittadina Caterina Regazzi, in data 17 agosto 2011, e contiene segnalazioni e suggerimenti per risolvere alcuni problemi relativi ai “rifiuti”.
(Paolo D’Arpini)
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All’assessore per l’Ambiente, Daniele Stefani, Comune di Spilamberto (Modena) da Caterina Regazzi
Caro Daniele, ti scrivo sperando di avere risposta.
Come comune cittadina, ed in questo caso il mio paese è Spilamberto, vorrei porre alla tua attenzione, in quanto assessore all’ambiente, questo mio pensiero.
Sono stata presente ad un consiglio comunale, tempo fa in cui si parlava del passaggio dalla TARSU alla TIA in cui spiegavi che alcune famiglie avranno un aumento ed altre una diminuzione dell’importo da pagare, ma che nel complesso ci sarà un aumento globale ANCHE perché c’è stato un aumento da un anno all’altro, del quantitativo dei rifiuti.
Non so se qualcuno ha fatto un ipotesi sul motivo di questo aumento, che, dati i tempi che corrono, pare alquanto strano. Io avrei una spiegazione da suggerire: una delle cause di questo aumento, secondo me, è la diffusione sempre più massiccia della distribuzione della pubblicità cartacea nelle buchette della posta. Non c’è giorno in cui non vi si trovino uno o più depliant di supermercati, negozi, venditori, ecc. che vanno in fretta a riempire il sacco della raccolta differenziata della carta. Per il resto, qualche quotidiano (raramente, ci sono i giornali on line) e qualche scatola.
Mi chiedo anche se, come chi espone la pubblicità per le strade o nei luoghi pubblici, questi signori paghino una qualche tassa (non che mi piacciano le tasse, per carità), In più mi chiedo perché devono essere i cittadini che questa pubblicità la subiscono (devo ricordarmi di mettere un avviso sulla mia buchetta dove dichiaro di non volere nessun tipo di pubblicità, ma non vedo perché non devono essere i distributori a chiedermi invece, se la voglio) a pagarne lo smaltimento.
Sarà che in tempi di crisi, la concorrenza si fa più “spietata”, e sarà che la pubblicità è l’anima del commercio, ma io noto un aumento esagerato di questo tipo di attività, che per me comporta soltanto un dispendio di risorse assurdo, sia per la produzione che per lo smaltimento.
Non c’è modo di arginare questo fenomeno? A qualcuno forse piace passare il proprio tempo facendo i confronti fra i prezzi dell’uno e quelli dell’altro, e forse ci sono famiglie che hanno bisogno di fare questi confronti per arrivare a fine mese, ma siamo sicuri che di quei prodotti che vengono reclamizzati abbiamo proprio bisogno?
Mi piacerebbe, ma so che è impossibile, che nel nostro comune , non si potesse distribuire la pubblicità cartacea, se non desiderata.
Ti saluto e ti auguro un buonissimo lavoro.
Tua concittadina, Caterina Regazzi
Spilamberto, li 17 agosto 2011
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